Il mio lavoro consiste in un profondo messaggio di affetto per la mia patria attraverso pittura e performance, ma adombra anche una certa preoccupazione per il futuro. Ciò deriva dal fatto che abbiamo visto e a volte studiato il passato: forse per questo credevo di avere imparato qualcosa in più dalla vita.
Questa volta ho creato diversi “landscapes”: sono paesaggi geografici e antropologici nei quali metto in gioco il mio sguardo e la mia sensibilità. Per esempio, nei quartieri per i giovani come Shibuya, Harajuku e Akihabara, ho visto migliaia di persone che si incontrano, si innamorano, si odiano, si guardano, si uniscono, litigano, in un incrocio di sentimenti quasi a 360°. Una specie di ragnatela.
Ultimamente sono molto curiosa di ascoltare storie. Storie che oscillano tra passato e presente , storie vere e false, storie nere e storie blu.
Ora vi racconterò una storia tra pubblico e privato sui bambini e sugli adulti. Vi mostrerò poi i tesori che ho raccolto dal mio passato fino ad oggi.
“Tokyo Stories” non riguarda solo Tokyo, poiché viaggiando per tanti posti ho conosciuto tanta gente che mi ha raccontato storie tristi, allegre, malinconiche, commoventi o inquietanti. Io vedo tutte queste storie dentro il “landscape – Tokyo Stories”, dove ci sono tante esperienze, tante lacrime, tante emozioni. Pensiamo, immaginiamo e sentiamo con tutto il nostro cuore.