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Walter Valentini – La voce silenziosa delle stelle
La mostra propone i grandi cicli di opere che si concentrano sulla rappresentazione dello spazio-tempo
Comunicato stampa
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Palazzo Doria, a Loano, ospiterà dal 26 marzo al 16 giugno 2005, le opere di uno dei più significativi rappresentanti dell'astrattismo italiano contemporaneo: Walter Valentini.
“La voce silenziosa delle stelle” è il titolo della mostra antologica curata da Claudio Cerritelli e Gian Pietro Menzani nell’ambito della quarta edizione del progetto Arte a Palazzo Doria, promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Prosegue così l’intento di portare l’arte nel quotidiano per affinare il gusto e approfondire la cultura. Arte a Palazzo Doria si propone, infatti, di presentare l’arte contemporanea in uno dei luoghi pubblici più importanti di Loano, Palazzo Doria, sede del governo della città.
Dopo Emilio Tadini, Valerio Adami e Ugo Nespolo l’itinerario didattico tocca oggi il filone dell’astrattismo con una mostra dedicata al percorso creativo dell’artista marchigiano Walter Valentini, autore di una delle tre fontane d’arte che abbelliscono la passeggiata a mare di Loano.
La mostra propone i grandi cicli di opere che si concentrano sulla rappresentazione dello spazio-tempo. Cielo, racconti celesti, percorsi stellari e traiettorie che conducono alle forze cosmiche. Il tutto affidato alla sintesi assoluta delle forme geometriche tracciate con segni grafici, con chiodi, corde e tessuti applicati al truciolato.
“La mostra La voce silenziosa delle stelle” spiega il critico d’arte Claudio Cerritelli “permette di collegare in un unico percorso espositivo opere lontane nel tempo, immagini scelte nell’arco degli ultimi decenni (1984-2004), segni solari e notturni che agiscono nella dialettica avvincente del bianco e del nero, con alcune magiche escursioni nella luce preziosa dell’oro e dell’argento….
…Nella coscienza creativa di Valentini non è mai venuta meno la convinzione che anche con la geometria si può fare poesia, e ciò si ritrova nei cicli di opere che hanno costellato la ricerca di universi possibili, di misure del cielo e della mente, di luoghi terrestri e di sconfinamenti cosmici.
Il viaggio nella geometria è un continuo esperimento della visione totale a cui Valentini guarda come sintesi dello spazio e del tempo, categorie del pensiero puro della pittura, misure simboliche di visioni concrete che accompagnano l’evento dell’opera, dal progetto alla sua realizzazione….
…Cosmogonie, tragitti celestiali, situazioni astrali sono le metafore concrete che Valentini usa per esprimere la sua concezione creativa come viaggio nell’ignoto, scoperta individuale delle profondità sconosciute della coscienza collettiva, visione dell’eterna avventura dell’uomo sospesa tra i calcoli della ragione e gli istinti dell’immaginazione.
Questo è il senso che emerge nella rilettura delle opere di questa mostra, esse possono essere lette come dettagli di un continuum spazio-temporale, storie visionarie di straordinaria precisione, soglie lungimiranti attraverso le quali vedere schegge di visioni universali, mappe celesti dove navigare immaginando di tornare alla realtà dopo aver viaggiato oltre i suoi confini.
Lungo queste direttrici si rafforza l’amore per i luoghi magici della rappresentazione, “ogni opera – ha scritto l’artista – è la tappa di un travaglio nascosto”, è il segno provvisorio di una rotta di avvicinamento al mistero globale in cui è racchiuso il destino di ogni umana conoscenza.
Il percorso è dunque sempre aperto: ogni immagine contiene le precedenti e rimanda ad ulteriori occasioni di sguardo, ogni colore è fonte di luce nella vastità dello spazio, ogni segno è il punto di passaggio all’interno di un movimento circolare che procede in avanti, tornando sempre su se stesso.”
Valentini si muove tra la cultura del Rinascimento e quella moderna dell’arte.
