28 novembre 2005

exiwebart_project Under Scan

 
E’ la più grande installazione interattiva mai realizzata. In Inghilterra apre l’undicesima, spettacolare opera di Rafael Lozano-Hemmer, artista da anni impegnato in una ricerca ad ampio raggio sull’architettura relazionale. 2000 metri quadri di spazio urbano, decine di proiettori e computer collegati via wireless. E la città si anima di miraggi. Che compaiono e scompaiono interagendo con i passanti...

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A Lincoln, in Inghilterra, dal 25 novembre scorso, è visibile una delle più grandi installazioni interattive mai realizzate. Si tratta di Under Scan, firmata dall’artista messico-canadese Rafael Lozano-Hemmer.
I passanti che attraversano l’imponente area della città occupata dall’opera (più di 2000 mq) diventano i protagonisti di una poetica trasfigurazione urbanistica. Sul pavimento, inglobata nella sagoma dell’ombra di ogni persona, compare inaspettatamente la proiezione animata di un altro individuo. Che osserva, comunica e stimola il soggetto ad un’interazione; appena il corpo decide di allontanarsi, anche il miraggio, ricco di implicazioni simboliche, perde interesse e guarda altrove.
La zona è presieduta da un colossale proiettore (il più potente al mondo) e da un sistema di rilevazione che attiva una complicata rete di 14 proiettori connessi via wireless ad alcuni computer. I database contengono più di mille video-ritratti girati dall’artista nella regione dell’East Midlands: ciascuna sequenza rappresenta, liberamente e senza censura, i tratti fisici ed emotivi di un abitante. Ad ogni attivazione -generata dalla presenza dello spettatore- viene automaticamente selezionato un file, proiettato poi all’interno della sagoma riflessa di chi passeggia.
Il progetto si configura come una colossale metafora sulla contemporanea necessità di confronto con le realtà virtuali, secondo un meccanismo in grado di insinuare dubbi sulle modalità di rappresentazione del sé. L’opera è però capace di aprire un’ulteriore riflessione, incentrata sulle nuove concezioni spaziali generate dai nuovi media e dai sistemi di comunicazione. La minacciosa visibilità a cui viene esposto ogni ambiente quotidiano, attuata tramite strumenti di controllo come le telecamere o i sistemi satellitari, rende infatti ambiguo e sfumato il concetto di luogo pubblico.
Rafael Lozano-Hemmer, Under Scan
Rafael Lozano-Hemmer ha inaugurato già da un decennio una personale ricerca incentrata sull’idea di architettura relazionale, portata avanti tramite eventi interattivi –fatti per lo più di luci e proiezioni- integrati all’habitat. Per mezzo di inedite interfacce, queste configurazioni sono soggette a continue mutazioni estetiche e creano dialoghi sempre diversi con le forme circostanti.
Sulla linea delle sperimentazioni novecentesche dedicate al coinvolgimento psicofisico del fruitore, la cui svolta è segnata dall’esperienza di Fluxus, Lozano-Hemmer prosegue così la sua vasta ricognizione, caratterizzata dall’impiego di robotica, informatica, internet, telefoni cellulari e altre strumentazioni di alta tecnologia, di cui progetti come The Trace (1995), Vectorial Elevation (2000) e Body Movies (2001) sono solo alcuni esempi.
Under Scan è stato selezionato tra una novantina di progetti da un’articolata commissione incaricata dall’East Midlands Development Agency, e sarà a Lincoln fino al 4 dicembre. Per spostarsi poi a Leicester, Northampton, Derby e Nottingham, fino al 26 marzo 2006.

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www.underscan.co.uk 
www.lozano-hemmer.com 

alice spadacini

[exibart]

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