C’è grande attesa a Cosenza per l’inaugurazione della nuova sede della Galleria La Bussola. _viaggi_scoperte_ritorni_ è una mostra che descrive un percorso, il cammino del centro d’arte la bussola attraverso i decenni per approdare, con un nuovo e prestigioso spazio, ad affrontare vecchi e nuovi temi, lavori storicizzati ed energetiche proposte, un percorso che ha inizio nel 1964 con Maria Carbone, che e’ proseguito nel corso degli anni con Giancarlo Sirangelo fino a giungere ad oggi con questo nuovo ed entusiasmante progetto realizzato dalle figlie Claudia e Marilena.

Una collettiva che rappresenta un passaggio generazionale tra moderno e contemporaneo, tra i grandi artisti che hanno maggiormente rappresentato con la loro opera l’arte internazionale del secolo scorso e i giovani che con la loro ricerca indagano pratiche artistiche, sperimentano codici e si muovono tra commistioni e contaminazioni, tra installazione, pittura e scultura.

L’eterogeneità di _viaggi_scoperte_ritorni_ permette di interpretare lo spazio espositivo assecondando flessibilmente la differente natura linguistica delle possibili opere da esporre. Un luogo sperimentale di convivenza tra artisti che si distinguono per storia e geografia e inclinazione, un incontro tra dissonanti forme di espressione attraverso il quale viene premiato il riconoscimento di una diversità complementare.

La nuova galleria si presenta come un grande spazio espositivo di oltre 200 mq ideato per ospitare mostre di grande rilievo ed eventi culturali in genere.

Verranno presentati una selezione di artisti che nel corso di questi quarant’anni hanno lavorato con la galleria: Carla Accardi, Giulio Turcato, Piero Dorazio e Achille Perilli protagonisti indiscussi dell’astrattismo italiano, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, esponenti dell’ arte povera movimento che nasce in polemica con l’arte tradizionale, della quale rifiuta tecniche e supporti appunto, a materiali "poveri" come terra, legno, ferro, stracci, plastica, scarti industriali, con l'intento di evocare le strutture originarie del linguaggio della società contemporanea dopo averne corroso abitudini e conformismi semantici. Lo spazialismo di Lucio Fontana, una splendida tempera di Burri i decollage di Mimmo Rotella e due disegni di Emilio Vedova contribuiscono ad arricchire la collettiva..

Ci saranno molti dei giovani artisti che la galleria ha seguito in questi anni come Bazan, Floreani, Grosso, Impellizzeri, Maiorano, Nido, Vescovi etc.