Il primo aprile riprende l’attività di Edicola Notte che, dopo l’installazione tagliente di Kounellis e la pittura aggressiva di Yan Pei Ming, ospita una nuova opera realizzata appositamente per lo spazio dall’artista cinese Wang Du. L’artista torna in Italia, dopo la mostra a Villa Medici del 2002 curata da Jerome Sans, con un progetto speciale da dedicare alla città.

Wang Du si è fatto conoscere a livello internazionale durante la Biennale di Venezia del 1999 in cui ha realizzato un’installazione « Marché aux puces », una sfilata delle personalità del mondo mediatico del momento come Monica Lewinsky e Yasser Arafat. Un’altra sfilata è stata presentata a New York nel 2000 presso lo spazio Deitch Projects. Nel 2004 Wang Du è stato protagonista invece di una “Parade”itinerante con una serie di mostre in quattro città diverse della Francia, da Toulouse a Rennes, da Lyon a Parigi nel Palais de Tokyo, in cui sfilavano in resina e carta le notizie-sculture sulla guerra riprese dai giornali cinesi. A maggio l’artista avrà una personale al Baltic in Inghilterra.

L’artista cinese, francese di adozione, lavora con diversi materiali sul tema dell’informazione e dei media.
Le foto o le immagini dei media che mostrano gli episodi di guerra, gli avvenimenti di politica internazionale e le personalità del mondo dello spettacolo si materializzano attraverso l’opera di Wang Du, utilizzando i materiali più diversi, principalmente la carta e la resina. Le immagini fotografiche bidimensionali della stampa si trasformano in sculture gigantesche e divengono protagoniste di una realtà nuova che mette in evidenza la forza e l’invadenza dell’informazione nella nostra vita reale. L’universo di Wang Du crea una realtà fatta di notizia, le cui immagini, riprese dai giornali, dalla TV e anche dalla rete internet, quotidianamente ci assalgono e occupano la nostra vita quasi sovrapponendosi.

Dice Wang Du: “io non giudico, non denuncio. Io mostro nella mia maniera”. Nella sua maniera Wang Du presenterà un ritratto di Roma.