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Wolfgang Shadow – Visitatori
Comunicato stampa
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Ballatella dei palloncini ciabattoni
Quelli che cominciarono a venire a Orta da pellegrini, per salire al
Sacro Monte a indulgenziarsi. Quelli che, come Nietzsche, ci vennero
seguendo l'idea di bellezza del grand tour . Quelli che, al pari dei
coniugi Gibella raccontati da Achille Cagna, approdarono su questo
lago per la moda di ciabattare alla bell'aria.
Voci profonde del passato, che chiedevano:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Quelli che vengono a celebrare un matrimonio chic e si lamentano che
gli acciottolati di Orta sono scomodi per i tacchi a spillo delle
invitate. Quelli che non visitano il Sacro Monte perché dieci minuti
di salita sono troppi. Quelli che ma qui non c'è neppure un
ipermercato . Quelli che comprano come ricordo di Orta un portachiavi
made in Taiwan. Quelli che, dopo un sommario resoconto panoramico,
concludono con un trionfale: Emm mangiàa un salame...!
Voci leggere da palloncino, che chiedono:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Quelli che di Orta conoscono solo le domeniche estive di gelati e
tranci
di pizza. Quelli che mai hanno conosciuto le barche tirate a riva
sotto
la neve o il brivido dei draghi che stanno acquattati nell'acqua nera
dall'epoca di San Giulio. Quelli che mai si sono affacciati a una
delle
nostre finestre un lunedì di primavera, quando le camelie esplodono.
Quelli che non sanno i pomeriggi di novembre nei caffè della piazza,
dove si respira l'aria della provincia di una volta, con Soldati,
Ragazzoni, una camera quieta con un pianoforte in attesa di una mano
gentile...
Forse voci future che chiederanno:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Laura Pariani
Quelli che cominciarono a venire a Orta da pellegrini, per salire al
Sacro Monte a indulgenziarsi. Quelli che, come Nietzsche, ci vennero
seguendo l'idea di bellezza del grand tour . Quelli che, al pari dei
coniugi Gibella raccontati da Achille Cagna, approdarono su questo
lago per la moda di ciabattare alla bell'aria.
Voci profonde del passato, che chiedevano:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Quelli che vengono a celebrare un matrimonio chic e si lamentano che
gli acciottolati di Orta sono scomodi per i tacchi a spillo delle
invitate. Quelli che non visitano il Sacro Monte perché dieci minuti
di salita sono troppi. Quelli che ma qui non c'è neppure un
ipermercato . Quelli che comprano come ricordo di Orta un portachiavi
made in Taiwan. Quelli che, dopo un sommario resoconto panoramico,
concludono con un trionfale: Emm mangiàa un salame...!
Voci leggere da palloncino, che chiedono:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Quelli che di Orta conoscono solo le domeniche estive di gelati e
tranci
di pizza. Quelli che mai hanno conosciuto le barche tirate a riva
sotto
la neve o il brivido dei draghi che stanno acquattati nell'acqua nera
dall'epoca di San Giulio. Quelli che mai si sono affacciati a una
delle
nostre finestre un lunedì di primavera, quando le camelie esplodono.
Quelli che non sanno i pomeriggi di novembre nei caffè della piazza,
dove si respira l'aria della provincia di una volta, con Soldati,
Ragazzoni, una camera quieta con un pianoforte in attesa di una mano
gentile...
Forse voci future che chiederanno:
Ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?
Laura Pariani
12
settembre 2008
Wolfgang Shadow – Visitatori
Dal 12 settembre al 10 ottobre 2008
fotografia
Location
ILBOX MOTORE PER L’ARTE – F:22 PHOTOGALLERY
Orta San Giulio, Via Olina, 22, (Novara)
Orta San Giulio, Via Olina, 22, (Novara)
Vernissage
12 Settembre 2008, ore 18 Saranno presenti l’autore e Laura Pariani
Autore