Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Vito Bongiorno – Black Holes
È una ragnatela di buchi neri, ma potrebbero anche essere pani carbonizzati, usciti dal forno d’un maldestro fornaio. Dio d’un perso Eden che, come il creatore dei nativi americani, s’è scordato gli umani in forno e ne sono venuti fuori esseri carbonizzati. Presa di coscienza e denuncia dello stato di fragilità del vivere contemporaneo sono alla base delle opere che Vito Bongiorno sperimenta da un decennio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BLACK HOLES
di Vito Bongiorno
11 giugno | 19 giugno 2016
orario 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 – festivi su appuntamento
inaugurazione sabato 11 giugno 2016 ore 18.00
GALLERIA CONSORTI
Via Margutta, 52/a Roma
Tel./Fax 06.36.14.053 – cell. 3396146790
info@galleriaconsorti.it
www.galleriaconsorti.it
in collaborazione con Galleria Santandrea Arte Contemporanea
Romana telai di Fausto Cantagalli
Buchi neri per non farsi ingoiare dall’esistente.
È una ragnatela di buchi neri, ma potrebbero anche essere pani carbonizzati, usciti dal
forno d’un maldestro fornaio. Dio d’un perso Eden che, come il creatore dei nativi
americani, s’è scordato gli umani in forno e ne sono venuti fuori esseri carbonizzati.
Presa di coscienza e denuncia dello stato di fragilità del vivere contemporaneo sono alla
base delle opere che Vito Bongiorno sperimenta da un decennio. Da ultimo mediante
l’uso d’un elemento primordiale, oscuro e inaridito come il carbone che esprime
l’inquinamento morale e materiale in cui rotola il globo. Dopo L’Italia brucia, dove
l’artista (Alcamo nel 1963) presentava una grande e fragile Italia di carbone, a descrivere
un paese lacerato dalla crisi non solo economica ma culturale e sociale, Bongiorno va
oltre, preannunciando un’oscura soglia di crisi, un buco nero di non ritorno. “Black
holes”, la sua personale romana alla Galleria Consorti di via Margutta, è un monito,
un’esortazione a non lasciarci inghiottire dai buchi neri che la società d’oggi edifica
giorno dopo giorno, con le sue ragnatele in grado d’invischiare il pensiero in ogni
forma d’inazione, o mala azione. Presagi, segnali, sono in ogni dove, si mostrano agli
occhi dello spettatore in grado di coglierli e dall’animo non invischiato in traiettorie
filamentose di carbone. (In)finiti spezzoni di una salvabile esistenza, di una vita che
brucia senza ardere o riscaldare, offuscata nel nerofumo che la circonda. Buchi neri da
evitare, da cui cercare a ogni modo lo scampo per non farsi ingoiare dall’esistente.
Maurizio Zuccari
di Vito Bongiorno
11 giugno | 19 giugno 2016
orario 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 – festivi su appuntamento
inaugurazione sabato 11 giugno 2016 ore 18.00
GALLERIA CONSORTI
Via Margutta, 52/a Roma
Tel./Fax 06.36.14.053 – cell. 3396146790
info@galleriaconsorti.it
www.galleriaconsorti.it
in collaborazione con Galleria Santandrea Arte Contemporanea
Romana telai di Fausto Cantagalli
Buchi neri per non farsi ingoiare dall’esistente.
È una ragnatela di buchi neri, ma potrebbero anche essere pani carbonizzati, usciti dal
forno d’un maldestro fornaio. Dio d’un perso Eden che, come il creatore dei nativi
americani, s’è scordato gli umani in forno e ne sono venuti fuori esseri carbonizzati.
Presa di coscienza e denuncia dello stato di fragilità del vivere contemporaneo sono alla
base delle opere che Vito Bongiorno sperimenta da un decennio. Da ultimo mediante
l’uso d’un elemento primordiale, oscuro e inaridito come il carbone che esprime
l’inquinamento morale e materiale in cui rotola il globo. Dopo L’Italia brucia, dove
l’artista (Alcamo nel 1963) presentava una grande e fragile Italia di carbone, a descrivere
un paese lacerato dalla crisi non solo economica ma culturale e sociale, Bongiorno va
oltre, preannunciando un’oscura soglia di crisi, un buco nero di non ritorno. “Black
holes”, la sua personale romana alla Galleria Consorti di via Margutta, è un monito,
un’esortazione a non lasciarci inghiottire dai buchi neri che la società d’oggi edifica
giorno dopo giorno, con le sue ragnatele in grado d’invischiare il pensiero in ogni
forma d’inazione, o mala azione. Presagi, segnali, sono in ogni dove, si mostrano agli
occhi dello spettatore in grado di coglierli e dall’animo non invischiato in traiettorie
filamentose di carbone. (In)finiti spezzoni di una salvabile esistenza, di una vita che
brucia senza ardere o riscaldare, offuscata nel nerofumo che la circonda. Buchi neri da
evitare, da cui cercare a ogni modo lo scampo per non farsi ingoiare dall’esistente.
Maurizio Zuccari
11
giugno 2016
Vito Bongiorno – Black Holes
Dall'undici al 19 giugno 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA CONSORTI
Roma, Via Margutta, 52/A, (Roma)
Roma, Via Margutta, 52/A, (Roma)
Orario di apertura
10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.00 – festivi su appuntamento
Vernissage
11 Giugno 2016, ore 18
Autore