Nel campo dell'arte contemporanea, la fusione tra artigianato tradizionale ed espressione moderna spesso dà vita a creazioni affascinanti, riportando in primo piano antiche forme d'arte. L'artista italiana Livia Sciorilli Borrelli ha scelto l'arte tessile come forma di espressione, e in particolare la tecnica dell'uncinetto come strumento creativo, combinando una meticolosa maestria artigianale con un'inventiva senza limiti. Le sue grandi tappezzerie, così come i suoi piccoli pezzi, hanno un gusto per il minimalismo e l'astrazione post-pittorica, in cui gli elementi essenziali e i colori enfatizzano la semplicità, la purezza e l'oggettività. Ma invece di puntare all'oggettività, le opere di Sciorilli Borrelli vogliono portare lo spettatore in un viaggio intimo. Al centro delle sue creazioni si trova proprio questa profonda esplorazione della memoria personale e del subconscio, e la loro trasformazione in una narrazione collettiva, come dimostra la sua scelta di utilizzare fili creati da coperte e abiti riciclati - che in un certo momento hanno svolto ruoli significativi nella sua vita - e che sono frutto di molte ore di lavoro - dove la ripetizione del movimento inevitabilmente scatena viaggi trascendentali nell'intimo di sé.
Lei intreccia insieme i fili delle sue esperienze personali, emozioni e ricordi, invitando gli spettatori a intraprendere un viaggio di comprensione e connessione condivisa. Come diceva la famosa artista Maria Lai: "nel mondo del tessere, cucire e ricamare, il filo agisce come un ponte metaforico e rappresenta l'elemento di connessione che intreccia insieme ricordi e mondi fantastici".
Le opere tattili di Livia Sciorilli Borrelli diventano contenitori di narrazioni, dove sensazioni, colori e forme guidano la trama, invitando gli spettatori a interpretare e coinvolgersi con l'opera d'arte a un livello profondo.
Inoltre, in un mondo ossessionato dalla perfezione, "è essenziale riconoscere il valore intrinseco dell'imperfezione", afferma l'artista. L'imperfezione, lontana dall'essere un difetto, è vitale per la crescita personale e il progresso sociale. Ci consente di imparare dai nostri errori, coltivare la resilienza e favorire l'innovazione. Ci libera dal peso di aspettative irrealistiche, promuovendo l'accettazione di sé e coltivando una cultura di empatia e comprensione.
Affascinata dalla pratica orientale del Kintsugi - una forma d'arte giapponese che esemplifica il potere trasformativo di abbracciare l'imperfezione riparando ceramiche rotte con lacca d'oro - Livia Sciorilli Borrelli celebra la bellezza che nasce dalle ferite e dalle imperfezioni. Il Kintsugi simboleggia la resilienza, l'accettazione e la convinzione che attraverso la ricostruzione dei pezzi, sia fisicamente che psicologicamente, si possa raggiungere una forma superiore di consapevolezza. Proprio come i ricordi plasmano le nostre vite, le imperfezioni plasmano le nostre esperienze, rendendole affascinanti e liberatorie.
L'opera di Livia Sciorilli Borrelli approfondisce il significato della memoria, il potere dell'imperfezione e l'importanza delle pratiche sostenibili, esplorando contemporaneamente i campi artistici del tessere, cucire e comporre immagini.