Patrizia Campisi utilizza la tecnica della tempera su carta di giornale per dare vita a visi raffigurati con tratti quasi infantili, senza dubbio collegati al naïf, che esprimono attraverso una dimensione sproporzionata delle sguardo una visione del mondo al tempo stesso meravigliata e disincantata.
Paola Drago realizza ritratti estremamente realistici, utilizzando la tecnica ad olio in modo classico. I volti delle sue persone hanno l’espressività malinconica di chi molto ha visto molto e vissuto. Dietro gli occhi dipinti dalla Drago leggiamo la rabbia dell’impotenza di chi si è inutilmente confrontato nella battaglia alle brutture del mondo.
Miki Therese Pedro ci trasporta verso un mondo fantastico, fatto di volti senza volto, privi di occhi, nasi, bocche, volti vuoti in cui tutto è possibile, nei quali ogni espressione, sentimento, segno vitale è cancellato, ma sottolineato dall’assenza stessa.
Daniela Sol espone in questa mostra i suoi lavori realizzati a china, una tecnica essenziale nel suo rigoroso bianco e nero dalla quale l’artista fa emergere figure magiche, folletti, esseri irreali scaturiti dalla fantasia, trasportati a noi da antiche leggende, fiabe, sull’onda della materia di cui son fatti i sogni.
Francesca De Maria, pittrice italo australiana, espone volti realizzati ad olio in stile realistico. La tecnica prettamente ispirata al reale in quest’artista si fonde con una vena d’ironia che le fa ricercare espressività buffe in visi estremamente naturali.
Marina Zatta