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XILOGENESI
XILOGENESI – Un progetto scientifico, culturale e artistico, di valorizzazione e comunicazione, per la Xiloteca di Eugenio Trevisan.
Comunicato stampa
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Una rete territoriale e della ricerca avviata grazie alla collaborazione tra Tesaf, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova, Centro Studi per l’Ambiente Alpino Lucio Susmel di San Vito di Cadore, CAM Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova e Dolomiti Contemporanee.
Con oltre 40 artisti coinvolti e tre mostre tra giugno 2025 e gennaio 2026: a Borca e Perarolo di Cadore e al Museo botanico dell’Orto Botanico di Padova.
Il progetto Xilogenesi costituisce un’opportunità esemplare di valorizzazione per la straordinaria Xiloteca di Eugenio Trevisan, una biblioteca di botanica forestale conservata dal TESAF, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino Lucio Susmel di San Vito di Cadore.
Xilogenesi cura, valorizza e rinnova questa collezione unica di libri in legno, realizzata con perizia eccezionale attorno alla metà del XIX secolo da Eugenio Trevisan, connettendo aspetti di studio e ricerca scientifica ed ecologica, rinnovazione culturale e artistica, valorizzazione e comunicazione, costruendo un programma interdisciplinare.
La rete eterogenea che sviluppa il progetto, e che si amplia di continuo, secondo un principio di biodiversità culturale, oltre al TESAF include al momento il CAM, Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova, Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, i Comuni di Borca di Cadore, San Vito di Cadore, Perarolo di Cadore, e il Museo botanico dell’Orto Botanico di Padova.
Il progetto Xilogenesi è stato attivato grazie al Bando Borghi del MiC, incentrato su “rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale e rurale…” e sull’”attrattività dei borghi storici”, di cui il Comune di Borca di Cadore è risultato assegnatario nel 2022, con un progetto generale legato ai temi di territorio e rigenerazione, denominato “Rigenerazione a base culturale con Dolomiti Contemporanee”, che si determina anche attraverso la diffusione e partecipazione territoriale. Questo approccio aperto ha consentito l’attivazione di una relazione essenziale tra i Comuni di Borca e San Vito di Cadore, implementata dal TESAF e Dolomiti Contemporanee, attivatori territoriali interconnessi.
La Xiloteca di Eugenio Trevisan.
La Xiloteca di Eugenio Trevisan è una collezione di libri in legno, realizzata nel XIX secolo, proprietà dell’Università degli Studi di Padova.
E’ conservata dal Tesaf, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino Lucio Susmel di San Vito di Cadore.
Questi piccoli, straordinari volumi lignei, realizzati con maestria artigianale e artistica, mostrano e descrivono minutamente ogni specie raccolta in ogni sua parte.
La Xiloteca, nella sua configurazione originale, era costituita da una collezione di cento esemplari lignei, ognuno dedicato ad una specie forestale differente.
Si tratta di piccoli libri lignei, ognuno della misura di 19×12.5×3.5 centimetri.
La costa (dorso), è realizzata con la corteccia dell’albero.
Sulla costa sono riportati il nome in latino e il nome scientifico della specie.
Il libro è un piccolo scrigno a due ante.
Una volta aperto, svela il suo contenuto, magistralmente organizzato attraverso una squisita perizia artigiana.
All’interno, gli alloggiamenti, in piccoli cassetti, ospitano ogni parte della pianta.
[…] Un rametto, a cui si aggiunge anche una sezione trasversale, un semenzale, cioè la piantina piccola, il fiore, la radice, anche in questo caso con una sezione trasversale, un blocchetto di legno per l’utilizzo tecnologico. E poi troviamo dei contenitori: uno contiene i semi, un altro la segatura, il terzo contiene la cenere, che si ottiene dalla combustione, ed è affiancato da un pezzettino di carbone”. Tutte queste parti vengono indicate in un fogliettino conservato al centro di ogni libro, “nel foglio vi è la descrizione delle caratteristiche della specie, per esempio l’abete bianco, albero sempreverde di legno di qualità (Tommaso Anfodillo).
