VALENTINI sulla carta
Le opere esposte testimoniano gli ultimi vent’anni della ricerca artistica di Valentini, realizzate con quell’affascinante materia che è la carta, la carta fatta a mano.

Walter Valentini nasce a Pergola (Pesaro-Urbino) nel 1928; approda a Milano nel 1955, avviando l’attività espositiva nei primi anni settanta. Esponente di spicco dell’astrattismo lirico italiano ed europeo, Valentini si distingue per l’assoluta originalità con cui tratta il suo più grande tema: il tempo e tutti i significati ad esso correlati.
Più che di premi e di prestigiosi inviti che hanno sin qui coronato la sua grande carriera, vale la pena di soffermarsi sull’opinione che, della sua arte, ha espresso Sebastiano Grasso in un articolo sul Corriere della Sera:
“... e allora questo artista-muratore-imbianchino - che alle spalle ha una cultura rinascimentale, innamorato della Divina proportione di Luca Pacioli e della Prospectiva pingendi di Piero della Francesca - comincia a dar forma a un universo poetico che diventerà il suo leit-motiv per oltre mezzo secolo e che si concretizzerà in un linguaggio pittorico originale nel quale, come ha scritto, a suo tempo, Guido Ballo, "i richiami surrealisti tendono ad un nuovo costruttivismo carico di suggestioni, tanto da apparire stati d'animo".

Ha detto di sé:
“la mia zona d'immaginazione: un reticolo di linee dove il disegno procede sotto il continuo turbamento dell'immagine reale-mentale. Una convenzione figurativa che diventa illusione, una proposta prospettica che sfugge alla rappresentazione, una figura che fa da esca alla sua realtà e che diventa subito illusione. Un gioco dello spostamento e dell'equivoco che rincorre l'immagine fintando l'identificazione con la sembianza.”

2001 – mostra antologica “sulle tracce dell’infinito” – Palazzo Magnani, Reggio Emilia
2002 – mostra antologica “il cielo di Walter Valentini” – Palazzo ex-Pretura, Sassoferrato (Ancona)
2003 – inaugurazione a Loano (SV) – nell’ambito dell’iniziativa “Loano Fontana d’Arte” – dell’opera “le misura, il cielo”
(fontana scultorea in bronzo – cm 300x190)
2005 – mostra antologica “la voce silenziosa delle stelle” – Palazzo Doria, Loano
2005 – vince il premio “Città di Staffolo” (Ancona)
2005 – vince, con Marc Didou, il 56° premio Michetta “in e out: opere e ambiente nella dimensione glocal”

Ancora più spazio alle idee.

Neo Geo Arte è lo spazio espositivo dell’atelier di comunicazione Neo Geo: poche, meravigliose stanze al pianterreno di Palazzo Jacini, in via del Lauro, a cavallo fra la Milano da bere e quella del cuore.
Il progetto di Stefano Sandrelli e Teresa Lavezzari, soci nella vita prima che negli affari, è quello di mantenere una finestra aperta sui più autorevoli Maestri italiani e quindi, contemporaneamente, dare spazio e voce agli emergenti, ai giovani artisti; Neo Geo Arte nasce proprio nella speranza di reinterpretare, ai tempi di internet, quello spirito che fu proprio di altri, splendidi periodi.
Lo spazio espositivo è parte della vita dell’atelier, che continua tutto attorno ed al suo interno: le opere non saranno quindi solamente esposte, ma “vissute” da chi, intorno ad esse, continuerà la sua vita professionale di sempre. Un’atmosfera certo inusuale, ma non per questo meno ricca di attrattiva.

Neo Geo opera nella comunicazione e nel design da molti anni ed annovera, nonostante le dimensioni volutamente “familiari”, clienti e firme certo più e meno noti: da BPM a Braun, da Arval a Vetroelite, da Raci a Monte dei Paschi, da Excelsa a PhotoShow.