Sarà una Vitarte all'insegna della globalizzazione e del confronto tra culture diverse quella in programma a Viterbo dal 13 al 15 marzo prossimi.

Dopo le foto di Claudio Porcarelli e il centenario del Futurismo della passata edizione (e i primi approcci nel 2008 con la personale dell'apolide Alessandro Kokocinski e del 2007 con le Visioni urbane di sei artisti cinesi allora emergenti) gli organizzatori hanno pensato bene di tornare a “liberare” i confini dell'arte contemporanea proponendo un avvincente viaggio alla scoperta di contesti culturali e sensibilità diverse. Da quelli del fortunato connubio tedesco-nipponico tra Thomas Lange (pittura) e Hirano Mutzo (scultura), a quelli del continente africano ancora da scoprire in tutte le sue molteplici espressioni contemporanee (Cherin, Bdodo, Lilanga, e altri); a quelli della Street Art, attualissima corrente artistica diffusa in tutto il mondo, di cui Vitarte propone una selezione di alcuni tra i migliori artisti italiani, KayOne, Leo, Mr. Wany, Verbo e Pogliaghi.

Confermata la location all'interno dell'ex convento seicentesco dei Carmelitani scalzi, proprio nel bel mezzo del centro storico di Viterbo. Cambiano invece gli orari di mostra, resi più adeguati alle esigenze di visitatori, acquirenti ed espositori (sabato 13 e domenica 14: 10,30/20 - lunedì 15: 10,30/13,30 - inaugurazione venerdì 12: ore 18).