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Wildlife Photographer of The Year 53
Torna a Milano il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, con la speciale edizione sulla salvaguardia del pianeta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più
prestigiosa al mondo, torna a Milano nei suggestivi spazi della Fondazione
Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018.
L’evento sempre molto atteso, organizzato dall’Associazione culturale
Radicediunopercento di Roberto Di Leo, presenta le 100 immagini premiate al
concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra e arrivate in
Italia grazie all'esclusiva concessa alla PAS EVENTS di Torino.
In competizione per la 53a edizione, oltre 50.000 scatti realizzati da fotografi
professionisti e non, provenienti da 92 paesi, che sono stati selezionati, alla fine
dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività,
valore artistico e complessità tecnica.
Come di consueto, i visitatori potranno ammirare le foto finaliste e vincitrici delle
16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla
Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Ma soprattutto, in questa
edizione l’attenzione è più che mai rivolta alla salvaguardia del pianeta. I
paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi,
regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale
testimonianza visiva di un ambiente da difendere e preservare.
La scelta del vincitore assoluto è emblematica. Il Wildlife Photographer of the
Year è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un
rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco
Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. La foto Monumento
alla specie, di forte impatto emotivo e di grande profilo artistico, documenta
con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i
loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta
scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva.
Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, il Young Wildlife
Photographer of the Year, è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto
La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a
mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. L’immagine, realizzata nella
foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo,
rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e
l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.
Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è
aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist
Award: Story, con la serie di foto Salvare gli yaki, e in Natura Urbana, con Gatto
all'attacco; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con
Aspettativa, Hugo Wasserman in Natura urbana con Fuori pista e Angiolo
Manetti in Ambienti Terrestri con Pitture nel deserto. La giovanissima Ekaterina
Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto Nella presa dei gabbiani.
L’Associazione culturale Radicediunopercento propone le consuete serate di
approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura, alla
Casa della Cultura. Oltre ai pluripremiati e ormai di casa Marco Colombo e il
finalista in mostra Marco Urso, saranno ospiti: il biologo Emanuele Biggi
(conduttore del programma Geo su Rai 3) e il naturalista Francesco Tomasinelli
con il libro Predatori del Microcosmo; Alessandro Bee, la figlia Ekaterina,
vincitrice under 10 in mostra, ed Emanuela De Donno, presidente della Jane
Goodall Institute Italia, con il libro Wild, incontri e natura (prefazione di Jane
Goodall; la naturalista Roberta Castiglioni con un incontro sul bracconaggio e
crimini ambientali e infine la giornalista Eleonora De Sabata con una serata sul
problema della plastica negli oceani. Tutti gli incontri sono a ingresso libero,
basta acquistare il biglietto di mostra.
Preparatissimo naturalista e già vincitore del Wildlife Photographer of the Year
nel 2011 e 2016, Marco Colombo sarà inoltre a disposizione per visite guidate
alla mostra presso la Fondazione Matalon, ogni venerdì dalle 19.30 (su
prenotazione).
Percorso espositivo
Oltre ai due massimi riconoscimenti The Wildlife Photographer of the Year 2017 e
The Young Wildlife Photographer of the Year 2017, il percorso espositivo illustra
tutte le immagini vincitrici e finaliste divise in categorie: Ritratti di animali, Uccelli,
Invertebrati, Anfibi e Rettili, Mammiferi, Bianco e nero, Fauna selvatica urbana,
Ambienti terrestri, Animali nel loro ambiente, Piante e Funghi, Sott’acqua.
Altre sezioni importanti sono The Wildlife Photographer Portolio Award, The
Wildlife Photojournalist: Single Image e The Wildlife Photojournalist Award che
portano all’attenzione su questioni complesse quali il cambiamento climatico e
la deforestazione. Storie di dedizione personale alla conservazione della natura
e all’azione ma anche il racconto del terribile impatto che, di proposito o
involontariamente, ha l’uomo sul pianeta.
Infine, la sezione Young Wildlife Photographers è dedicata ai giovani fotografi,
sempre sorprendenti, fino a 10 anni, da 11 a 14 anni e da 15 a 17 anni.
Le didascalie e i testi raccontano sia i requisiti tecnici della fotografia sia la storia
e le emozioni che hanno motivato l'autore nella realizzazione dello scatto,
insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate.
