Video[project]Room non è una mostra, né una rassegna, ma è un’idea, il cui scopo è di presentare il lavoro di artisti impegnati nella ricerca video, trasformando, per un periodo limitato, due sale del Rialto in una sorta di project room, in cui ognuno avrà la possibilità di sperimentare nuove ricerche o presentare lavori inediti.


Il primo appuntamento programmato per il 20 ottobre sarà dedicato a Machina Nefastis e Iperartista, che da anni operano nel settore multimediale attraverso video ed installazioni.


Comunicazione Guerilla, file multimediali di serie B di Iperartista (uno dei tanti pseudonimi con cui X si presenta/no al pubblico) è una sequenza di immagini minimali che riproducono lavori fotografici e pittorici di Iperartista e che lui definisce appunto File Multimediali di Serie B, per la loro fugacità. Essi si distribuiscono come veri e propri flash, velocissimi e accattivanti che si impongono e scompaiono velocemente, lasciando poche, ma efficaci tracce nella memoria.


God’s Thumb, di Makina Nefastis è un video che, come scrive Alfonso Amendola “ci indica, nel caso specifico, l’idea di unicità del divino secondo makinef: il pollice (“ovvero il dito più veloce dell’universo che fa zapping fra le nostre vite” come recita una didascalia in video) un’incorporazione metafisica dell’agire divino che si realizza unicamente dentro uno spazio audiovisivo che controlla (convulsamente) un mondo (altrettanto convulso) che batte al ritmo dei 24 fotogrammi al secondo. Fotogrammi visceralmente sparati a ripetizione sullo schermo. Quest’opera audiovisiva di makinef, ca va sans dir, lavora sulla ridondanza e la ripetizione ossessiva dell’immagine, ma anche sulla disperata velocità rabbiosa di volerle controllare queste immagini”.