Il progetto Xilogenesi. Rete e programma.
La Xiloteca è conservata dal Tesaf, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, al Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore.
Xilogenesi è un programma di valorizzazione della collezione attraverso l’arte contemporanea e un network culturale e territoriale. La Xiloteca viene restaurata.
Assai rilevante il contributo del CAM, Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova, anch’esso coinvolto nel progetto, nella fase iniziale di studio approfondito e ricerca sulle origini della Xiloteca, come nel lavoro volto alla sua tutela.
La riconsegna dei libri restaurati al Centro Studi per l’Ambiente Alpino è avvenuta a giugno 2025.
Una serie di nuovi libri prende la forma d’opere d’arte. Gli artisti, oltre quaranta, sono stati coinvolti da Dolomiti Contemporanee. Tra giugno 2025 e giugno 2026, si realizzano mostre, presentazioni, edizioni.
Le specie incluse nella collezione originale della Xiloteca.
In origine, la Xiloteca di Eugenio Trevisan comprendeva cento specie forestali. In seguito ad alcune vicissitudini storiche, quarantaquattro esemplari sono andati perduti. Si tratta di piccoli libri lignei, della misura di 19×12.5×3.5 centimetri. Ogni libro è un piccolo scrigno a due ante. La costa (dorso), è realizzata con la corteccia dell’albero. Su di essa sono riportati il nome in latino e il nome scientifico della specie. E’ disponibile la lista completa degli esemplari superstiti.
Il restauro della Xiloteca.
La prima fase di Xilogenesi ha condotto al restauro degli esemplari originali da parte dell’Università degli Studi di Padova. Il programma di restauro conservativo, Ri-legature in legno – Wood-bindings, è stato completato a maggio 2025. I libri sono stati prelevati dalla restauratrice, la dott.ssa Stefania Sartori, e trasferiti in laboratorio per l’esecuzione del trattamento anossico e degli altri interventi. La riconsegna dei libri al Centro Studi Ambiente Alpino è avvenuta a giugno 2025.
L’arte contemporanea: aggiornamento creativo della collezione.
La collezione, oltre a venire restaurata, si aggiorna: per questo il progetto s’intitola Xilogenesi.
Patrimonio della storia, essa si proietta e radica nel futuro.
Una serie di nuovi libri, nella forma di opere d’arte, vengono realizzati da alcuni artisti selezionati da Dolomiti Contemporanee.
I primi artisti coinvolti sono: David Casini, Kristian Sturi, Giuseppe Vigolo. Ognuno di loro ha sviluppato un progetto, che ha condotto alla realizzazione di un’opera d’arte. Si tratta di tre installazioni, realizzate con materiali differenti, che trovano posto nelle prime tre mostre in programma.
Un quarto progetto viene sviluppato insieme all’artista Ariel Bacchetti. Si tratta di una raccolta di quarantaquattro disegni, in formato A4, ognuno dei quali è stato realizzato da un artista differente. Ogni artista ha selezionato una specie forestale, lavorando poi, a partire da questo specifico soggetto, attraverso la propria libera immaginazione pittorica.
La lista completa degli artisti ad oggi coinvolti in Xilogenesi:
Ariele Bacchetti, Grazia Bacchetti, Mattia Barbieri, Lorenzo Barbasetti di Prun, Francesco Battistello, Giulia Maria Belli, David Casini, Simone Carraro, Jonathan Colombo, Elena De Angeli, Eliane Diur, Greta Fabrizio, Bruno Fantelli, Anna Furlan, Leonardo Furlan, Riccardo Giacomini, Agnese Guido, Sofia Izmailova, Megan Littlewood, Riccardo Lodi, Gabriele Longega, Anna Marzuttini, Marco Mastropieri, Alice Mazzer, Sebastiano Pallavisini, Chiara Peruch, Francesca Pieropan, Beatrice Pistolesi, Italo Pradella, Francesca Rinaldi, Francesco Ronchi, Bianca Francesca Serafin, Giacomo Silva, Alan Silvestri, Martin Schuster Frimiana, Kristian Sturi, Tuorlo, Tommaso Viccaro, Giuseppe Vigolo, Sebastiano Zafonte, Rebecca Zen.