Novità nel percorso di quest’anno è un’apposita sezione dedicata al racconto
degli scatti squalificati dalla giuria nella storia del Wildlife Photographer of the
Year. La serietà del concorso si deve al rispetto assoluto delle regole. Così
nell’edizione 2017 la foto di Marcio Cabral Il razziatore notturno è stata ritirata
perché “altamente probabile” che sia stata creata utilizzando un formichiere
impagliato. Ugualmente nell’edizione 2009 venne escluso lo scatto Il lupo che
salta di José Luis Rodriguez per via dell’inchiesta sul probabile impiego di un
lupo addestrato.
A corredo della mostra, a grande richiesta, torna la possibilità di fare
un’esperienza di “realtà virtuale immersiva”, grazie ad un visore RV di
ultimissima generazione che trasporta i visitatori in affascinanti ambienti
naturalistici.
A disposizione al bookshop il catalogo della mostra con tutte le immagini
premiate, il Wildlife Photographer of the Year Portfolio 27 pubblicato dal Natural
History Museum e redatto da Rosamund Kidman Cox (Lingua inglese; Pagine
160; € 35); oltre al Magazine 2018 WPY Highlights Book – con le immagini scelte
dal pubblico, extra giuria, tra tutte quelle inviate al concorso (€ 12).
Media partner dell’evento si riconferma LIFEGATE.
prestigiosa al mondo, torna a Milano nei suggestivi spazi della Fondazione
Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, dal 5 ottobre al 9 dicembre 2018.
L’evento sempre molto atteso, organizzato dall’Associazione culturale
Radicediunopercento di Roberto Di Leo, presenta le 100 immagini premiate al
concorso di fotografia indetto dal Natural History Museum di Londra e arrivate in
Italia grazie all'esclusiva concessa alla PAS EVENTS di Torino.
In competizione per la 53a edizione, oltre 50.000 scatti realizzati da fotografi
professionisti e non, provenienti da 92 paesi, che sono stati selezionati, alla fine
dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base a creatività,
valore artistico e complessità tecnica.
Come di consueto, i visitatori potranno ammirare le foto finaliste e vincitrici delle
16 categorie del premio che ritraggono l’incredibile biodiversità esistente sulla
Terra, mostrandone i lati più nascosti e misteriosi. Ma soprattutto, in questa
edizione l’attenzione è più che mai rivolta alla salvaguardia del pianeta. I
paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi,
regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale
testimonianza visiva di un ambiente da difendere e preservare.
La scelta del vincitore assoluto è emblematica. Il Wildlife Photographer of the
Year è stato assegnato al fotografo sudafricano Brent Stirton che ha ritratto un
rinoceronte appena colpito e mutilato del suo corno all’interno del Parco
Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. La foto Monumento
alla specie, di forte impatto emotivo e di grande profilo artistico, documenta
con estrema crudeltà il dramma del bracconaggio al rinoceronte per vendere i
loro corni al mercato nero. Stirton ha dichiarato di aver visto almeno altre trenta
scene di questo tipo durante il suo reportage all’interno della riserva.
Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, il Young Wildlife
Photographer of the Year, è andato all’olandese Daniël Nelson che nello scatto
La bella vita è riuscito a immortalare un gorilla felicemente sdraiato e intento a
mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. L’immagine, realizzata nella
foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica del Congo,
rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e
l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.
Cinque gli italiani premiati in questa edizione: Stefano Unterthiner si è
aggiudicato due premi da finalista, nella categoria The Wildlife Photojournalist
Award: Story, con la serie di foto Salvare gli yaki, e in Natura Urbana, con Gatto
all'attacco; sono arrivati finalisti Marco Urso nella categoria Mammiferi con
Aspettativa, Hugo Wasserman in Natura urbana con Fuori pista e Angiolo
Manetti in Ambienti Terrestri con Pitture nel deserto. La giovanissima Ekaterina
Bee ha vinto nella categoria fino a 10 anni con la foto Nella presa dei gabbiani.
