Il quartiere a luci rosse di Calcutta raccontato dai figli delle prostitute attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica. Questo il tema della mostra “Born Into Brothels” (“Nati nei Bordelli”), ideata da Zana Briski e Ross Kauffman, che sarà inaugurata al Santa Maria della Scala di Siena il 3 dicembre (e proseguirà fino al 9 gennaio) nell’ambito della tredicesima edizione di Visionaria, International Video Festival, in prima europea. Quaranta scatti, eseguiti dai bambini del quartiere a luci rosse di Calcutta, con cui la fotografa professionista Zana Briski entra in contatto in un viaggio iniziato con l’idea di un reportage fotografico e trasformatosi in una scoperta lunga due anni. Affittando una stanza in un bordello del quartiere a luci rosse di Calcutta, Zana Briski scopre proprio nei bambini i suoi interlocutori privilegiati e decide di mettere nelle loro mani il “giocattolo” macchina fotografica. Proprio loro, i piccoli autori delle fotografie, si scoprono così i veri redentori di questi luoghi, i creatori di una realtà “altra”, fatta di colori e sfumature imprevedibili e originali, e detentori di uno spirito creativo inesauribile e indistruttibile, oltre i confini angusti di uno spazio dove tutto sembra dissolversi nella disperazione e nello spettro di infami abusi e povertà.

Il risultato di questa esperienza unica ed irripetibile è il contenuto di “Born Into Brothels”, e di un video, realizzato in collaborazione con Kauffmann, che racconta il rapporto di Zana Briski con i bambini e le condizioni, del tutto particolari, in cui esso è maturato. Tutto ciò costituisce anche la prima e importante parte del lavoro svolto dalla organizzazione internazionale Kids with Cameras di New York, fondata da Zana Briski nel 2002 proprio in seguito al suo viaggio, che insegna l’arte della fotografia ai bambini emarginati in comunità di tutto il mondo.