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Vincenzo Marsiglia – Stargate
Le opere pittoriche – cinque dittici e due quadri – proseguono la riflessione dell’artista sulla ripetizione in una sorta di riedizione vintage del pattern paintings. Ritroviamo il suo logo caratterizzante, la stella crociata, un vero e proprio brand artistico che viene ripetuto costantemente, quasi ossessivamente in ogni opera. Una simulazione questa della grande
tiratura industriale e una parodia della mercificazione dove Marsiglia ironizza sulle regole dei consumi riutilizzando le regole del mercato e i clichè, recuperando i più svariati materiali, prodotti e idee.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ModenArte è lieta di ospitare la personale Stargate di Vincenzo Marsiglia, che ha
appositamente pensato e realizzato undicii nuove opere per la neo nata galleria di Venezia.
La mostra è stata pensata come un mondo parallelo ricreato all’interno degli spazi della galleria
tramite interventi site specific, a cui si accede tramite un’ideale Stargate. L’intento è quello di
rievocare una dimensione altra all’interno di quella veneziana – già mondo a parte composto
dai suoi ritmi e dal suo immaginario – giocando con il gusto barocco rivisitato in chiave
contemporanea attraverso l’inconfondibile logo e la pratica artistica di Marsiglia. Con questo
progetto la galleria desidera continuare nel percorso di ricerca delle identità artistiche, ma
concentrandosi prevalentemente su i giovani artisti del panorama contemporaneo. L’obbiettivo
è quello di creare un punto di riferimento per le nuove generazioni artistiche italiane presso
la sede di Venezia, dando la possibilità di organizzare personali e collettive, con la relativa
realizzazione di cataloghi che coinvolgeranno giovani e promettenti critici. All’interno degli
spazi, di volta in volta, verrà chiesto ad ogni singolo artista di realizzare uno o più interventi site
specific che andranno a comunicare con l’aspetto architettonico singolare della galleria.
Le opere pittoriche – cinque dittici e due quadri – proseguono la riflessione dell’artista
sulla ripetizione in una sorta di riedizione vintage del pattern paintings . Ritroviamo il suo
logo caratterizzante, la stella crociata, un vero e proprio brand artistico che viene ripetuto
costantemente, quasi ossessivamente in ogni opera. Una simulazione questa della grande
tiratura industriale e una parodia della mercificazione dove Marsiglia ironizza sulle regole dei
consumi riutilizzando le regole del mercato e i clichè, recuperando i più svariati materiali,
prodotti e idee. I cinque dittici proposti giocano in particolare con stoffe contemporanee in
seta di ispirazione barocca e il logo, dando così la possibilità all’artista di far interagire forme
pompose con la semplicità e la ripetitività della sua stella crociata. Il valore formale arriva qui
ad un’approfondita ricerca che prevarica il contenuto del materiale per creare una nuova
astrazione geometrizzante di gusto kitch ma altamente equilibrata. Gli altri lavori più
strettamente pittorici si rifanno alla contemporaneità, utilizzando sempre un materiale prezioso
come la seta, ma con stampe di complicati circuiti elettronici che diventano ideali motori per
attivare lo Stargate.
Le cinque nuove opere interattive coinvolgeranno lo spettatore in prima persona traslando la
sua immagine dentro il quadro elaborato graficamente con il logo. La minuscola telecamera
posta in questi quadri cattura le immagini dei visitatori in movimento, trasformando l’opera
in un grande gioco di rifrazione che tende però a sparire, come se evaporasse, nel momento
in cui lo spettatore osserva da fermo il lavoro. Una di queste opere non utilizza l’artificio del
digitale, ma la modalità speculare di uno specchio bisellato inserito in una cornice d’orata
d’epoca di ispirazione barocca. In questo modo Marsiglia pone l’accento sull’interferenza e
l’invasione nel nostro mondo dei mezzi tecnologici, in particolare della televisione, di cui
l’artista si riappropria per reinterpretare un freddo mezzo elettronico dove lo spettatore si
VINCENZO MARSIGLIA
Stargate
1|08|09 - 27|09|09
3
troverà coinvolto attivamente. Tutti questi lavori sfidano il limite della tela e del supporto,
traboccando dalla superficie ed espandendosi nello spazio per inglobare tutto ciò che appartiene
al flusso della vita. La cifra pittorica che Marsiglia fa propria sta fra il segno denotativo e la
decorazione connotativa, facendo procedere il logo su tutte le superfici, facendo così perdere
all’oggetto-opera l’egemonia della funzione propria. “L’opera d’arte totale alla quale si accede
attraverso lo Stargate di Vincenzo Marsiglia - scrive il critico Marcello Carriero - è un viaggio
allucinato nella civiltà dei consumi dove l’uomo-merce, una volta al centro di uno spettacolo
avvolgente, viene salvato dall’esplicito artificio di Marsiglia che denuncia la minaccia ben più
seria e reale dell’omologazione. Il tratto artigianale che trapela dalle sue opere si prende beffa
della magniloquenza del sistema dell’arte proponendosi come un’alternativa elusiva.”
4
VINCENZO MARSIGLIA. CENNI BIOGRAFICI
Vincenzo Marsiglia è nato nel 1972 a Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza. Attualmente
vive e lavora tra Alassio (Savona) e Soncino (Cremona).
