Sabato 27 Settembre 2008, alle ore 18.00, S p a z i o A contemporanearte inaugura la
nuova sede nel centro storico di Pistoia, in via Amati 13, con una mostra degli artisti della
galleria, insieme ad alcuni ospiti invitati per l’occasione:

Kristine Alksne, Luca Bertolo, Chiara Camoni,
Francesco Carone, Chiara Cochi, Nim Kruasaeng
Alessandro Mencarelli, Sabrina Mezzaqui,
Margherita Moscardini, Alfredo Pirri, Gianni Ruffi.

La mostra dichiara già nel titolo, Via Amati 13, l’intento di festeggiare il nuovo spazio con gli artisti che hanno aderito e sostenuto fin dalla nascita, e poi nel corso di questi primi anni, le attività della galleria e vede accanto ad artisti dell’ultima generazione, artisti già affermati in ambito internazionale.

Questo importante passaggio che si realizza con l’apertura del nuovo spazio in centro storico nasce dalla precisa volontà di far appartenere ancora di più la galleria alla città, con un ambiente di 200 mq su un’unica superficie, distante appena 150 m dalla centralissima Piazza Duomo, dove si trovano la Cattedrale di San Zeno ed il Battistero trecentesco; accanto al museo Marino Marini ed alla chiesa di San Giovanni Fuorcivitas; non lontano da Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee e dalla chiesa di Sant’ Andrea con all’interno il pulpito di Giovanni Pisano.

Via Amati è parallela al tracciato delle mura medievali, all’interno della seconda cerchia.
Le prime notizie dell’edificio che ospita la nuova galleria risalgono alla metà del XVI secolo.

Intorno alla fine degli anni Cinquanta furono poi realizzate importanti modifiche strutturali a conclusione del ciclo di trasformazione intrapreso già dal 1926. I recenti lavori di sistemazione per l’apertura della nuova galleria hanno messo in luce in particolare l’antico ingresso cinque-seicentesco, ora riaperto e adibito ad ingresso principale
dello spazio.

Gli artisti presenti alla mostra avranno così modo di sperimentare con le loro opere, differenti nelle tecniche e nei media utilizzati, così come nelle poetiche di ciascuno, le nuove possibilità di dialogo offerte dall’ampio spazio espositivo, misurando vicinanze ovvero distanze, assonanze
e dissonanze.

Come già per lo spazio di via Modenese 165, l’intento della galleria è di lavorare principalmente con giovani artisti emergenti italiani e stranieri e, al tempo stesso, sviluppare progetti speciali anche con artisti già affermati, presentando a collezionisti, addetti ai lavori e visitatori,
differenti modi di fare arte che proprio nelle loro diversità siano rappresentativi dell’attuale complesso panorama dell’arte contemporanea.
Nella programmazione futura si alterneranno perciò mostre di gruppo, personali e progetti speciali.