L’Associazione culturale Radicediunopercento propone le consuete serate di
approfondimento e presentazione di libri con rinomati fotografi di natura, alla
Casa della Cultura. Oltre ai pluripremiati e ormai di casa Marco Colombo e il
finalista in mostra Marco Urso, saranno ospiti: il biologo Emanuele Biggi
(conduttore del programma Geo su Rai 3) e il naturalista Francesco Tomasinelli
con il libro Predatori del Microcosmo; Alessandro Bee, la figlia Ekaterina,
vincitrice under 10 in mostra, ed Emanuela De Donno, presidente della Jane
Goodall Institute Italia, con il libro Wild, incontri e natura (prefazione di Jane
Goodall; la naturalista Roberta Castiglioni con un incontro sul bracconaggio e
crimini ambientali e infine la giornalista Eleonora De Sabata con una serata sul
problema della plastica negli oceani. Tutti gli incontri sono a ingresso libero,
basta acquistare il biglietto di mostra.
Preparatissimo naturalista e già vincitore del Wildlife Photographer of the Year
nel 2011 e 2016, Marco Colombo sarà inoltre a disposizione per visite guidate
alla mostra presso la Fondazione Matalon, ogni venerdì dalle 19.30 (su
prenotazione).
Percorso espositivo
Oltre ai due massimi riconoscimenti The Wildlife Photographer of the Year 2017 e
The Young Wildlife Photographer of the Year 2017, il percorso espositivo illustra
tutte le immagini vincitrici e finaliste divise in categorie: Ritratti di animali, Uccelli,
Invertebrati, Anfibi e Rettili, Mammiferi, Bianco e nero, Fauna selvatica urbana,
Ambienti terrestri, Animali nel loro ambiente, Piante e Funghi, Sott’acqua.
Altre sezioni importanti sono The Wildlife Photographer Portolio Award, The
Wildlife Photojournalist: Single Image e The Wildlife Photojournalist Award che
portano all’attenzione su questioni complesse quali il cambiamento climatico e
la deforestazione. Storie di dedizione personale alla conservazione della natura
e all’azione ma anche il racconto del terribile impatto che, di proposito o
involontariamente, ha l’uomo sul pianeta.
Infine, la sezione Young Wildlife Photographers è dedicata ai giovani fotografi,
sempre sorprendenti, fino a 10 anni, da 11 a 14 anni e da 15 a 17 anni.
Le didascalie e i testi raccontano sia i requisiti tecnici della fotografia sia la storia
e le emozioni che hanno motivato l'autore nella realizzazione dello scatto,
insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate.
Novità nel percorso di quest’anno è un’apposita sezione dedicata al racconto
degli scatti squalificati dalla giuria nella storia del Wildlife Photographer of the
Year. La serietà del concorso si deve al rispetto assoluto delle regole. Così
nell’edizione 2017 la foto di Marcio Cabral Il razziatore notturno è stata ritirata
perché “altamente probabile” che sia stata creata utilizzando un formichiere
impagliato. Ugualmente nell’edizione 2009 venne escluso lo scatto Il lupo che
salta di José Luis Rodriguez per via dell’inchiesta sul probabile impiego di un
lupo addestrato.
A corredo della mostra, a grande richiesta, torna la possibilità di fare
un’esperienza di “realtà virtuale immersiva”, grazie ad un visore RV di
ultimissima generazione che trasporta i visitatori in affascinanti ambienti
naturalistici.
A disposizione al bookshop il catalogo della mostra con tutte le immagini
premiate, il Wildlife Photographer of the Year Portfolio 27 pubblicato dal Natural
History Museum e redatto da Rosamund Kidman Cox (Lingua inglese; Pagine
160; € 35); oltre al Magazine 2018 WPY Highlights Book – con le immagini scelte
dal pubblico, extra giuria, tra tutte quelle inviate al concorso (€ 12).
Media partner dell’evento si riconferma LIFEGATE.
04
ottobre 2018
Wildlife Photographer of The Year 53
Dal 04 ottobre al 09 dicembre 2018
fotografia
Location
FONDAZIONE LUCIANA MATALON
Milano, Foro Buonaparte, 67, (Milano)
Milano, Foro Buonaparte, 67, (Milano)
Biglietti
Intero € 9 / Ridotto € 7 (bambini 6 -12 anni, Over 65) + Tessera associativa € 1
Gratuito bambini 0-5 anni
Promozione family friendly > con 2 genitori (o adulti) paganti, gratuità per 2 bambini (6-12 anni) da loro accompagnati
Orario di apertura
Tutti i giorni e festivi h 10 - 19 / Venerdì h 10 - 22 / Chiuso Lunedì
Chiusura biglietteria 30 minuti prima
Vernissage
4 Ottobre 2018, su invito
Sito web
www.radicediunopercento.it
Ufficio stampa
ALESSANDRA ZANCHI