pre– historia | ritratti fossili

E' vero: l'ambiente, la società, la storia ci modificano, esaltando, assecondando o mortificando le nostre qualità. Ma il carattere, la sensibilità, l'istinto, le inclinazioni naturali esistono già. Sono già dentro di noi. Vengono "prima" della storia. Forse "poi" saranno storia, ma intanto sono: attesa, humus, " pre-historia ".

E allora, se è verissimo che rappresentare il fluire del tempo è caratteristica essenziale della fotografia, in questo caso il fotografo deve percorrere il fiume a ritroso. E per fare questo deve cambiare mestiere. Deve diventare geologo, archeologo, paleontologo. Cercare quello che c'era "prima". Scavare, graffiare, togliere l'inutile, liberare il tesoro.

E togliendo, egli aggiunge.
Guardando indietro, va avanti. D'altronde, le opere d'arte veramente riuscite - di tutte le epoche storiche - non sembrano essere sempre esistite?


Vito Vecellio
curriculum

44 anni, autodidatta, fotografa da circa 20 anni, quasi esclusivamente in bianco e nero. Vive e lavora a Pelos di Cadore, piccolo borgo nel cuore delle dolomiti bellunesi.

Partecipa da molti anni alla manifestazione "Arte nell'Ambiente" a Ponte nelle Alpi, dove ha realizzato le fotografie per il libro "Storie, immagini, territorio" a cura del Comune di Ponte.

Come fotografo di scena, ha partecipato al "Filo d'Arianna", importante rassegna teatrale estiva a Belluno e Feltre.. A Lozzo di Cadore è stato fra i promotori della "Fabbrica dell’Emozione" serie di laboratori artistico-artigianali.

In questo periodo sta preparando la quinta edizione di "Lorenzago Aperta", manifestazione artistica e culturale estiva. Ha tenuto e tiene corsi di fotografia nelle scuole d’ogni ordine e grado, dalle elementari all'istituto d'Arte

Ha illustrato oltre quindici volumi di storia locale e collabora con diverse riviste e case editrici. La casa editrice "Elzeviro" di Treviso ha pubblicato il volume "Leggende veneziane e storie di fantasmi",con una sessantina di fotografie (poi tradotto, visto il successo, in francese ed inglese) ed il seguito "Venetian noir", da un paio di mesi in libreria.

E' appena stata stampata, per la casa editrice "Elzeviro" di Treviso, la monografia "Marta Sammartini, sculture". Per la Magnifica Comunità di Cadore ha illustrato i volumi sull'opera di due grandi scultori di San Vito di Cadore: Gian Battista e Annibale De Lotto, a cavallo del 900. Ha realizzato la parte fotografica del "Museo del Tabacco" a Valstagna sul Brenta (VI). Per la Comunità Montana Centro Cadore ha illustrato la parte fotografica dei "Quaderni di Architettura".

Attualmente ha in opera una collettiva di fotografia europea a Pittsburgh, USA. Alcuni suoi lavori, della serie "Venezia e fantasmi", saranno esposti dal 7 al 22 maggio 2005 alla Libreria Feltrinelli di Milano.

Da molti anni è membro del prestigioso Circolo Fotografico "La Gondola" di Venezia. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private in Italia ed all'estero.

Ha all'attivo oltre 60 mostre personali ed innumerevoli collettive in Italia e all'estero, le più importanti delle quali sono:

- Monaco di Baviera, Istituto Italiano di Cultura
- Monaco di Baviera, Galleria "Goethe '53", su invito della Municipalità
- Pittsburgh, USA, Galleria "Europ'Art"
- Mestre, galleria "La Cella"
- Mestre, galleria "Il Ponte"
- Belluno, Palazzo Crepadona
- Treviso, Villa Letizia
- Vercelli, Studio Dieci
- Mestre, galleria "Due Colonne"
- Venezia, "Venice Pavillon"
- Milano, galleria "e-studio"