Giunto alla sua seconda edizione, lo Spazio Arte Photosophia presenta quest’anno due importanti fotografi formatisi nel crogiuolo della vita artistica e culturale di Roma: Zeno Tentella, originario del fermano, e Francesca Vitale, veneziana di nascita, ma anche lei romana di adozione. Ad accomunare i due artisti sono la chiarezza, l’essenzialità e la forza concentrata dell’immagine, l’impeccabilità/implacabilità del gioco luci-ombre, in un bianco e nero perfetto nella sua perentoria lucidità.
L’universo visivo e intellettuale di Zeno Tentella - autore tra l’altro di studi filosofici e scritti critici, con un passato importante di critico di fotografia - ruota intorno a una ricerca formale di estrema raffinatezza, che non è mai fine a se stessa, ma sa farsi memoria delle cose e del mondo come testimonia un prezioso repertorio di immagini icastiche e perfette, come quelle che presenta in questa mostra, ispirate ai Frammenti di Eraclito.
Francesca Vitale è anche apprezzata poetessa, nonché curatrice di mostre e di programmi culturali (ha insegnato fotografia nei licei e cura in RAI rubriche sull’argomento). Il suo mondo si concentra in una dimensione esistenziale di ricerca, sofferta e autentica, sul filo della memoria, che nelle splendide immagini che presenta in mostra è stimolata dalla sua città natale: l’artista riscopre Venezia sulle tracce dei Poeti che ne hanno assorbito l’atmosfera e poi vi hanno lasciato come un segno archetipico, indelebile, come Brodskij, ritrovato nel cimitero dell’isola di S. Michele.