Diplomato prima presso l’Istituto Statale D’Arte d’Imperia e poi in pittura presso l’Accademia
di Belle Arti di Brera, Marsiglia dal 1995 ha esposto in personali e collettive in tutta Italia. Sue
opere sono conservate al Museo d’Arte di Maglione (Torino) in quello di Calice Ligure (Savona),
al Zentrum fur Neun Kunst Karlsruhe e al Centro d’Arte Contemporanea Rivara (Torino).
2009
Stargate
A cura di Alessandra Landi - ModenArte Venezia
Star Interactive
A cura di Livia Savorelli, Alexander Alvarez
Contemporary Art - Alessandria
2006
Vincenzo Marsiglia
A cura di Edoardo Di Mauro
Fusion Art Gallery - Torino
2005
Vincenzo Marsiglia
Alitalia per l’Arte - Sala Vip Raffaello - Bruxelles
Vincenzo Marsiglia
Oltre il mito - Fortezza Castelfranco
Finale Ligure - Savona
2004
Vincenzo Marsiglia - Energia Contemporanea
A cura di Francesco Gallo
Banca Popolare di Ravenna Sala della Borsa
Configurazioni In Continuo Divenire
A cura di Claudio Cerritelli
Galleria Cavenaghi Arte - Milano
Il Fascino Della Percezione
A cura di Riccardo Zelatore
Galleria Roberto Rotta Farinelli - Genova
2003
Vincenzo Marsiglia
Galleria Vannucci - Pistoia
MiArt Milano Personale Padiglione Anteprima
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Il Paradosso Astratto
A cura di Luca Beatrice - Casa del Console Museo
d’Arte Contemporanea Calice Ligure - Savona
2002
Affresco murale commissionato per il Museo
d’Arte Contemporanea M.A.C.A.M.
di Maglione Torino.
2001
Purezza Contaminata
A cura di Marco Meneguzzo
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure.
MiArt Milano Personale Padiglione Anteprima
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
SELEZIONE PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
5
SELEZIONE PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2009
Effimero # 1
A cura di Alberto Zanchetta
Piazza San Lorenzo - Vicenza
Degli Uomini Selvaggi E D’altre Forasticherie
A cura di Viviana Siviero, Karin Andersen, Lab 610
XL Spazio per l’arte Contemporanea, Sovramonte
(BL) in collaborazione con De Faveri Arte.
Marsiglia Munari Veronesi – Positivo/Negativo
A cura di Federico Bonioni, Bonioniarte - Reggio Emilia
2008
One
Alexander Alvarez Contemporary Art - Alessandria
Videoroom
A cura di Ronald Lewis Facchinetti, Showroom
Bmw-Mini, Milano - Torino - Venezia
Sguardi Multipli. Rassegna nazionale di arti visive
A cura di Settimio Ferrari, Francesca Londino,
Carolina Lio. Palazzo San Bernardino
Museo Amarelli - Rossano (CS)
Automobile Autonobile
A cura di Daniele Colossi - Colossi Arte - Brescia
Pittura italiana aniconica (1968-2007)
Percorsi tra arte e critica in italia
A cura di Claudio Cerritelli
Casa del Mantenga - Mantova
Ottoemezzolaverimarsiglia - Artefiera 2008 Bologna
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure - Savona
2007
Serie: Artisti Galleristi - Guaricci, Laveri, Lunardon, Marsiglia
Galleria Lara & Rino Costa Arte Valenza
Alessandria
Generazione astratta IV
A cura di Beatrice Buscaroli – Galleria d’Arte
Moderna Le Ciminiere Catania
Profilo d’Arte 2007
Progetto Banca Profilo
Museo della Permanente - Milano
KunStart 07 - 4ᵃ Fiera internazionale dell’arte
moderna e contemporanea di Bolzano
Bonelli Lab Canneto S/O Mantova
Virginia Wolf di Laveri Marsiglia
MiArt Milano - Lara & Rino Costa Arte
Contemporanea - Casale Monferrato (AL)
2006
Opening
A cura di Beatrice Buscaroli
L.B.R.A. - Arte Contemporanea Catania
Fil Blanc
A cura di Giorgio Bonomi
Fondazione Zappettini - Milano
Codice Rosso
A cura di Riccardo Zelatore
Galleria Eclettica - Milano
KunStart 06 - 3ᵃ Fiera internazionale dell’arte
moderna e contemporanea di Bolzano
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Talents Émergents
A cura di Olivier Billiard
St-art 11ª Edizione - Strasbourg
Enigma Emozionante Artisti A Rigor Di Logica
A cura di Maria Luisa Trevisan
Barchessa di Villa Donà delle Rose Mirano
2005
Nuova Generazione Astratta : Consiglio,
Marsiglia, Nido
A cura di Riccardo Zelatore
Fondazione Zappettini - Milano
6
Oltre Il Monocromo
A cura di Giorgio Bonomi
Fondazione Zappettini Chiavari
2002
Terzo Fuoco. La nuova maniera ceramica: Laveri,
Lodola, Marsiglia
Mostra itinerante a cura di Riccardo Zelatore
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Ottovalente collettiva
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
FIERE
2000 - 2008
Artefiera - Bologna
Valente Artecontemporanea
1999 - 2001
Artissima - Palazzo Nervi/Torino Esposizioni
Torino- Valente Artecontemporanea
1999 - 2005
Expo Arte
Brescia, Valente Artecontemporanea
7
LISTA OPERE IN MOSTRA
Interactive Star #1, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #2, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #3, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #4, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Mirror Star, 2009.
