La mostra dedicata a Virgilio Guidi (Roma 1891 – Venezia 1984) costituisce il primo atto di un ciclo espositivo essenzialmente incentrato sull’approfondimento e sulla divulgazione di singoli temi, aspetti, momenti e figure dell’arte italiana novecentesca e contemporanea che sono rappresentati nel contesto dell’ordinamento museale della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Villa Franceschi.

Essa inaugura, nel contempo, un programma di rapporti e di relazioni della Galleria riccionese nell’ambito del più vasto sistema museale emiliano e romagnolo delle arti visive della modernità, allo scopo di favorire la circolazione, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio esistente nel nostro territorio regionale.

Come è noto, la Galleria di Riccione, inaugurata nel dicembre di due anni fa all’interno di un tipico villino balneare d’inizio novecento interamente ristrutturato sulla base dei più aggiornati standard museografici, conserva non solo un interessante patrimonio civico, ma ospita anche la prestigiosa “Collezione Arcangeli” di proprietà della Regione Emilia-Romagna con oltre cinquanta opere di artisti legati alla sfera critica del grande storico e studioso d’arte Francesco Arcangeli.

In questo contesto, di Virgilio Guidi, è in permanenza esposta a Villa Franceschi una splendida Marina di San Giorgio del 1970 alla quale si affiancano nella mostra odierna altri 45 dipinti a testimoniare la straordinaria presenza e diffusione dell’opera del grande maestro nei musei pubblici, in gallerie e collezioni private bolognesi e romagnoli.

Numericamente rilevante è il nucleo delle opere proveniente dal Museo d’Arte Moderna di Bologna, alcune delle quali di grande formato, ma sono rappresentati anche i musei di Imola, Ravenna, Bagnacavallo, Argenta, il “Bargellini” di Pieve di Cento, la Casa Museo “Remo Brindisi” di Lido di Spina.

Una “guida” appositamente pubblicata per l’occasione, contenente una mappa del percorso espositivo, immagini delle opere esposte ed essenziali apparati documentari, si propone come un utile strumento alla visita della mostra che non ha certo pretesa di analisi storico artistica, ma che offre una straordinaria panoramica sulla pittura di Virgilio Guidi in un arco di tempo che va dalla fine degli anni quaranta alla fine degli anni settanta.

Il visitatore può dunque più facilmente orientarsi nell’ordinamento della mostra, lungo le diverse sezioni tematiche, seguendo il filo conduttore della luce - che unanimemente la critica riconosce come elemento essenziale e fondamento della pittura di Guidi - e collegando così fra loro dipinti ascrivibili ad alcuni famosi cicli pittorici del maestro: dalle splendide “marine” e “marine spaziali”, riunite al primo piano della villa, agli altrettanto preziosi esemplari di “figure”, “figure nello spazio”, “architetture umane” e “architetture spaziali”, “grandi teste”, “occhi”, “geometrie spaziali” raccolti nella sale del piano superiore.

La mostra, promossa dal Comune di Riccione in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, ideata e coordinata da Daniela Grossi e Orlando Piraccini, resterà aperta al pubblico fino al 9 settembre