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La collezione di 200 sculture greche e romane raccolte dal cardinale Giovanni Grimani torna per due anni, dopo averne passati lontano ben 430, nella sua sede originale, Palazzo Grimani, al largo di Campo Santa Maria Formosa. Nel 1587, il cardinale, collezionista appassionato e perspicace, lasciò alla Repubblica di Venezia la maggior parte dei suoi tesori, che vennero esposti nel Museo Archeologico in Piazza San Marco. Tuttavia, l’esposizione del museo sembra non corrispondere appieno alla grandezza della bellezza classica tanto studiata dagli umanisti del Rinascimento, cosicché questo trasferimento sembra rappresentare anche una buona occasione per immaginare un nuovo allestimento. In caso il risultato fosse positivo, si sta discutendo la possibilità di lasciare alcune sculture a Palazzo Grimani, una volta passati i due anni. Il progetto espositivo da 484mila euro è finanziato dall’organizzazione no profit statunitense Venetian Heritage. (Adele Menna)