15 aprile 2000

WWW.MUSEUM: i musei virtuali

 
Il museo come "contenitore" di opere d'arte e il suo ruolo come istituzione culturale sono questioni che si dibattono già da diversi anni. L'entrata in scena dei cosiddetti "musei virtuali", le cui specificità sono molto particolari e non perfettamente definite, ha riproposto e allargato gli orizzonti del problema. Ma cosa si intende davvero per "museo virtuale"? Il termine è vago e genera di per sé molti fraintendimenti; infatti sotto questa denominazione vengono riuniti progetti spesso totalmente diversi tra loro per fine e realizzazione: i siti ufficiali dei musei, i siti dedicati a singole personalità del mondo artistico, le ricostruzioni virtuali di monumenti perduti o non visitabili e quant'altro

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In Rete troviamo sostanzialmente due tipi di “cybergallerie”: il primo ha origine dall’attività dei grandi musei i quali, attraverso le pagine web, offrono immagini , informazioni e documentazioni relative alle mostre permanenti o temporanee; mentre il secondo tipo è rappresentato da raccolte di opere di varia natura fatte da università, fondazioni o privati, in questo secondo caso si tratta ovviamente di collezioni create ex-novo e non esistenti nella realtà oggettiva.
La maggior parte di questi siti offre riproduzioni di qualità variabile delle opere, accompagnate spesso da brevi schede informative e in genere ingrandibili, talvolta è possibile osservarle seguendo il percorso della visita reale del museo, cioè nell’ordine e nel contesto in cui sono esposte.
Più rari sono i casi in cui è possibile godere di vere e proprie animazioni in 3D realizzate con tecniche di realtà virtuale.
Queste iniziative sono state spesso oggetto di critiche perché accusate di non essere all’altezza dei musei reali e di allontanare il pubblico dal contatto “fisico” con le opere, ma forse la questione andrebbe posta in un modo diverso.
È chiaro che nessun sito web potrà mai sostituire efficacemente la visita reale di musei e gallerie d’arte, ma la possibilità di accedere a un sempre più vasto e documentato patrimonio artistico con relativa semplicità, lungi da creare dei problemi, non può che rendere un servizio all’arte e ai suoi appassionati fruitori. Inoltre i molteplici servizi che questi siti offrono non possono che invogliare alla visita di mostre e musei, ad esempio facilitando la prenotazione e la vendita di biglietti e cataloghi, e informando puntualmente su orari di visita ed esposizioni in corso.
Qualunque sarà il ruolo e la funzione del museo in futuro, sicuramente troverà in Internet un eccezionale mezzo di divulgazione che consentirà di avvicinare più persone possibili al mondo dell’arte e di offrire dei servizi sempre più efficienti.

Si può affermare che la quasi totalità dei grandi musei del mondo è oggi presente in rete con risultati assai diversi, ma in genere discreti. Segnaliamo il sito del Louvre, uno dei più completi ed ottimo esempio di sito museale (http://www.louvre.fr) quella degli Uffizi (http://www.uffizi.firenze.it), ma meritano una visita anche la pagina del Prado (http://Museoprado.mcu.es) quella degli Uffizi (http://www.uffizi.firenze.it), il sito dei Musei Vaticani (http://www.christusrex.org/www1/vaticano/0-Musei.html) , quello del Guggenheim di New York ( http://www.guggenheim.org ) e , per l’arte contemporanea in Italia sicuramente il Castello di Rivoli (http://www.castellodirivoli.torino.it). Ma l’offerta di pagine web di questo tipo è davvero vasta , si tratta solo di trovare quella che corrisponde meglio ai propri interessi.
Utilissimi per la ricerca di opere d’arte a fini di studio o semplicemente di svago sono il CGFA , un ottimi sito, con più di cento artisti, foto piuttosto grandi e schede brevi e precise
(http://sunsite.unc.edu/cgfa/fineart.htm) e il Mark Harden’s Artchive (http://www.artchive.com) ,un archivio eccezionalmente completo di opere di ogni epoca e stile che contiene anche interessanti ricostruzioni di mostre del passato come ad esempio la prima Esposizione impressionista organizzata dello studio del fotografo Nadar nel 1874

Valentina Tanni

[exibart]

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