Cornice stile barocco,
specchio e quadro interattivo,
48 x 60 cm
Invader Star #1, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #2, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #3, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #4, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 24 x 18 cm
Love Star #1, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #2, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #3, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #5, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #4, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #6, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #7, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #8, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #9, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #10, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
8
ALLEGATI
Intervista a Vincenzo Marsiglia
Arte&Arte Anno 3 – Agosto/Settembre 2009
Un artista giovane ma affermato come te che immaginario pone
alla base della propria ricerca e quindi dell’opera?
Più che da un immaginario parto spesso da una ricerca iniziale del materiale unita alla prima fase di
progettazione e concepimento delle linee guida dell’opera. Il materiale è parte fondamentale che segue la
progettazione ma a volte diventa anche inizio di ispirazione per il lavoro che vado a intraprendere. Queste
due fasi viaggiano sempre insieme e sono base inscindibile dei miei lavori. Sono molto legato all’aspetto
materico e alla sua resa all’interno dell’opera, come ad esempio in questi miei ultimi dittici dove ho scelto
di lavorare su sete molto particolari perché mi attirava il loro essere delicate e preziose,
ma anche il loro aspetto cangiante che va così a conferire all’opera finita
una serie di sfumature sempre differenti a seconda della luce.
Possiamo affermare che il tuo logo a stella crociata fa parte di un’archeologia
informatica a cui attingi come premessa per il tuo lavoro?
In primis devo dire che il logo, come valore in sé, è un segno rappresentativo e riconoscitivo
del mio essere artista. Grazie a questo credo che le mie opere vengano riconosciute sia a livello
artistico – con una loro cifra stilistica riconoscibile e variabile ma che si inscrive nella ripetizione
del pattern – sia a livello commerciale, in quanto mi faccio un po’ beffa del sistema che gira
intorno al marketing e alla riconoscibilità sul mercato grazie ad un logo, utilizzandone le stesse
regole riscritte però in un sistema artistico. Non sono il primo che usa questa prassi, abbiamo
esempi come Murakami che ha lavorato con Louis Vitton apponendo un suo personale marchio
sopra un altro commercialmente famosissimo, così da annullare la valenza mitica della merce. La
mia modalità però non è quella del riuso e della contaminazione, ma quella dell’invenzione di
un mio logo come cifra stilistica. Certamente vi è un richiamo a un primo periodo informatico
che ormai è archeologia del sistema e che si rifà ai primi videogiochi, ma vi è anche una ricerca
formale lunga e sofferta per arrivare a un segno-simbolo altamente rappresentativo.
In che modo i supporti differenti e il mantenimento del pattern come
cifra stilistica trovano il loro comune scopo finale?
Lo scopo finale è creare un equilibrio geometrico anche se di primo acchito l’opera è kitsch e a volte
disturbante, vi è una sensazione iniziale di spaesamento e confusione, ma tutto in realtà è studiato per dare
poi un’uniformità d’insieme altamente equilibrata. Il materiale e il logo in questo equilibro si compensano
a vicenda per dare vita ad una geometrizzazione. Anche il fatto di cercare tessuti che abbiano già una loro
fisicità e simbologia specifica, unita al mio logo, crea un binomio nuovo che diventa di mia proprietà
creativa. Ad esempio, l’introduzione della figura umana – vedi i putti delle stoffe barocche – in alcuni
degli ultimi lavori viene utilizzata come elemento geometrico che non è legato al significato figurativo,
ma è funzionale all’unione con il logo.
In definitiva mi interessa la strutture geometrica del materiale ancor prima del suo significato.
Perché scegliere stampe barocche contemporanee e non d’epoca?
Dopo il periodo di riscoperta del minimalismo in arte, architettura e design, ora stiamo varando su
un genere diverso che sperimenta maggiormente senza più un approccio esclusivamente minimal.
Io mi lego a questa nuova evoluzione cercando di creare un discorso kitsch geometrizzato. Mi
interessa un discorso che faccia capo all’ornamento e che coinvolga a livello sensoriale il fruitore,
9
rilanciando così il valore concettuale della decorazione. L’utilizzo delle stampe barocche mi permette
di giocare con forme pompose unite alla semplicità e ripetibilità del mio logo. Per il mio lavoro
le stoffe d’epoca non sono funzionali in quanto non mi accosto ad un discorso di importanza
del materiale da un punto di vista del suo contenuto, ma le uso per il loro valore formale.
Da che ricerca sono nati i tuoi ultimi lavori che saranno esposti
per la prima volta nella di MOdenArte a Venezia?
Questo è un nucleo completamente nuovo che riprende precedenti sperimentazioni trasformandole
grazie a materiali e linguaggi diversi. Il dittico e il video sono modalità che ho già utilizzato una
volta, ma che ho rivisitato per questa occasione. Il termine “video” in realtà non è appropriato
per descrivere questi lavori, ma preferisco usare il termine “quadro interattivo” perché
l’elaborazione grafica da me creata si unisce alle immagini in presa diretta dello spettatore.
Infatti per questa esposizione hai deciso di concentrarti sulla realizzazione di cinque opere
interattive che coinvolgono lo spettatore in prima persona, andando a traslare la propria immagine
dentro il quadro-schermo; perché hai scelto di rendere oggetto chi guarda tramite il virtuale?
In che modo vuoi che si ponga lo spettatore?
Ho deciso di creare un’interazione abbastanza calcolata per guidare in parte lo spettatore verso l’opera.
