05 giugno 2019

Museimpresa: c’è il nuovo presidente. L’Assemblea nomina Antonio Calabrò

 

di

Antonio Calabrò è il nuovo presidente dell’associazione Museimpresa, sodalizio che riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane a disposizione della collettività. Lo ha deciso l’Assemblea annuale riunita presso il Museo Piaggio a Pontedera. 
Alla vicepresidenza sono state chiamate Francesca Appiani, del Museo Alessi, e Silvia Nicolis, del Museo Nicolis. Gli ulteriori membri del Direttivo sono: Marco Amato (Museo Lavazza), Giovanni Berera (Museo del Cavallo Giocattolo), Daniela Brignone (Archivio Storico e Museo Birra Peroni), Paolo Cavallo (Galleria Campari), Primo Ferrari (Archivio Storico e Museo Same), Giancarlo Gonizzi (Archivio Storico Barilla), Renzo Iorio (Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo Confindustria), Carolina Lussana (Fondazione Dalmine), Lorenza Luti (Kartell Museo), Marco Montemaggi (Il Paesaggio dell’Eccellenza), Lucia Nardi (Archivio storico Eni) e Ilaria Tronchetti Provera (Fondazione Pirelli). 
Calabrò, classe 1950, è vicepresidente di Assolombarda, direttore della Fondazione Pirelli, Presidente de Il Cittadino e membro dei board di numerose istituzioni e società, tra cui l’Università Milano Bicocca, Nomisma, il Touring Club, l’Orchestra Verdi, il Centro per la cultura d’impresa, UniCredit Lombardia e Fondazione Unipolis. Giornalista e scrittore, ha lavorato a L’Ora, Il Mondo, La Repubblica ed è stato direttore editoriale del gruppo Il Sole24Ore. Calabrò ha inoltre diretto La Lettera finanziaria e l’agenzia di stampa ApCom. 
«Musei e archivi di impresa sono degli straordinari veicoli di sintesi tra storia e innovazione nel nostro Paese, permettono di documentare e raccontare quanto le imprese hanno fatto e continuano a fare per la crescita economica, sociale, civile dell’Italia. Museimpresa, nel segno della cultura politecnica, si impegnerà ancora di più per aggregare nuovi soggetti della cultura d’impresa, incidere sui processi di formazione, salvaguardare la memoria dell’industria italiana, anche di quella piccola e media, e valorizzare le testimonianze d’una straordinaria capacità manifatturiera che ancora oggi è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile», ha commentato in una nota Calabrò. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui