Tanti piccoli quadri (tempera acrilica e collage, stessa dimensione e stesso formato - cm. 35 x 35) da cui tanti occhi, rigorosamente femminili, ti guardano e guardano il mondo.
Occhi di donna – belli, intensi – si affacciano dallo sfondo colorato, a volte solare e gioioso a volte cupo e drammatico: sguardi che inquietano, messaggi carichi di non detto…
Ecco gli sguardi dell’altra metà del cielo, con il loro carico di mistero, sofferenza, frustrazione: Zaza li interroga, si apre a comprenderli e desidera dar loro una vita autonoma, renderli protagonisti almeno sulla scena della rappresentazione simbolica, dando loro la possibilità di esprimersi, colloquiare, raggrupparsi.
Una piccola serie di opere che è un punto di arrivo formale, la sintesi raggiunta delle due storiche direttrici linguistiche percorse parallelamente da questa autrice sempreverde: quella della pittura e quella del collage.
Sintesi da lei attinta non a caso all’insegna di quel mondo femminile ricchissimo da lei partecipato senza sussiego ma con affetto, simpateticamente.