Nelle sue opere si ritrova la sintesi della sua formazione: lo studio delle tecniche grafiche degli anni trascorsi a Milano sotto la guida dei grandi protagonisti del razionalismo astratto (Luigi Veronesi, Max Huber e Albe steiner) e poi ad Urbino (1950-1955) dove si specializza in litografia con Carlo Ceci, lo studio dei maestri del passato (la pittura di Piero della Francesca e di Paolo Uccello) e di quelli contemporanei (Mondrian, Klee, De Chirico), la conoscenza dell’armonia e dell’equilibrio degli spazi rinascimentali respirati nella città di Urbino.
Negli ampi spazi del palazzo cinquecentesco di Loano saranno esposte opere di grandi dimensioni, appartenenti ai grandi cicli che hanno caratterizzato la ricerca di Valentini i “muri” quali ad esempio “La stanza del tempo”, “La città del sole”, “Le misure, il cielo”, “La porta del cielo”, “Solare”, “Ascesi”.
Ad aprire il percorso espositivo sarà l’opera “Nella volta celeste ora appare”, una grande incisione (puntasecca 2mt X 2,65mt.) che ricorda Walter Valentini maestro di valore internazionale dell’incisione. Sono oltre quattrocentocinquanta le opere grafiche realizzate da Valentini, in particolare acqueforti e puntasecche.
Maestro indiscusso anche nei libri d’artista, la mostra di Loano ospiterà nelle bacheche poste sulle scalinate del palazzo Doria alcuni preziosi volumi di testi letterari illustrati con opere grafiche: La città del sole di Tommaso Campanella, I canti di Giacomo Leopardi, Sidereus nuncius di Galileo Galilei, La notte viene col canto di Mario Luzi.
La mostra “La voce silenziosa delle stelle” è accompagnata da una monografia, curata da Claudio Cerritelli e Gian Pietro Menzani, che attraverso i testi critici di Lucia Stranile Gioia, Victor De Circasia, Alberto Veca e una antologia di riflessioni di Guido Ballo, Gillo Dorfles, Armando Ginesi e Sandro Parmiggiani suggerisce un indirizzo di lettura dell’opera pittorica dell’artista.
“La voce silenziosa delle stelle” è il titolo della mostra antologica curata da Claudio Cerritelli e Gian Pietro Menzani nell’ambito della quarta edizione del progetto Arte a Palazzo Doria, promosso dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.
Prosegue così l’intento di portare l’arte nel quotidiano per affinare il gusto e approfondire la cultura. Arte a Palazzo Doria si propone, infatti, di presentare l’arte contemporanea in uno dei luoghi pubblici più importanti di Loano, Palazzo Doria, sede del governo della città.
Dopo Emilio Tadini, Valerio Adami e Ugo Nespolo l’itinerario didattico tocca oggi il filone dell’astrattismo con una mostra dedicata al percorso creativo dell’artista marchigiano Walter Valentini, autore di una delle tre fontane d’arte che abbelliscono la passeggiata a mare di Loano.
La mostra propone i grandi cicli di opere che si concentrano sulla rappresentazione dello spazio-tempo. Cielo, racconti celesti, percorsi stellari e traiettorie che conducono alle forze cosmiche. Il tutto affidato alla sintesi assoluta delle forme geometriche tracciate con segni grafici, con chiodi, corde e tessuti applicati al truciolato.
“La mostra La voce silenziosa delle stelle” spiega il critico d’arte Claudio Cerritelli “permette di collegare in un unico percorso espositivo opere lontane nel tempo, immagini scelte nell’arco degli ultimi decenni (1984-2004), segni solari e notturni che agiscono nella dialettica avvincente del bianco e del nero, con alcune magiche escursioni nella luce preziosa dell’oro e dell’argento….
…Nella coscienza creativa di Valentini non è mai venuta meno la convinzione che anche con la geometria si può fare poesia, e ciò si ritrova nei cicli di opere che hanno costellato la ricerca di universi possibili, di misure del cielo e della mente, di luoghi terrestri e di sconfinamenti cosmici.