I quarantaquattro disegni vengono presentati all’interno di una custodia lignea, ideata da Italo Pradella, responsabile del Laboratorio di falegnameria del Liceo Artistico di Cortina d’Ampezzo, insieme agli stessi studenti del Liceo. Un’interazione questa legata al tema della formazione didattica, alla quale Dolomiti Contemporanee attribuisce grande importanza, che amplia ulteriormente la rete culturale e territoriale del progetto Xilogenesi.
Le mostre 2025/2026.
Tre esposizioni, che si realizzano tra giugno 2025 e gennaio 2026, raccontano il progetto. Le opere degli artisti vengono allestite insieme ad alcuni materiali fotografici che illustrano la Xiloteca di Eugenio Trevisan. Gli esemplari originali della Xiloteca invece, per esigenze legate alla loro conservazione, rimangono custoditi presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore. E’ possibile prenotare una visita al Centro Studi, in date e orari da definirsi via via, e che sono legati alla disponibilità del personale del Centro (per info scrivere a info@dolomiticontemporanee.net).
Le tre mostre si realizzano a Borca di Cadore (Bagagliera ex Stazione ferroviaria, luglio 2025), a Perarolo di Cadore (Serra di Palazzo Lazzaris, agosto 2025), e presso il Museo Botanico dell’Orto Botanico di Padova (settembre 2024/gennaio 2025).
INFO:
www.xilogenesi.net
www.dolomiticontemporanee.net
www.progettoborca.net
info@xilogenesi.net – press@xilogenesi.net
info@dolomiticontemporanee.net – press@dolomiticontemporanee.net
Con oltre 40 artisti coinvolti e tre mostre tra giugno 2025 e gennaio 2026: a Borca e Perarolo di Cadore e al Museo botanico dell’Orto Botanico di Padova.
Il progetto Xilogenesi costituisce un’opportunità esemplare di valorizzazione per la straordinaria Xiloteca di Eugenio Trevisan, una biblioteca di botanica forestale conservata dal TESAF, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università degli Studi di Padova presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino Lucio Susmel di San Vito di Cadore.
Xilogenesi cura, valorizza e rinnova questa collezione unica di libri in legno, realizzata con perizia eccezionale attorno alla metà del XIX secolo da Eugenio Trevisan, connettendo aspetti di studio e ricerca scientifica ed ecologica, rinnovazione culturale e artistica, valorizzazione e comunicazione, costruendo un programma interdisciplinare.
La rete eterogenea che sviluppa il progetto, e che si amplia di continuo, secondo un principio di biodiversità culturale, oltre al TESAF include al momento il CAM, Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova, Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, i Comuni di Borca di Cadore, San Vito di Cadore, Perarolo di Cadore, e il Museo botanico dell’Orto Botanico di Padova.
Il progetto Xilogenesi è stato attivato grazie al Bando Borghi del MiC, incentrato su “rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale e rurale…” e sull’”attrattività dei borghi storici”, di cui il Comune di Borca di Cadore è risultato assegnatario nel 2022, con un progetto generale legato ai temi di territorio e rigenerazione, denominato “Rigenerazione a base culturale con Dolomiti Contemporanee”, che si determina anche attraverso la diffusione e partecipazione territoriale. Questo approccio aperto ha consentito l’attivazione di una relazione essenziale tra i Comuni di Borca e San Vito di Cadore, implementata dal TESAF e Dolomiti Contemporanee, attivatori territoriali interconnessi.
La Xiloteca di Eugenio Trevisan.
