Un nuovo appuntamento espositivo inaugura, il 25 settembre 2008 presso la galleria antiquaria di Maurizio Nobile, la mostra “Visages en pose Ritratti dipinti,scolpiti,fotografati in galleria antiquaria”, con catalogo a cura di Eugenio Busmanti per la sezione antica e di Anna Maria Amonaci per quella contemporanea. Il tema monografico presentato, offre la possibilità di sperimentare le relazioni e le contaminazioni tra creazioni artistiche giunte a noi dai secoli passati e opere contemporanee sia di giovani che di affermati artisti. Così il ritratto diventa occasione per seguire un percorso che ci porta dalla veridicità aulica dell’ambiente accademico neoclassico, espresso sia nei dipinti che tridimensionalmente nei busti marmorei, opere imperiture di una volontà di celebrazione aulica nella rinnovata sintassi, per arrivare ai ritratti contemporanei realizzati con il mezzo fotografico, nella sua accezione più artistica e lirica, in continuità con la forza espressiva della tradizione pittorica.
La rigorosa estetica neoclassica, viene manifestata nei raffinati dipinti di Gaspare Landi (1756-1830), allievo di Pompeo Batoni, che trova nel ritratto il suo modo per esprimere il sublime, l’eternità, sensibile però anche all’intimità dei sentimenti. Il massimo scultore dell’epoca, Antonio Canova, è celebrato invece da Giovanni Battista Lampi junior (1775-1837) attivo presso le Corti di Vienna, Varsavia e San Pietroburgo al fianco del padre, ritrattista ufficiale ed interprete del gusto cosmopolita delle tre grandi capitali nel passaggio tra ancien régime ed età moderna. Sempre legato alla Corte russa della prima metà del XIX secolo è anche Felice Schiavoni (1803-1881), che presenta un suo Ritratto maschile in costume greco. Il percorso espositivo si affaccia poi al XX secolo con un’opera della scultrice Chana Orloff (1888-1968), ebrea di origini ucraine, emigrata a Parigi, che esprime la sua poetica figurativa sia nei ritratti dei famosi artisti di Montparnasse, sia nei suoi temi prediletti intorno all’universo femminile come La dame à l’éventail, suo capolavoro in bronzo del 1921, il cui gesso preparatorio è conservato nell’atelier della sua fondazione parigina.
L’epoca contemporanea, rappresentata da venticinque ritratti d’autore, trova, invece, la sua collocazione nel nuovo spazio “Maurizio Nobile Loft “ acquisito dall’omonima galleria, ristrutturando gli ex-locali dello storico studio fotografico Villani, offrendo così un significato ancora più profondo alle opere esposte. I sette fotografi italiani sono stati scelti per il loro “fare artistico” che esprime da un lato una visione intensa, solenne, e dall’altro una ricerca estetica fortemente ispirata ai maestri della tradizione pittorica. Tre di loro sono affermati fotografi cresciuti nell’ambito dell’alta moda (Aldo Fallai, Fabrizio Ferri e Luciana Majoni) e quattro sono gli emergenti (Gianluca Maver, Andrea Piacquadio, Alex Subrizi e Raffaello Raimondi), tutti accomunati dalla ricerca per quell’impalpabile tensione creata dalla forma e dalla luce che, nel ritratto, diventa il respiro stesso dell’anima.