Il viaggio nella geometria è un continuo esperimento della visione totale a cui Valentini guarda come sintesi dello spazio e del tempo, categorie del pensiero puro della pittura, misure simboliche di visioni concrete che accompagnano l’evento dell’opera, dal progetto alla sua realizzazione….
…Cosmogonie, tragitti celestiali, situazioni astrali sono le metafore concrete che Valentini usa per esprimere la sua concezione creativa come viaggio nell’ignoto, scoperta individuale delle profondità sconosciute della coscienza collettiva, visione dell’eterna avventura dell’uomo sospesa tra i calcoli della ragione e gli istinti dell’immaginazione.
Questo è il senso che emerge nella rilettura delle opere di questa mostra, esse possono essere lette come dettagli di un continuum spazio-temporale, storie visionarie di straordinaria precisione, soglie lungimiranti attraverso le quali vedere schegge di visioni universali, mappe celesti dove navigare immaginando di tornare alla realtà dopo aver viaggiato oltre i suoi confini.
Lungo queste direttrici si rafforza l’amore per i luoghi magici della rappresentazione, “ogni opera – ha scritto l’artista – è la tappa di un travaglio nascosto”, è il segno provvisorio di una rotta di avvicinamento al mistero globale in cui è racchiuso il destino di ogni umana conoscenza.
Il percorso è dunque sempre aperto: ogni immagine contiene le precedenti e rimanda ad ulteriori occasioni di sguardo, ogni colore è fonte di luce nella vastità dello spazio, ogni segno è il punto di passaggio all’interno di un movimento circolare che procede in avanti, tornando sempre su se stesso.”
Valentini si muove tra la cultura del Rinascimento e quella moderna dell’arte.
Nelle sue opere si ritrova la sintesi della sua formazione: lo studio delle tecniche grafiche degli anni trascorsi a Milano sotto la guida dei grandi protagonisti del razionalismo astratto (Luigi Veronesi, Max Huber e Albe steiner) e poi ad Urbino (1950-1955) dove si specializza in litografia con Carlo Ceci, lo studio dei maestri del passato (la pittura di Piero della Francesca e di Paolo Uccello) e di quelli contemporanei (Mondrian, Klee, De Chirico), la conoscenza dell’armonia e dell’equilibrio degli spazi rinascimentali respirati nella città di Urbino.
Negli ampi spazi del palazzo cinquecentesco di Loano saranno esposte opere di grandi dimensioni, appartenenti ai grandi cicli che hanno caratterizzato la ricerca di Valentini i “muri” quali ad esempio “La stanza del tempo”, “La città del sole”, “Le misure, il cielo”, “La porta del cielo”, “Solare”, “Ascesi”.
Ad aprire il percorso espositivo sarà l’opera “Nella volta celeste ora appare”, una grande incisione (puntasecca 2mt X 2,65mt.) che ricorda Walter Valentini maestro di valore internazionale dell’incisione. Sono oltre quattrocentocinquanta le opere grafiche realizzate da Valentini, in particolare acqueforti e puntasecche.
Maestro indiscusso anche nei libri d’artista, la mostra di Loano ospiterà nelle bacheche poste sulle scalinate del palazzo Doria alcuni preziosi volumi di testi letterari illustrati con opere grafiche: La città del sole di Tommaso Campanella, I canti di Giacomo Leopardi, Sidereus nuncius di Galileo Galilei, La notte viene col canto di Mario Luzi.
La mostra “La voce silenziosa delle stelle” è accompagnata da una monografia, curata da Claudio Cerritelli e Gian Pietro Menzani, che attraverso i testi critici di Lucia Stranile Gioia, Victor De Circasia, Alberto Veca e una antologia di riflessioni di Guido Ballo, Gillo Dorfles, Armando Ginesi e Sandro Parmiggiani suggerisce un indirizzo di lettura dell’opera pittorica dell’artista.
26
marzo 2005
Walter Valentini – La voce silenziosa delle stelle
Dal 26 marzo al 16 giugno 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO DORIA – COMUNE
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Loano, Piazza Italia, 2, (Savona)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 9-13.30; martedì e giovedì 14.30-17.30; sabato e domenica 10.30-12.30 e 16-19
Autore
Curatore