Ad esempio, in quattro quadri interattivi vi è questo nuovo elemento della smaterializzazione
dell’immagine, che permette di far scomparire la figura del fruitore in favore della vera opera dipinta sullo
schermo. In un’altra invece ho inserito un gioco con uno specchio bisellato che sdoppia l’immagine, in
modo tale da far interagire lo spettatore con la realtà distorta e quella digitale da me generata. Vorrei così
creare nuovi canali di installazione perché è quello che ora sento più vicino a me, al fine di coinvolgere
maggiormente lo spettatore. Il quadro è un oggetto che rimane attore principe, ma se questo attore
lo poniamo in un altro contesto digitale si viene a creare una nuova situazione molto stimolante.
È per questo che hai deciso un’installazione site specific a Venezia?
Si, in più desidero creare un ambiente che giochi con l’aspetto architettonico della galleria, che per
certi versi conserva un carattere “abitativo” e si discosta dal semplice white cube. I visitatori entreranno
così in un’altra dimensione oltre a quella veneziana, che è già un mondo a sé con i suoi ritmi e le sue
caratteristiche uniche. Per questo motivo ho voluto chiamare l’esposizione Stargate, perché tramite una
sorta di “porta stellare” si viene catturati da un altro mondo. Realizzerò anche alcuni piccoli interventi
sugli elementi d’arredo della galleria stessa, che vorrebbe così inaugurare una stagione di personali
“intromissioni” degli artisti che man mano esporranno nello spazio,
in modo da interagire con il carattere architettonico forte del luogo.
Come ti stai trovando a collaborare con la sede MOdenArte di Venezia?
Molto bene, è stato un incontro eccezionale che ha dato vita a questo mio nuovo progetto espositivo
in cui credo fortemente e che mi ha permesso di sintonizzarmi anche sul programma stesso della
galleria. Quando si trova un’energia positiva, stimolante e aperta a nuove prospettive come in
questo caso, si è felici di dare il proprio apporto per contribuire anche alla nuova linfa del panorama
artistico contemporaneo. Inoltre la collaborazione con persone giovani e coetanee, dà la possibilità
di crescere insieme e di avere così un valore aggiunto all’esperienza che si sta realizzando.
10
Vincenzo Marsiglia
Valerio Ballotta/Alessandra Landi
MOdenArte, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea
MOdenArte, Galleria di Arte Moderna eContemporanea
Sede di Venezia - Doroduro (Zattere), 65/66 - 30123
1 agosto – 27 settembre 2009
martedì – domenica 11.00-19.00
lunedì chiuso
Sede di Venezia
Doroduro (Zattere), 65/66 - 30123
Tel + 39 3475549217
Sede di Modena
Via Toscanini, 26 – 41100
Tel + 39 059367470
infoita@modenarte.com
www.modenarte.com
MOdenArte - Carlo Cambi Editore
Marco Bignardi - Silvia Schiaulini
Fireball Tour
ARES
Geko - AmorEtnico
Il Millesimo
Maserati Vitaphone
Mario Valente
Paglieri Profumi Spa
Giulio Masoni, Maria Luisa Caffarelli
DobiaLab
Paolo Pascolo, Andea Gulli, Carlo Alberto, Enrico Gilett
Artista
Curatori
Promotore
Sede espositiva
Periodo di esposizione
Orari
Informazioni
Web Site
Catalogo
Graphic designer
Sponsor
Ringraziamenti
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PROSSIMI APPUNTAMENTI MODENARTE VENEZIA-MODENA.
Denis Riva – Made in Ganzamonio
5 settembre – 1 novembre, Palazzo del Governatore, Cento (Fe)
Un viaggio all’interno della campagna emiliana definita dall’artista “Ganzamonio” , fatto di animali,
personaggi, vicende storiche e domeniche. Attraverso visioni surreali che si susseguono nella svariata
ricerca di materiali e tecniche usate, dalle tele agli assemblaggi lignei, passando per la carta e le
installazioni, Riva mette in mostra parte del suo vasto repertorio.
Concetto Pozzati – La pittura come inventario
26 settembre – 28 novembre 2009, Modena
3 ottobre – 28 novembre 2009, Venezia
Artista italiano di fama internazionale le cui opere sono state esposte nelle più prestigiose sedi italiane ed
estere da Tokyo a Parigi. In questa personale vengono mostrate opere realizzate negli ultimi vent’anni
appartenenti ai cicli più famosi tra cui dei Fiori, dei Paesaggi, delle Deposizioni e dell’inedito Tempo
Sospeso. Questa mostra vuole essere un sunto, ma anche un omaggio, del grande lavoro del Maestro
Pozzati.
Scatti d’artista – I grandi fotografi internazionali
5 dicembre 2009 – 30 gennaio 2010, Venezia
A confronto opere dei grandi maestro della fotografia che, con il loro obbiettivo, hanno saputo cogliere
momenti della vita del mondo divenuti icone del contemporaneo. Da Steve McCurry ad Elliot Erwitt una
selezione dei più importanti scatti, più un intervento site specific del fotografo Paolo Novelli.
Alfredo Rapetti – Declinare l’infinito
12 dicembre 2009 – 7 febbraio 2010
Personale che si concentra sul dato pittorico, dove le opere sono caratterizzate dall’eccezionale unione tra
dipinto e grafia. La singolare e raffinata mostra di Rapetti raccoglie lavori in cui si percepiscono rigore e
raffinatezza, un binomio affrontato con estrema personalità.
appositamente pensato e realizzato undicii nuove opere per la neo nata galleria di Venezia.
