Forti suggestioni contemporanee dall'artista cubano Yuniel Delgado, alla sua prima personale a Roma: presenta un ciclo di opere dimensioni macroscopiche realizzate appositamente per gli spazi della Tibaldi Arte Contemporanea.
Sulle pareti della galleria, a tutta altezza, Delgado propone la sua versione personale del michelangiolesco Giudizio Universale.
Utilizzando gli strumenti della sua personale tecnica, sospesa tra pittura e opera grafica e fatta di istinto e grande capacità di gestione del segno, realizza una composizione altamente simbolica e drammatica, capace di emozionare e stupire.
L'esposizione, a cura di Roberto Liotti e Roberto Tibaldi, propone una visione, laica e mistica nello stesso tempo, di un artista che sottopone corpi umani e figure naturali ad un immane sforzo di sopravvivenza e sensualità.
Delgado con l'uso del monocromatico, è in grado di amplificare la potenza scultorea e immaginifica della rappresentazione e, nel contempo, la avvicina alle tecniche contemporanee della grafica e della fotografia.
La sensibilità per cogliere l’essenza oscura e dolorosa delle esperienze di vita segnala la lezione dei maestri dell’espressionismo, mentre il significato politico dei suoi lavori, così come la scelta del grande formato, lo rendono prosecutore di una tradizione cosmopolita che attraversa Guernica passando per i grandi murales di Diego Rivera. L’uso di elementi apparentemente estranei alla composizione quali scritte, numeri e quant’altro, riflette la materia simbolica e magica della grande tradizione pittorica latinoamericana. Roberto Liotti.