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Zoè Gruni – Le Americhe
La galleria Il Ponte prosegue la stagione espositiva con la mostra dedicata alla giovane artista Zoè Gruni, della quale vengono presentati il progetto Boitatà, nello specifico di una scultura da indossare, alcuni disegni ed il video La Merica del 2012 – 2013.
Comunicato stampa
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La galleria Il Ponte prosegue la stagione espositiva con la mostra dedicata alla giovane artista Zoè Gruni, della quale vengono presentati il progetto Boitatà, nello specifico di una scultura da indossare, alcuni disegni ed il video La Merica del 2012 – 2013.
Il video “La Merica” nasce nel 2012 a Rio de Janeiro. Le immagini sono state realizzate presso il Parque Lage, un ritaglio di foresta in pieno centro della città. Il sonoro consiste nella canzone “Italia bella mostrati gentile” dell’ etnomusicologa e cantante toscana Caterina Bueno. Il testo della canzone (concepito nel 1896 da autore sconosciuto durante la grande ondata migratoria di italiani in Brasile) è riportato nel video con traduzione italiano-portoghese. Riprese e montaggio sono stati realizzati attraverso la collaborazione con l’operatrice video Lyana Peck.
La scultura del Boitatà, leggendario serpente di fuoco del Brasile, é fatta di camere d'aria di bicicletta cucite dall'artista stessa, e la gomma viene estratta nella zona Amazzonica a cui la creatura appartiene.
Il lavoro dell'artista esplora il fenomeno del terrore, la sensazione disorientante di un individuo nella società di oggi che corre contro la solitudine esistenziale e la difficoltà di rapportarsi con una realtà che é sempre più appiattita dai riti e di una dimensione collettiva legata alla memoria.
“Da qualche anno sono diventata nomade e ogni giorno mi trovo a lottare con il senso di perdita e di sconforto di essere immigrato. Dopo aver vissuto in California mi sono trasferita in Brasile e ho capito che l’unico modo per esorcizzare questo personale disagio sarebbe stato attraverso il mio lavoro perciò ho iniziato a pensare un progetto legato alla condizione di nomadismo; più in particolare una riflessione sui concetti di migrazione, identità, interazione fra culture. Sto cercando di mescolare nel mio lavoro vari elementi culturali legati alla memoria collettiva; di creare connessioni fra simboli locali e globali, appartenenti al presente e al passato, presenti nell’ identità culturale. Partendo dalla mia personale esperienza di migrante vorrei affrontare la condizione globale attraverso una riflessione sull’ universale paura del “diverso”.
Il video “La Merica” nasce nel 2012 a Rio de Janeiro. Le immagini sono state realizzate presso il Parque Lage, un ritaglio di foresta in pieno centro della città. Il sonoro consiste nella canzone “Italia bella mostrati gentile” dell’ etnomusicologa e cantante toscana Caterina Bueno. Il testo della canzone (concepito nel 1896 da autore sconosciuto durante la grande ondata migratoria di italiani in Brasile) è riportato nel video con traduzione italiano-portoghese. Riprese e montaggio sono stati realizzati attraverso la collaborazione con l’operatrice video Lyana Peck.
La scultura del Boitatà, leggendario serpente di fuoco del Brasile, é fatta di camere d'aria di bicicletta cucite dall'artista stessa, e la gomma viene estratta nella zona Amazzonica a cui la creatura appartiene.
Il lavoro dell'artista esplora il fenomeno del terrore, la sensazione disorientante di un individuo nella società di oggi che corre contro la solitudine esistenziale e la difficoltà di rapportarsi con una realtà che é sempre più appiattita dai riti e di una dimensione collettiva legata alla memoria.
“Da qualche anno sono diventata nomade e ogni giorno mi trovo a lottare con il senso di perdita e di sconforto di essere immigrato. Dopo aver vissuto in California mi sono trasferita in Brasile e ho capito che l’unico modo per esorcizzare questo personale disagio sarebbe stato attraverso il mio lavoro perciò ho iniziato a pensare un progetto legato alla condizione di nomadismo; più in particolare una riflessione sui concetti di migrazione, identità, interazione fra culture. Sto cercando di mescolare nel mio lavoro vari elementi culturali legati alla memoria collettiva; di creare connessioni fra simboli locali e globali, appartenenti al presente e al passato, presenti nell’ identità culturale. Partendo dalla mia personale esperienza di migrante vorrei affrontare la condizione globale attraverso una riflessione sull’ universale paura del “diverso”.
07
febbraio 2014
Zoè Gruni – Le Americhe
Dal 07 febbraio al 18 aprile 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL PONTE
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15.30-19.00
Vernissage
7 Febbraio 2014, ore 18.30-21.00
Autore