Cadeart prosegue la stagione autunnale di esposizioni d’arte contemporanea con la collaborazione di CNA per la Cultura e del Comune di Lugo, sabato 7 novembre alle 18.00, inaugura la nuova esposizione del ciclo “Volo” con le opere di Riccardo Bottazzi e Francesco Brunelli presso le Pescherie della Rocca, Piazza Garibaldi n. 1 a Lugo (Ravenna). L'esposizione a cura di Ilaria Siboni, sarà visitabile da martedì a sabato 15.30-18.30, domenica 10.00-12.00 / 15.30-18.30 e chiuso lunedì, fino a domenica 22 novembre 2009, ingresso gratuito. La successiva esposizione: 28 novembre–13 dicembre 2009 con le opere di Simone Gardini e Roberto Pagnani. Catalogo Graph s.n.c.

“Volo”

Gli artisti del gruppo, con formazione e percorsi artistici estremamente eterogenei, hanno elaborato una personale idea di volo che si palesa, con cadenze regolari, nel corso delle diverse esposizioni.

Il tema, caro agli artisti futuristi, acquisisce attinenza col territorio proprio perché il progetto si realizza a Lugo vista la diffusione che qui ebbe il Futurismo con artisti quali, ad esempio, Francesco Balilla Pratella, nominato tra i “poeti incendiari” da Marinetti, che radunò il gruppo dei futuristi di Lugo e fu autore del “Manifesto dei Musicisti Futuristi”.

Inoltre l’idea di rappresentare la velocità che arricchisce l’aria di dinamismo ben si accosta all’imponente monumento di Baracca nella vicina Piazza Baracca.

Il gruppo CadeArt continua a sviluppare la sua idea di inserire l’arte in contesti fuori dai consueti luoghi espositivi cercando di rinnovare il legame tra arte e quotidiano, storia vissuta, luoghi, territorio.

L’arte è sempre anche questo, un viaggio, e certo lo diventa nel “Volo” di CadeArt.

Nella scultura di Riccardo Bottazzi il passaggio di aria, leggero ma costante, in un blocco di marmo, come se fosse lo stesso suo fluttuare che ne modifica la materia, crea morbidi buchi in un materiale così forte e resistente. Scultore con una forte predilezione verso la pietra e il marmo, Riccardo Bottazzi si interessa allo studio di gemme e pietre preziose, ma anche di bitume, rame e alluminio che vanno a comporre quadri-scultura. Il quasi non-colore che si origina nelle sue composizioni risulta dal “condensarsi del cielo”: all’aria si sovrappongono nubi, tramonto, alba, acqua in un susseguirsi di tenui cromatismi, ma l’interesse principale di Bottazzi rimane sempre l’osservazione e la manipolazione della materia.

Francesco Brunelli guarda invece ai mezzi meccanici che l’uomo ha creato per competere con la natura e quindi ad aerei, mongolfiere, paracaduti. Sovrapposizioni di plastiche e altri materiali creano impreviste visioni di elicotteri, satelliti e dirigibili. L’artista compie una personale ricerca in cui pone particolare attenzione al passato e alla rielaborazione di materiali di recupero a cui riesce a infondere nuova vita nei suoi assemblaggi. Un’ironia disincantata pervasa di riferimenti storico-sociali caratterizza i suoi originali soggetti.