Per una mostra d'Arte contemporanea, indubbiamente il tema non e' nuovo, ma certamente attuale e stimolante, da un punto di vista creativo, per raccontare -visivamente- luoghi e situazioni che appartengono al nostro mondo e alla nostra storia. Vicende umane, aspirazioni, previsioni, denuncie, viste da una prospettiva artistica e provocatoria, per invitare il visitatore a una riflessione lucida e pacata sul nostro tempo e sull'operato del genere umano.

Non certo la pretesa di valutazioni o giudizi per un resoconto universale, ma pensieri e considerazioni su una visione del mondo a volo radente, tra passato, presente e futuro osservando fatti e avvenimenti incredibilmente presenti sotto lo stesso cielo.

Le opere, probabilmente diciassette e in grande maggioranza -installazioni-, saranno titolate in diverse lingue per connotare l'universalità dei contenuti, pur con sottotitoli esplicativi e sintetici espressi in italiano.

Cosa c'e' sotto la stesso cielo? -C'est la guerre- e -C'est l'amour-, c'e' -Jaisalmer- luogo in India, dove convivono tutte le anime di Dio e c'e' -Yufehakit- in Algeria, che in lingua Tuareg significa -meglio che sotto la tenda- e poi -Birkenau- in contrapposizione con -Palestina-, purtroppo ci sono anche le morti sul lavoro e le migrazioni per una vita migliore e ancora -Babel Tower- e -Bagdad sky-.
Nello stesso cielo potrebbero anche esserci, in un ipotetico futuro, grandi astronavi adibite al trasporto di disperati.
Sono alcune opere a cui ho lavorato e che saranno presentate dal prossimo 22 marzo a Villa Soranzo a Varallo Pombia.

Mi piace pensare che a queste provocazioni ci possano essere risposte legate al filo della solidarietà.