L’attività artistica e didattica di Virgilio Guidi, nato a Roma nel 1891, è indissolubilmente legata a Venezia, dalle sue prime partecipazione alle Biennali, negli anni Venti, alla sua attività di insegnante di pittura presso l'Accademia di Belle Arti, iniziata nel 1927 e protrattasi fino al 1935 e, dopo una breve parentesi, al definitivo trasferimento nel 1944. All’Accademia veneziana formò quasi un’intera generazione di pittori friulani, tra i quali i pordenonesi Armando Pizzinato e Luigi Vettori. Anche per questo motivo – nel trentesimo anno della sua scomparsa - l’Amministrazione comunale intende rendere omaggio alla sua figura di grande artista e maestro, punto di riferimento fondamentale per tanti artisti del Novecento italiano. L’esposizione allestita nella Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato, pur nella sua autonomia, si pone in dialogo con le opere dell’allievo Luigi Vettori, ospitate nell’attigua villa storica. A quasi quarant’anni dall’ultima mostra dedicata a Vettori, l’Amministrazione comunale propone una nuova retrospettiva che si colloca nel percorso volto a evidenziare le personalità artistiche espressioni del territorio. Come già Armando Pizzinato, suo compagno di studi e amico, anche Luigi Vettori è un pordenonese di adozione, arrivato in città giovanissimo da Santa Lucia di Piave nel 1923. Per lui, come per altri artisti della Destra Tagliamento, è stata fondamentale la vicinanza con Venezia, dove si forma frequentando il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti, seguendo un percorso comune ad altri artisti locali del periodo. Il legame Pordenone-Venezia, storicamente legato agli scambi mercantili, si rivela dunque terreno fertile anche per una proficua crescita artistica del nostro territorio. Il centenario della nascita è diventato anche occasione per valorizzare il patrimonio museale, con l’avvio del restauro conservativo delle sue numerose opere presenti nelle collezioni comunali e l’aggiornamento degli studi sulla sua figura. Un lavoro e un’esposizione che rendono omaggio a un talento, quello di Luigi Vettori, tragicamente interrotto dalla morte in guerra, nel momento della sua maturazione artistica, testimoniata dall’emblematica opera Il lavoro, la famiglia, che purtroppo ci lascia solo intuire le sue potenzialità espressive. Le mostre verranno inaugurate sabato 8 novembre alle 17.