02 novembre 2018

Facebook censura le foto di Marina Abramovic a Palazzo Strozzi. Parte l’interrogazione

 

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Rubens, sì. Marina Abramović, no. È successo di nuovo e un po’ c’era da aspettarselo, anche dopo l’annuncio ufficiale dell’elaborazione di un nuovo algoritmo in grado di riconoscere e approvare i nudi del grande maestro fiammingo, notizia che ha avuto anche un risvolto politico, con il governo belga – e in particolare il dipartimento del turismo – a salutarla come una grande vittoria. Ma il nuovo sistema non ha funzionato per le fotografie del reenactment delle performance di Abramović, prontamente postate sui social network dai visitatori di “The Cleaner”, la grande mostra a Palazzo Strozzi, e spietatamente oscurate. Considerando la rilevanza dell’esposizione, tale censura ha sollevato un polverone, al punto che Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino in quota Civica Popolare, ha presentato una interrogazione parlamentare. ‹‹È incredibile che Facebook e Instagram stiano censurando le immagini e i video postati da appassionati sulla mostra dell’artista Marina Abramović in corso a Palazzo Strozzi a Firenze solo perché ci sono due corpi nudi, mentre continuano a far passare foto e video di violenza inaudita e vere e proprie campagne di odio fondate spesso su fake news. Il Ministro dei Beni Culturali ha il dovere di farsi sentire contro questi giganti del web perché saranno sì potenti e globali ma in Italia devono rispettare la Costituzione che stabilisce che “l’arte e la scienza sono libere”. Un principio che va sempre rispettato da parte di tutti››, ha annunciato Toccafondi.

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