La mostra è stata pensata come un mondo parallelo ricreato all’interno degli spazi della galleria
tramite interventi site specific, a cui si accede tramite un’ideale Stargate. L’intento è quello di
rievocare una dimensione altra all’interno di quella veneziana – già mondo a parte composto
dai suoi ritmi e dal suo immaginario – giocando con il gusto barocco rivisitato in chiave
contemporanea attraverso l’inconfondibile logo e la pratica artistica di Marsiglia. Con questo
progetto la galleria desidera continuare nel percorso di ricerca delle identità artistiche, ma
concentrandosi prevalentemente su i giovani artisti del panorama contemporaneo. L’obbiettivo
è quello di creare un punto di riferimento per le nuove generazioni artistiche italiane presso
la sede di Venezia, dando la possibilità di organizzare personali e collettive, con la relativa
realizzazione di cataloghi che coinvolgeranno giovani e promettenti critici. All’interno degli
spazi, di volta in volta, verrà chiesto ad ogni singolo artista di realizzare uno o più interventi site
specific che andranno a comunicare con l’aspetto architettonico singolare della galleria.
Le opere pittoriche – cinque dittici e due quadri – proseguono la riflessione dell’artista
sulla ripetizione in una sorta di riedizione vintage del pattern paintings . Ritroviamo il suo
logo caratterizzante, la stella crociata, un vero e proprio brand artistico che viene ripetuto
costantemente, quasi ossessivamente in ogni opera. Una simulazione questa della grande
tiratura industriale e una parodia della mercificazione dove Marsiglia ironizza sulle regole dei
consumi riutilizzando le regole del mercato e i clichè, recuperando i più svariati materiali,
prodotti e idee. I cinque dittici proposti giocano in particolare con stoffe contemporanee in
seta di ispirazione barocca e il logo, dando così la possibilità all’artista di far interagire forme
pompose con la semplicità e la ripetitività della sua stella crociata. Il valore formale arriva qui
ad un’approfondita ricerca che prevarica il contenuto del materiale per creare una nuova
astrazione geometrizzante di gusto kitch ma altamente equilibrata. Gli altri lavori più
strettamente pittorici si rifanno alla contemporaneità, utilizzando sempre un materiale prezioso
come la seta, ma con stampe di complicati circuiti elettronici che diventano ideali motori per
attivare lo Stargate.
Le cinque nuove opere interattive coinvolgeranno lo spettatore in prima persona traslando la
sua immagine dentro il quadro elaborato graficamente con il logo. La minuscola telecamera
posta in questi quadri cattura le immagini dei visitatori in movimento, trasformando l’opera
in un grande gioco di rifrazione che tende però a sparire, come se evaporasse, nel momento
in cui lo spettatore osserva da fermo il lavoro. Una di queste opere non utilizza l’artificio del
digitale, ma la modalità speculare di uno specchio bisellato inserito in una cornice d’orata
d’epoca di ispirazione barocca. In questo modo Marsiglia pone l’accento sull’interferenza e
l’invasione nel nostro mondo dei mezzi tecnologici, in particolare della televisione, di cui
l’artista si riappropria per reinterpretare un freddo mezzo elettronico dove lo spettatore si
VINCENZO MARSIGLIA
Stargate
1|08|09 - 27|09|09
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troverà coinvolto attivamente. Tutti questi lavori sfidano il limite della tela e del supporto,
traboccando dalla superficie ed espandendosi nello spazio per inglobare tutto ciò che appartiene
al flusso della vita. La cifra pittorica che Marsiglia fa propria sta fra il segno denotativo e la
decorazione connotativa, facendo procedere il logo su tutte le superfici, facendo così perdere
all’oggetto-opera l’egemonia della funzione propria. “L’opera d’arte totale alla quale si accede
attraverso lo Stargate di Vincenzo Marsiglia - scrive il critico Marcello Carriero - è un viaggio
allucinato nella civiltà dei consumi dove l’uomo-merce, una volta al centro di uno spettacolo
avvolgente, viene salvato dall’esplicito artificio di Marsiglia che denuncia la minaccia ben più
seria e reale dell’omologazione. Il tratto artigianale che trapela dalle sue opere si prende beffa
della magniloquenza del sistema dell’arte proponendosi come un’alternativa elusiva.”
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VINCENZO MARSIGLIA. CENNI BIOGRAFICI
Vincenzo Marsiglia è nato nel 1972 a Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza. Attualmente
vive e lavora tra Alassio (Savona) e Soncino (Cremona).
Diplomato prima presso l’Istituto Statale D’Arte d’Imperia e poi in pittura presso l’Accademia
di Belle Arti di Brera, Marsiglia dal 1995 ha esposto in personali e collettive in tutta Italia. Sue
opere sono conservate al Museo d’Arte di Maglione (Torino) in quello di Calice Ligure (Savona),
al Zentrum fur Neun Kunst Karlsruhe e al Centro d’Arte Contemporanea Rivara (Torino).
