12 febbraio 2020

Fotografia Europea 2020: gli appuntamenti da non perdere a Reggio Emilia

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Presentato il programma di Fotografia Europea 2020, il festival dedicato all’immagine che coinvolgerà tutta Reggio Emilia. Partendo da Rodari e Malaguzzi

Joan Fontcuberta, Cargol treu banya. Homenatge a Topor 1976. © Joan Fontcuberta

La 15ma edizione di Fotografia Europea, il festival di fotografia promosso da Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia, riparte da due campioni della creatività italiana: Gianni Rodari e Loris Malaguzzi. Diretto per il terzo anno da Walter Guadagnini, Fotografia Europea 2020 si declinerà intorno al tema “Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni”, per celebrare il centenario della nascita delle due grandi personalità della cultura, scrittori e pedagogisti che, con le loro opere, le loro idee e le loro azioni fuori dall’ordinario, hanno contribuito alla crescita di tante generazioni di individui, dando un contributo inestimabile allo sviluppo del pensiero creativo. «Anche oggi, in un contesto assai diverso, ha senso ragionare sul portato e sulle possibilità della fantasia come motore creativo, anche a partire dall’immagine fotografica, da sempre collegata istintivamente alla riproduzione fedele, realista della realtà, e invece capace delle più sfrenate fantasie, come insegna tutta la sua storia, e quella recente in particolare», ha spiegato Guadagnini.

Luis Cobelo, The Labyrinth woman – Elisa is a spider who never pretends to be a spider in the labyrinth, Buenos Aires, Argentina. 2018-2019

Dunque, dal 17 aprile al 24 maggio, un denso programma di conferenze, spettacoli, workshop, mostre ma con la fotografia sempre in primo piano, insieme ad artisti di fama internazionale e ai protagonisti della cultura e del sapere, coinvolgendo le principali istituzioni culturali e spazi espositivi della Città e della Regione.

«Mettiamo la cultura al posto giusto, cioè fuori posto. Provochiamo, muoviamo l’acqua, ascoltiamo, creiamo confronto, contaminiamo i saperi. A Reggio Emilia questa è la strada intrapresa per la cultura. E Fotografia Europea, che giunge felicemente alla sua quindicesima edizione e costituisce una punta di diamante nell’offerta culturale della città e un festival di riferimento internazionale, non sarà esente da questo approccio», ha commentato Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia.

Il programma di Fotografa Europea 2020

Con il supporto del comitato scientifico di Fondazione Palazzo Magnani – composto da Marzia Faietti, James Bradburne, Vanni Codeluppi, Marina Dacci, Walter Guadagnini, Gerhard Wolf – Fotografia Europea 2020 proporrà un nucleo di mostre fotografiche, a partire dall’esposizione di Palazzo Magnani, che sarà dedicata al rapporto tra fotografia e musica.

Joan Fontcuberta, Miracle of levitation, from the Miracles & Co series, 2002. © Joan Fontcuberta

Anche quest’anno i suggestivi spazi dei Chiostri di San Pietro saranno l’epicentro del Festival con cinque esposizioni. Si parte con “Controvisioni. Dalla fantasia alla fantasmagoria”, mostra antologica appositamente ideata per questa edizione del festival, dal grande fotografo, ricercatore e scrittore spagnolo Joan Fontcuberta, da sempre interessato al confine sottile tra realtà e illusion. Vedremo, quindi, le fotografie silenziose e pittoriche di Jitka Hanzlová in “Silence”. E poi L’Isola, un’installazione audio-video di Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, che raccoglie le ultime immagini e i suoni di una comunità che sta scomparendo. Ancora Chas Chas, di Luis Cobelo, il ritratto di un mondo in cui la fantasia non ha limiti e, infine, Sirius, di Anna Szkoda, progetto fotografico dedicato a un caso giudiziario nella Germania dei primi anni Ottanta.

Alex Majoli, Scene #1095. REPUBLIC OF CONGO. 2013. Pointe Noire market

Al Teatro Valli, invece, il progetto inedito del fotografo Alex Majoli, invitato da Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Reggio Parma Festival a riflettere sul rapporto tra il Teatro e la città. La mostra, presentata in anteprima a Fotografia Europea, permetterà ai visitatori di scoprire spazi solitamente non aperti al pubblico. A Spazio Scapinelli le tre personali dei vincitori della open call lanciata dal festival: “Atlas”, di Alessandra Baldoni, “The Denial I – A Family Portrait”, di Alexia Fiasco e “Valparaiso” di Francesco Merlini. Infine il Progetto Speciale diciottoventicinque, dedicato alla formazione di giovani aspiranti fotografi che, guidati dalla tutor Sara Munari, hanno lavorato per la creazione di un’opera collettiva.

Archivio Fratelli Henkin

Paese ospite di Fotografia Europea 2020 è la Russia. A Palazzo da Mosto tre progetti a cura di Dimitri Ozerkov, capo curatore Dipartimento Arte Contemporanea del Museo Ermitage di San Pietroburgo: dalle sperimentazioni dei Fratelli Henkin alle ricerche di due giovani fotografi sulle comunità e sulle trasformazioni urbane nella Russia contemporanea.

Con la mostra “Chi sono io? Rappresentazione dell’infanzia tra Otto e Novecento”, la Biblioteca Panizzi propone un racconto dell’infanzia attraverso le fotografie storiche del suo prezioso archivio, mentre linguaggi e contenuti dell’universo adolescenziale sono protagonisti del progetto Under the Same Roof, presentato dallo Spazio Gerra.

Ai chiostri di San Domenico, in mostra l’ottava edizione di Giovane Fotografia Italiana, il progetto dedicato ai talenti under 35 e che, quest’anno, presenta le opere di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme (Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna), Martina Zanin, Elena Zottola.

E poi conferenze, incontri, visite guidate con gli artisti, presentazione di libri, book signing, letture portfolio, workshop, un bookfair dedicato agli editori indipendenti e Fotonica, la nuova eclinazione musicale di Fotografia Europea con la direzione artistica di Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica, in collaborazione con The Italian New Wave. Per tutte le informazioni sul programma completo, potete dare un’occhiata qui.

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