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Una lunga vita ricca di esperienze, viaggi ed emozioni, quella attraversata da Mohsen Vaziri Moghaddam, padre dell’arte astratta iraniana, nato nel 1924 e scomparso nel 2018. Una vita che, trascorsa tra il suo paese di origine, l’Iran, e la sua patria d’elezione, l’Italia, sarà ricordata mercoledì, 5 dicembre, alle 17, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma, città nella quale soggiornò e studiò dal 1955 al 1958, entrando in contatto con critici come Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli. Il viaggio attraverso l’arte di Vaziri Moghaddam sarà un alternare di emozioni e di ricordi personali, di letture artistiche e di storia del suo percorso. L’evento si inserisce nelle serate italiane della rivista letteraria iraniana Bukhara, ideata e organizzata dalla Fondazione Mohsen Vaziri Moghaddam, Sapienza Università di Roma, Associazione culturale Alefba e The Association for the Study of Persianate Societas. Interverranno Carlo G. Cereti, Helia Hamedani, Toni Maraini, Marco Meneguzzo e Morad Montazemi, con videomessaggi di Ali Dehbashi e Nikzad Nojoum. Nel corso della presentazione, saranno proiettati una intervista di Hamed Yousefi e il video del primo progetto della Fondazione a lui dedicata.
In alto: Mohsen sulle rive della spiaggia di Ostia, Roma, 1960