2009
Stargate
A cura di Alessandra Landi - ModenArte Venezia
Star Interactive
A cura di Livia Savorelli, Alexander Alvarez
Contemporary Art - Alessandria
2006
Vincenzo Marsiglia
A cura di Edoardo Di Mauro
Fusion Art Gallery - Torino
2005
Vincenzo Marsiglia
Alitalia per l’Arte - Sala Vip Raffaello - Bruxelles
Vincenzo Marsiglia
Oltre il mito - Fortezza Castelfranco
Finale Ligure - Savona
2004
Vincenzo Marsiglia - Energia Contemporanea
A cura di Francesco Gallo
Banca Popolare di Ravenna Sala della Borsa
Configurazioni In Continuo Divenire
A cura di Claudio Cerritelli
Galleria Cavenaghi Arte - Milano
Il Fascino Della Percezione
A cura di Riccardo Zelatore
Galleria Roberto Rotta Farinelli - Genova
2003
Vincenzo Marsiglia
Galleria Vannucci - Pistoia
MiArt Milano Personale Padiglione Anteprima
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Il Paradosso Astratto
A cura di Luca Beatrice - Casa del Console Museo
d’Arte Contemporanea Calice Ligure - Savona
2002
Affresco murale commissionato per il Museo
d’Arte Contemporanea M.A.C.A.M.
di Maglione Torino.
2001
Purezza Contaminata
A cura di Marco Meneguzzo
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure.
MiArt Milano Personale Padiglione Anteprima
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
SELEZIONE PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI
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SELEZIONE PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE
2009
Effimero # 1
A cura di Alberto Zanchetta
Piazza San Lorenzo - Vicenza
Degli Uomini Selvaggi E D’altre Forasticherie
A cura di Viviana Siviero, Karin Andersen, Lab 610
XL Spazio per l’arte Contemporanea, Sovramonte
(BL) in collaborazione con De Faveri Arte.
Marsiglia Munari Veronesi – Positivo/Negativo
A cura di Federico Bonioni, Bonioniarte - Reggio Emilia
2008
One
Alexander Alvarez Contemporary Art - Alessandria
Videoroom
A cura di Ronald Lewis Facchinetti, Showroom
Bmw-Mini, Milano - Torino - Venezia
Sguardi Multipli. Rassegna nazionale di arti visive
A cura di Settimio Ferrari, Francesca Londino,
Carolina Lio. Palazzo San Bernardino
Museo Amarelli - Rossano (CS)
Automobile Autonobile
A cura di Daniele Colossi - Colossi Arte - Brescia
Pittura italiana aniconica (1968-2007)
Percorsi tra arte e critica in italia
A cura di Claudio Cerritelli
Casa del Mantenga - Mantova
Ottoemezzolaverimarsiglia - Artefiera 2008 Bologna
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure - Savona
2007
Serie: Artisti Galleristi - Guaricci, Laveri, Lunardon, Marsiglia
Galleria Lara & Rino Costa Arte Valenza
Alessandria
Generazione astratta IV
A cura di Beatrice Buscaroli – Galleria d’Arte
Moderna Le Ciminiere Catania
Profilo d’Arte 2007
Progetto Banca Profilo
Museo della Permanente - Milano
KunStart 07 - 4ᵃ Fiera internazionale dell’arte
moderna e contemporanea di Bolzano
Bonelli Lab Canneto S/O Mantova
Virginia Wolf di Laveri Marsiglia
MiArt Milano - Lara & Rino Costa Arte
Contemporanea - Casale Monferrato (AL)
2006
Opening
A cura di Beatrice Buscaroli
L.B.R.A. - Arte Contemporanea Catania
Fil Blanc
A cura di Giorgio Bonomi
Fondazione Zappettini - Milano
Codice Rosso
A cura di Riccardo Zelatore
Galleria Eclettica - Milano
KunStart 06 - 3ᵃ Fiera internazionale dell’arte
moderna e contemporanea di Bolzano
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Talents Émergents
A cura di Olivier Billiard
St-art 11ª Edizione - Strasbourg
Enigma Emozionante Artisti A Rigor Di Logica
A cura di Maria Luisa Trevisan
Barchessa di Villa Donà delle Rose Mirano
2005
Nuova Generazione Astratta : Consiglio,
Marsiglia, Nido
A cura di Riccardo Zelatore
Fondazione Zappettini - Milano
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Oltre Il Monocromo
A cura di Giorgio Bonomi
Fondazione Zappettini Chiavari
2002
Terzo Fuoco. La nuova maniera ceramica: Laveri,
Lodola, Marsiglia
Mostra itinerante a cura di Riccardo Zelatore
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
Ottovalente collettiva
Valente Artecontemporanea - Finale Ligure
FIERE
2000 - 2008
Artefiera - Bologna
Valente Artecontemporanea
1999 - 2001
Artissima - Palazzo Nervi/Torino Esposizioni
Torino- Valente Artecontemporanea
1999 - 2005
Expo Arte
Brescia, Valente Artecontemporanea
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LISTA OPERE IN MOSTRA
Interactive Star #1, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #2, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #3, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Interactive Star #4, 2009.
Quadro interattivo - 48 x 60 cm
Mirror Star, 2009.
Cornice stile barocco,
specchio e quadro interattivo,
48 x 60 cm
Invader Star #1, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #2, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #3, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 48 x 60 cm
Invader Star #4, 2008-09.
Acrilico su tessuto - 24 x 18 cm
Love Star #1, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #2, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #3, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #5, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Love Star #4, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #6, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #7, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #8, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #9, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
Invader Star #10, 2008-09.
