Questa mostra esplora il rapporto tra il disegno e l'architettura in una collezione di opere in diversi formati. Mentre il disegno si occupa dell'architettura e dei suoi spazi, lui anche occupa uno spazio, una sua propria architettura.

L'interesse per questa relazione è nato dalla necessità di produrre opere portabile durante diversi viaggi nell'ultimo decennio, portando all'appropriazione di supporti diversi che potevano essere trasportati, piegati, giustapposti, stampati e anche scartati.

Molte delle opere in mostra documentano l'osservazione dei paesaggi urbani e architettonici e l'uso di taccuini ed oggetti raccolti lungo i viaggi. Alcuni di esse sono state rielaborate in studio ed altre sono state prodotte appositamente per la galleria, dalla scala intima dello sketchbook all'occupazione dello spazio espositivo.

Un disegno può essere ed esprimere molte cose: un'immagine realista, una prospettiva barocca, un'impressione visiva, un gesto, un esperimento. Allo stesso modo, la superficie che lo contiene può essere più del piano della carta e darle nuovi significati. Più che lavori finiti, questa mostra indaga l'atto di disegnare.