La Xiloteca di Eugenio Trevisan è una collezione di libri in legno, realizzata nel XIX secolo, proprietà dell’Università degli Studi di Padova.
E’ conservata dal Tesaf, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino Lucio Susmel di San Vito di Cadore.
Questi piccoli, straordinari volumi lignei, realizzati con maestria artigianale e artistica, mostrano e descrivono minutamente ogni specie raccolta in ogni sua parte.
La Xiloteca, nella sua configurazione originale, era costituita da una collezione di cento esemplari lignei, ognuno dedicato ad una specie forestale differente.
Si tratta di piccoli libri lignei, ognuno della misura di 19×12.5×3.5 centimetri.
La costa (dorso), è realizzata con la corteccia dell’albero.
Sulla costa sono riportati il nome in latino e il nome scientifico della specie.
Il libro è un piccolo scrigno a due ante.
Una volta aperto, svela il suo contenuto, magistralmente organizzato attraverso una squisita perizia artigiana.
All’interno, gli alloggiamenti, in piccoli cassetti, ospitano ogni parte della pianta.
[…] Un rametto, a cui si aggiunge anche una sezione trasversale, un semenzale, cioè la piantina piccola, il fiore, la radice, anche in questo caso con una sezione trasversale, un blocchetto di legno per l’utilizzo tecnologico. E poi troviamo dei contenitori: uno contiene i semi, un altro la segatura, il terzo contiene la cenere, che si ottiene dalla combustione, ed è affiancato da un pezzettino di carbone”. Tutte queste parti vengono indicate in un fogliettino conservato al centro di ogni libro, “nel foglio vi è la descrizione delle caratteristiche della specie, per esempio l’abete bianco, albero sempreverde di legno di qualità (Tommaso Anfodillo).
Il progetto Xilogenesi. Rete e programma.
La Xiloteca è conservata dal Tesaf, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, al Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore.
Xilogenesi è un programma di valorizzazione della collezione attraverso l’arte contemporanea e un network culturale e territoriale. La Xiloteca viene restaurata.
Assai rilevante il contributo del CAM, Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova, anch’esso coinvolto nel progetto, nella fase iniziale di studio approfondito e ricerca sulle origini della Xiloteca, come nel lavoro volto alla sua tutela.
La riconsegna dei libri restaurati al Centro Studi per l’Ambiente Alpino è avvenuta a giugno 2025.
Una serie di nuovi libri prende la forma d’opere d’arte. Gli artisti, oltre quaranta, sono stati coinvolti da Dolomiti Contemporanee. Tra giugno 2025 e giugno 2026, si realizzano mostre, presentazioni, edizioni.
Le specie incluse nella collezione originale della Xiloteca.
In origine, la Xiloteca di Eugenio Trevisan comprendeva cento specie forestali. In seguito ad alcune vicissitudini storiche, quarantaquattro esemplari sono andati perduti. Si tratta di piccoli libri lignei, della misura di 19×12.5×3.5 centimetri. Ogni libro è un piccolo scrigno a due ante. La costa (dorso), è realizzata con la corteccia dell’albero. Su di essa sono riportati il nome in latino e il nome scientifico della specie. E’ disponibile la lista completa degli esemplari superstiti.
Il restauro della Xiloteca.
La prima fase di Xilogenesi ha condotto al restauro degli esemplari originali da parte dell’Università degli Studi di Padova. Il programma di restauro conservativo, Ri-legature in legno – Wood-bindings, è stato completato a maggio 2025. I libri sono stati prelevati dalla restauratrice, la dott.ssa Stefania Sartori, e trasferiti in laboratorio per l’esecuzione del trattamento anossico e degli altri interventi. La riconsegna dei libri al Centro Studi Ambiente Alpino è avvenuta a giugno 2025.
L’arte contemporanea: aggiornamento creativo della collezione.
La collezione, oltre a venire restaurata, si aggiorna: per questo il progetto s’intitola Xilogenesi.
Patrimonio della storia, essa si proietta e radica nel futuro.
