Mostra fotografica

I colori del silenzio
di
Vittorio Valentini

18 ottobre - 2 novembre 2008

Piove di Sacco - Centro Piovese di Arte e Cultura
Via Garibaldi, 40

Inaugurazione 18 ottobre, ore 18.00

Il Comune di Piove di Sacco (PD), con il patrocinio del Comune di Bologna, ospita dal 18 ottobre al 2 novembre la mostra fotografica di Vittorio Valentini dal titolo "I colori del silenzio", una ricerca realizzata all'interno del cimitero della Certosa di Bologna, con l'intento di esplorare le rappresentazioni del dolore, degli affetti, dei ricordi. L'allestimento della mostra è coordinato dalla dott.ssa Alessia Castellani dell'Università di Padova, componente del comitato scientifico della collana editoriale "Saccisica. Studi e ricerche".
La mostra è stata promossa nel 2004 dal Comune di Bologna, con Nino Migliori in veste di curatore, e presentata da un saggio del prof. Arturo Carlo Quintavalle. Successivamente la mostra è stata ospitata dall'Istituto di Cultura Italiana a Vilnius (Lituania).
Si tratta di un progetto fotografico nato dalla curiosità di indagare una realtà apparentemente nota, ma spesso rifuggita e quindi poco approfondita, una lettura del cimitero monumentale di Bologna, il luogo del lutto celato dietro alte mura, parte integrante, ma al tempo stesso corpo separato, del tessuto urbano.
Vittorio Valentini con le sue immagini crea un percorso personale di tipo introspettivo in grado di creare momenti intimistici e sollecitazioni per una riflessione, una meditazione, su e con sé stessi. Gruppi scultorei, oggetti, situazioni presi a pretesto per indagare uno spaccato di società che nel rapporto con la morte sente l'esigenza di affermare il proprio "vivere", il proprio "esistere" e di conservarne la memoria.
Vittorio Valentini ha scelto per questa ricerca l'utilizzo del colore, un colore però insolito pressoché monocromatico in grado di creare sensazioni di straniamento, un lavoro che il fotografo Nino Migliori ha definito "di straordinaria interpretazione cromatica ed evocativa".
Lo stesso saggio di Quintavalle nell'analizzare questa scelta del colore afferma che "Š Valentini ha voluto modificare prima di tutto la pelle delle sculture e ha voluto eliminare proprio quell'atmosfera di abbandono, di incombente e opprimente presenza di forme immobiliŠ. Dunque dialoghi fra figure, particolari finora non colti, sopra tutto l'idea che la visita alle sculture è una riscoperta dei sentimenti e del mutare dei sentimenti o del permanere dei sentimenti, dentro le icone scolpiteŠ".