L’esposizione, dal titolo Vinicio Boscaini. L’acqua e l’oro. Opere recenti, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e curata da Stefano Annibaletto, sarà inaugurata venerdì 8 novembre alle ore 18 e rimarrà aperta al pubblico ad ingresso libero fino al 24 novembre 2019 (orario 10-13 e 15-19).
Quella di Vinicio Boscaini è stata una vita varia, nomade, scandita da periodi diversi tra il natio Veneto, l’Europa, gli Stati Uniti, il ritorno tra i colli Euganei, le residenze diverse, il definitivo approdo nella remota Valle San Giorgio.
Tuttavia il riferimento fondamentale è sempre il Veneto e Venezia, la lezione delle Biennali, delle esposizioni di Ca’ Pesaro e della Bevilacqua La Masa, l’amicizia con Eugenio da Venezia, l’inserimento nel gruppo degli artisti dell'Ordine della Valigia, l’accostamento a Zotti, Tancredi, Licata: sono tutti indispensabili stimoli verso un personale e originale ripensamento delle tappe fondamentali dell'arte moderna, dal Cubismo al Surrealismo, dal Realismo magico alla metafisica con particolare predilezione per gli sviluppi veneti e italiani nei quali l’artista si è sempre sentito immerso.
Partito da una pittura di paesaggio che ha avuto al centro gli amati Colli Euganei, avvicinandosi alla maturità Boscaini ha proiettato su Venezia una ricerca pittorica svincolata dal reale, spinta verso l’idealizzazione di una città che stava già diventando il simbolo di se stessa. San Marco, la Ca’ d’Oro, Ca’ Dario, la Salute si ripetono come fossero i vasi e le bottiglie di Morandi, sono l’anima e il centro di una riflessione interiore e di un dipingere avviati verso la libertà assoluta.
In questi lavori recenti, frutto di un’operosità mai interrotta, oggi più faticosa ma di certo sapiente e festante, Vinicio Boscaini giunge a una sintesi di essenziale, intensa semplicità: i palazzi sospesi come se non esistessero più acqua e cielo, la campitura piena, l’olio tirato, le tinte affrancate, l’ammorbidirsi delle linee rette.

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