Una serie di nuovi libri, nella forma di opere d’arte, vengono realizzati da alcuni artisti selezionati da Dolomiti Contemporanee.
I primi artisti coinvolti sono: David Casini, Kristian Sturi, Giuseppe Vigolo. Ognuno di loro ha sviluppato un progetto, che ha condotto alla realizzazione di un’opera d’arte. Si tratta di tre installazioni, realizzate con materiali differenti, che trovano posto nelle prime tre mostre in programma.
Un quarto progetto viene sviluppato insieme all’artista Ariel Bacchetti. Si tratta di una raccolta di quarantaquattro disegni, in formato A4, ognuno dei quali è stato realizzato da un artista differente. Ogni artista ha selezionato una specie forestale, lavorando poi, a partire da questo specifico soggetto, attraverso la propria libera immaginazione pittorica.
La lista completa degli artisti ad oggi coinvolti in Xilogenesi:
Ariele Bacchetti, Grazia Bacchetti, Mattia Barbieri, Lorenzo Barbasetti di Prun, Francesco Battistello, Giulia Maria Belli, David Casini, Simone Carraro, Jonathan Colombo, Elena De Angeli, Eliane Diur, Greta Fabrizio, Bruno Fantelli, Anna Furlan, Leonardo Furlan, Riccardo Giacomini, Agnese Guido, Sofia Izmailova, Megan Littlewood, Riccardo Lodi, Gabriele Longega, Anna Marzuttini, Marco Mastropieri, Alice Mazzer, Sebastiano Pallavisini, Chiara Peruch, Francesca Pieropan, Beatrice Pistolesi, Italo Pradella, Francesca Rinaldi, Francesco Ronchi, Bianca Francesca Serafin, Giacomo Silva, Alan Silvestri, Martin Schuster Frimiana, Kristian Sturi, Tuorlo, Tommaso Viccaro, Giuseppe Vigolo, Sebastiano Zafonte, Rebecca Zen.
I quarantaquattro disegni vengono presentati all’interno di una custodia lignea, ideata da Italo Pradella, responsabile del Laboratorio di falegnameria del Liceo Artistico di Cortina d’Ampezzo, insieme agli stessi studenti del Liceo. Un’interazione questa legata al tema della formazione didattica, alla quale Dolomiti Contemporanee attribuisce grande importanza, che amplia ulteriormente la rete culturale e territoriale del progetto Xilogenesi.
Le mostre 2025/2026.
Tre esposizioni, che si realizzano tra giugno 2025 e gennaio 2026, raccontano il progetto. Le opere degli artisti vengono allestite insieme ad alcuni materiali fotografici che illustrano la Xiloteca di Eugenio Trevisan. Gli esemplari originali della Xiloteca invece, per esigenze legate alla loro conservazione, rimangono custoditi presso il Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore. E’ possibile prenotare una visita al Centro Studi, in date e orari da definirsi via via, e che sono legati alla disponibilità del personale del Centro (per info scrivere a info@dolomiticontemporanee.net).
Le tre mostre si realizzano a Borca di Cadore (Bagagliera ex Stazione ferroviaria, luglio 2025), a Perarolo di Cadore (Serra di Palazzo Lazzaris, agosto 2025), e presso il Museo Botanico dell’Orto Botanico di Padova (settembre 2024/gennaio 2025).
INFO:
www.xilogenesi.net
www.dolomiticontemporanee.net
www.progettoborca.net
info@xilogenesi.net – press@xilogenesi.net
info@dolomiticontemporanee.net – press@dolomiticontemporanee.net
14
giugno 2025
XILOGENESI
Dal 14 al 30 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Ex Stazione ferroviaria di Borca
Pieve di Cadore, Lunga Via delle Dolomiti, 20, (BL)
Pieve di Cadore, Lunga Via delle Dolomiti, 20, (BL)
Orario di apertura
da venerdì a domenica: 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Vernissage
14 Giugno 2025, ore 18.00
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