Dittico - acrilico su tessuto -24 x 18 cm
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ALLEGATI
Intervista a Vincenzo Marsiglia
Arte&Arte Anno 3 – Agosto/Settembre 2009
Un artista giovane ma affermato come te che immaginario pone
alla base della propria ricerca e quindi dell’opera?
Più che da un immaginario parto spesso da una ricerca iniziale del materiale unita alla prima fase di
progettazione e concepimento delle linee guida dell’opera. Il materiale è parte fondamentale che segue la
progettazione ma a volte diventa anche inizio di ispirazione per il lavoro che vado a intraprendere. Queste
due fasi viaggiano sempre insieme e sono base inscindibile dei miei lavori. Sono molto legato all’aspetto
materico e alla sua resa all’interno dell’opera, come ad esempio in questi miei ultimi dittici dove ho scelto
di lavorare su sete molto particolari perché mi attirava il loro essere delicate e preziose,
ma anche il loro aspetto cangiante che va così a conferire all’opera finita
una serie di sfumature sempre differenti a seconda della luce.
Possiamo affermare che il tuo logo a stella crociata fa parte di un’archeologia
informatica a cui attingi come premessa per il tuo lavoro?
In primis devo dire che il logo, come valore in sé, è un segno rappresentativo e riconoscitivo
del mio essere artista. Grazie a questo credo che le mie opere vengano riconosciute sia a livello
artistico – con una loro cifra stilistica riconoscibile e variabile ma che si inscrive nella ripetizione
del pattern – sia a livello commerciale, in quanto mi faccio un po’ beffa del sistema che gira
intorno al marketing e alla riconoscibilità sul mercato grazie ad un logo, utilizzandone le stesse
regole riscritte però in un sistema artistico. Non sono il primo che usa questa prassi, abbiamo
esempi come Murakami che ha lavorato con Louis Vitton apponendo un suo personale marchio
sopra un altro commercialmente famosissimo, così da annullare la valenza mitica della merce. La
mia modalità però non è quella del riuso e della contaminazione, ma quella dell’invenzione di
un mio logo come cifra stilistica. Certamente vi è un richiamo a un primo periodo informatico
che ormai è archeologia del sistema e che si rifà ai primi videogiochi, ma vi è anche una ricerca
formale lunga e sofferta per arrivare a un segno-simbolo altamente rappresentativo.
In che modo i supporti differenti e il mantenimento del pattern come
cifra stilistica trovano il loro comune scopo finale?
Lo scopo finale è creare un equilibrio geometrico anche se di primo acchito l’opera è kitsch e a volte
disturbante, vi è una sensazione iniziale di spaesamento e confusione, ma tutto in realtà è studiato per dare
poi un’uniformità d’insieme altamente equilibrata. Il materiale e il logo in questo equilibro si compensano
a vicenda per dare vita ad una geometrizzazione. Anche il fatto di cercare tessuti che abbiano già una loro
fisicità e simbologia specifica, unita al mio logo, crea un binomio nuovo che diventa di mia proprietà
creativa. Ad esempio, l’introduzione della figura umana – vedi i putti delle stoffe barocche – in alcuni
degli ultimi lavori viene utilizzata come elemento geometrico che non è legato al significato figurativo,
ma è funzionale all’unione con il logo.
In definitiva mi interessa la strutture geometrica del materiale ancor prima del suo significato.
Perché scegliere stampe barocche contemporanee e non d’epoca?
Dopo il periodo di riscoperta del minimalismo in arte, architettura e design, ora stiamo varando su
un genere diverso che sperimenta maggiormente senza più un approccio esclusivamente minimal.
Io mi lego a questa nuova evoluzione cercando di creare un discorso kitsch geometrizzato. Mi
interessa un discorso che faccia capo all’ornamento e che coinvolga a livello sensoriale il fruitore,
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rilanciando così il valore concettuale della decorazione. L’utilizzo delle stampe barocche mi permette
di giocare con forme pompose unite alla semplicità e ripetibilità del mio logo. Per il mio lavoro
le stoffe d’epoca non sono funzionali in quanto non mi accosto ad un discorso di importanza
del materiale da un punto di vista del suo contenuto, ma le uso per il loro valore formale.
Da che ricerca sono nati i tuoi ultimi lavori che saranno esposti
per la prima volta nella di MOdenArte a Venezia?
Questo è un nucleo completamente nuovo che riprende precedenti sperimentazioni trasformandole
grazie a materiali e linguaggi diversi. Il dittico e il video sono modalità che ho già utilizzato una
volta, ma che ho rivisitato per questa occasione. Il termine “video” in realtà non è appropriato
per descrivere questi lavori, ma preferisco usare il termine “quadro interattivo” perché
l’elaborazione grafica da me creata si unisce alle immagini in presa diretta dello spettatore.
Infatti per questa esposizione hai deciso di concentrarti sulla realizzazione di cinque opere
interattive che coinvolgono lo spettatore in prima persona, andando a traslare la propria immagine
dentro il quadro-schermo; perché hai scelto di rendere oggetto chi guarda tramite il virtuale?
In che modo vuoi che si ponga lo spettatore?
Ho deciso di creare un’interazione abbastanza calcolata per guidare in parte lo spettatore verso l’opera.
Ad esempio, in quattro quadri interattivi vi è questo nuovo elemento della smaterializzazione
dell’immagine, che permette di far scomparire la figura del fruitore in favore della vera opera dipinta sullo
schermo. In un’altra invece ho inserito un gioco con uno specchio bisellato che sdoppia l’immagine, in
modo tale da far interagire lo spettatore con la realtà distorta e quella digitale da me generata. Vorrei così
creare nuovi canali di installazione perché è quello che ora sento più vicino a me, al fine di coinvolgere
maggiormente lo spettatore. Il quadro è un oggetto che rimane attore principe, ma se questo attore
lo poniamo in un altro contesto digitale si viene a creare una nuova situazione molto stimolante.
È per questo che hai deciso un’installazione site specific a Venezia?
Si, in più desidero creare un ambiente che giochi con l’aspetto architettonico della galleria, che per
certi versi conserva un carattere “abitativo” e si discosta dal semplice white cube. I visitatori entreranno
così in un’altra dimensione oltre a quella veneziana, che è già un mondo a sé con i suoi ritmi e le sue
caratteristiche uniche. Per questo motivo ho voluto chiamare l’esposizione Stargate, perché tramite una
sorta di “porta stellare” si viene catturati da un altro mondo. Realizzerò anche alcuni piccoli interventi
sugli elementi d’arredo della galleria stessa, che vorrebbe così inaugurare una stagione di personali
“intromissioni” degli artisti che man mano esporranno nello spazio,
in modo da interagire con il carattere architettonico forte del luogo.
Come ti stai trovando a collaborare con la sede MOdenArte di Venezia?
Molto bene, è stato un incontro eccezionale che ha dato vita a questo mio nuovo progetto espositivo
in cui credo fortemente e che mi ha permesso di sintonizzarmi anche sul programma stesso della
galleria. Quando si trova un’energia positiva, stimolante e aperta a nuove prospettive come in
questo caso, si è felici di dare il proprio apporto per contribuire anche alla nuova linfa del panorama
artistico contemporaneo. Inoltre la collaborazione con persone giovani e coetanee, dà la possibilità
di crescere insieme e di avere così un valore aggiunto all’esperienza che si sta realizzando.
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Vincenzo Marsiglia
Valerio Ballotta/Alessandra Landi
MOdenArte, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea
MOdenArte, Galleria di Arte Moderna eContemporanea
Sede di Venezia - Doroduro (Zattere), 65/66 - 30123
1 agosto – 27 settembre 2009
martedì – domenica 11.00-19.00
lunedì chiuso
Sede di Venezia
Doroduro (Zattere), 65/66 - 30123
Tel + 39 3475549217
Sede di Modena
Via Toscanini, 26 – 41100
Tel + 39 059367470
infoita@modenarte.com
www.modenarte.com
MOdenArte - Carlo Cambi Editore
Marco Bignardi - Silvia Schiaulini
Fireball Tour
ARES
Geko - AmorEtnico
Il Millesimo
Maserati Vitaphone
Mario Valente
Paglieri Profumi Spa
Giulio Masoni, Maria Luisa Caffarelli
DobiaLab
Paolo Pascolo, Andea Gulli, Carlo Alberto, Enrico Gilett
Artista
Curatori
Promotore
Sede espositiva
Periodo di esposizione
Orari
Informazioni
Web Site
Catalogo
Graphic designer
Sponsor
Ringraziamenti
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PROSSIMI APPUNTAMENTI MODENARTE VENEZIA-MODENA.
Denis Riva – Made in Ganzamonio
5 settembre – 1 novembre, Palazzo del Governatore, Cento (Fe)
Un viaggio all’interno della campagna emiliana definita dall’artista “Ganzamonio” , fatto di animali,
personaggi, vicende storiche e domeniche. Attraverso visioni surreali che si susseguono nella svariata
ricerca di materiali e tecniche usate, dalle tele agli assemblaggi lignei, passando per la carta e le
installazioni, Riva mette in mostra parte del suo vasto repertorio.
Concetto Pozzati – La pittura come inventario
26 settembre – 28 novembre 2009, Modena
3 ottobre – 28 novembre 2009, Venezia
Artista italiano di fama internazionale le cui opere sono state esposte nelle più prestigiose sedi italiane ed
estere da Tokyo a Parigi. In questa personale vengono mostrate opere realizzate negli ultimi vent’anni
appartenenti ai cicli più famosi tra cui dei Fiori, dei Paesaggi, delle Deposizioni e dell’inedito Tempo
Sospeso. Questa mostra vuole essere un sunto, ma anche un omaggio, del grande lavoro del Maestro
Pozzati.
Scatti d’artista – I grandi fotografi internazionali
5 dicembre 2009 – 30 gennaio 2010, Venezia
A confronto opere dei grandi maestro della fotografia che, con il loro obbiettivo, hanno saputo cogliere
momenti della vita del mondo divenuti icone del contemporaneo. Da Steve McCurry ad Elliot Erwitt una
selezione dei più importanti scatti, più un intervento site specific del fotografo Paolo Novelli.
Alfredo Rapetti – Declinare l’infinito
12 dicembre 2009 – 7 febbraio 2010
Personale che si concentra sul dato pittorico, dove le opere sono caratterizzate dall’eccezionale unione tra
dipinto e grafia. La singolare e raffinata mostra di Rapetti raccoglie lavori in cui si percepiscono rigore e
raffinatezza, un binomio affrontato con estrema personalità.
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agosto 2009
Vincenzo Marsiglia – Stargate
Dal primo agosto al 27 settembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA MODENARTE
Venezia, Dorsoduro, 65/66, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 65/66, (Venezia)
Vernissage
1 Agosto 2009, ore 18
Autore
Curatore