25 settembre 2021

Di roccia, fuochi e avventure sotterranee. La mostra al MAXXI

di

Cinque fotografi italiani raccontano le meraviglie delle viscere della terra e la nascita di grandi infrastrutture, tra spettacolari esplosioni, tunnel sottomarini, scavi e grandi cantieri metropolitani

Costruzione dei piedritti Construction des piedroits

Ghella è la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture. Nata nel 1867, è specializzata in scavi in sotterraneo, come quello della mitica Transiberiana nel 1898 o i tunnel della metropolitana di Sydney che corrono sotto la baia. Fabio Barile, Andrea Botto, Marina Caneve, Alessandro Imbriaco, Francesco Neri, sono stati incaricati dal curatore Alessandro Dandini de Sylva, di fotografare e documentare la nascita di alcune grandi opere infrastrutturali in tutto il mondo.

Fino al 14 novembre 2021, lo Spazio Extra del MAXXI, ospiterà le 120 immagini realizzate tra il 2019 e il 2020 in cinque cantieri tra Europa, Estremo Oriente e Oceania da cinque fotografi italiani, in occasione della mostra Di roccia, fuochi e avventure sotterranee. “Costruire un’immagine: è questo il fine ultimo di una campagna fotografica aziendale – Afferma Dandini de Sylva – Costruire, cioè mettere insieme la visione dell’azienda e la ricerca artistica del fotografo, e formare a partire da esse una nuova immagine o, meglio ancora, un nuovo immaginario. Le campagne fotografiche che formano questa raccolta rappresentano una risorsa preziosa perché non solo documentano la realizzazione di grandi progetti di ingegneria combinando sapientemente rappresentazione e sperimentazione, ma tracciano anche la direzione delle future trasformazioni delle città e del paesaggio nel XXI secolo”.

Fabio Barile

Il lavoro di Fabio Barile (Barletta, 1980) sul tunnel ferroviario che collegherà Oslo a Ski,
giustappone immagini di intricati sistemi naturali e artificiali come foreste di conifere, scorci di cantiere e nuove urbanizzazioni.

Andrea Botto

Le fotografie di Andrea Botto (Rapallo, 1973), realizzate nella galleria che unirà Italia e Austria sotto il passo del Brennero, documentano l’attività del cantiere che
culminano con la spettacolare esplosione del fronte di scavo.

Marina Caneve

Le immagini di Marina Caneve
(Belluno, 1988) della linea metropolitana che collegherà l’aeroporto di Atene al porto del Pireo, si interrogano sul rapporto tra città, progettazione contemporanea e memoria storica.

Alessandro Imbriaco

Le fotografie di Alessandro Imbriaco (Salerno, 1980) che ritraggono dettagli ripresi all’interno delle mastodontiche talpe meccaniche, utilizzate per realizzare i tunnel che corrono sotto la baia di Sydney, evocano atmosfere riconducibili all’esplorazione spaziale. La sequenza di Francesco Neri (Faenza, 1982) della prima metropolitana sotterranea di Hanoi taglia visivamente la città, restituendo il cantiere come una zona di conflitto e di sfida agli ambienti caotici, imprevisti ed organici della città.

 

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