18 agosto 2022

IED: il master in Curatorial Practice, a Firenze

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Il Master in Curatorial Practice di IED per progettare esibizioni ed esperienze culturali innovative con strategia e visione

@ IED

Il Master in Curatorial Practice allo IED Istituto Europeo di Design a Firenze «forma la figura professionale del curatore con solide competenze teoriche e tante esperienze sul campo nella creazione di una mostra o esibizione dalla sua ideazione alla realizzazione». Il corso sarà full time, in presenza e in lingua inglese, sarà coordinato da Daria Filardo, inizierà a novembre 2022 e avrà la durata di un anno. Tra i docenti ci saranno Pietro Gaglianò e Yoeri Meessen.

«Durante il Master gli studenti impareranno come questa figura, sempre più richiesta sul mercato, sia capace di produrre conoscenze che ci concretizzano nella delicata organizzazione e comunicazione di un’esibizione in contesti in cui l’opera artistica vive e dialoga costantemente con lo spazio», ha spiegato l’istituto.

Metodologia e struttura

«Il Master in Curatorial Practice di Firenze offre una metodologia steb-by-step applicabile alla gestione di progetti come mostre ed esibizioni dal concept iniziale alla realizzazione finale – oltra a un approccio progettuale per affrontare tutte le sfide e le costanti trasformazioni che il settore dell’arte contemporanea continua a vivere.

I primi tre mesi del corso gettano le basi teoriche con corsi di arte visiva, museologia e storia delle esposizioni, per creare un terreno comune tra tutti i diversi background degli studenti. Dal quarto mese inizierai a lavorare con prestigiose figure di curatori e professionisti, provenienti da istituzioni nazionali e internazionali, sulle diverse strategie curatoriali per la realizzazione di mostre, public program, narrazioni scritte e orali. Gli studenti saranno guidati attraverso visite, lezioni, conversazioni, lavoro di gruppo su progetti specifici alla creazione del proprio linguaggio curatoriale.

Una parte molto importante del master è il Progetto Finale che vede gli studenti lavorare in team alla costruzione di una mostra, di un public program e di una pubblicazione in collaborazione con un’istituzione partner.

Sono 3 le aree principali che strutturano questo percorso didattico: l’area culturale, con una parte di introduzione alla storia dell’arte moderna e contemporanea, un’analisi critica delle recenti tendenze e un approccio alle strategie curatoriali attuali; l’area tecnico-strumentale, necessaria per sviluppare le competenze di organizzazione e gestione di una mostra o un’esibizione, ma anche di comunicazione e marketing per coinvolgere i vari target; infine la fase intensa di pratica che prevede la realizzazione di un progetto curatoriale e che include lo sviluppo del progetto di tesi dall’idea alla sua realizzazione».

A chi è rivolto

«Il Master in Curatorial Practice di Firenze è per chi vuole abbracciare i molteplici significati di curatore: una persona capace di proteggere e salvaguardare il patrimonio artistico; di selezionare nuove opere; di narrare una storia; di interpretare ed esporre opere d’arte. Ma soprattutto una figura che pensa a una mostra come una visione e un’esperienza culturale e che produce conoscenza attraverso i linguaggi visivi che si intrecciano alle molteplici forme di racconto contemporaneo.
Il Master si rivolge a chi vuole specializzarsi professionalmente nell’ambito della curatela applicata alla progettazione di mostre ed esposizioni per musei, gallerie, fiere, case d’asta. Consigliamo, anche se non sono un requisito essenziale, un background nel campo delle arti e della gestione di progetti».

Perché sceglierlo

«Il Master in Curatorial Practice di Firenze vuole rispondere alla domanda “cosa vuol dire occuparsi di arte contemporanea oggi?” con un’offerta didattica trasversale capace di unire tante competenze quanti sono i contesti e i linguaggi artistici esistenti.
Il Master vuole trasferire le conoscenze progettuali manageriali e comunicative, la sensibilità e il pensiero critico necessari per la composizione di universi visivi con un rapporto bilanciato tra la visione dello studente e il mondo degli artisti con cui lavorerà attraverso segni visivi, performativi ed educativi e un network di relazioni che possa diffondere il suo progetto».

Potete trovare tutte le informazioni qui.

 

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