09 agosto 2021

Nel 2021 il SI FEST celebra la sua trentesima edizione

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Con “FUTURA. I domani della fotografia” Savignano sul Rubicone chiama a raccolta i fotografi di tutto il mondo

3. © Mario Vidor - Riflessi sull'acqua
3. © Mario Vidor - Riflessi sull'acqua

Nel trentesimo anniversario dalla prima edizione il SI FEST porta il titolo di “FUTURA. I domani della fotografia”. Un titolo che racchiude non solo la storia della rassegna, ma anche tutto quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo. In questa particolare occasione il festival non mette al centro solo il mezzo fotografico e il suo potere comunicativo, ma vuole essere anche una celebrazione degli ultimi 30 anni di storia. Sin dal 1992 Savignano sul Rubicone ospita il SI FEST e i suoi abitanti sono diventati a pieno titolo la popolazione più fotografata di tutti i comuni italiani, la storia dell’Emilia-Romagna si intreccia a doppio filo con la fotografia. Nell’edizione 2021 l’obiettivo è quindi duplice, raccontare quanto è stato fatto e interrogarsi sui possibili esiti della fotografia, una domanda aperta che si piega a molteplici risposte.

Anche quest’anno il SI FEST chiama a raccolta fotografi da tutto il mondo per raccontare attraverso le immagini, stimolando e promuovendo nuovi modi per confrontarsi con la comunicazione visiva. Danis Curti, il direttore artistico del SI FEST, per il 2021 sceglie una riflessione su passato, presente e futuro, con un focus particolare sulla natura. Diversi sono infatti i progetti che si concentrato su questo ambito: la mostra “Uguale ma diverso. Same But Different”, di Arno Rafael Minkkinen, artista che da oltre cinquant’anni unisce autoritratto e paesaggio; il racconto artico di Esther Horvath in “POLARNIGHT”; Elena Givone con “DREAMS” porta il pubblico in un fotoreportage che si muove tra luoghi colmi di disperazione.

Altre iniziative recano invece le tracce del passato e della storia del SI FEST, come testimonia la presenza di Mario Vidor, artista presente anche alla prima edizione del 1992 con “Riflessi d’acqua”, una riflessione per immagini sull’elemento fondamentale per la vita. A ricordare la storia del festival sarà anche la mostra “30×30. Una lunga storia per il nostro futuro”, a cura di Denis Curti, Roberto Brognara e Mariaelena Forti, un’occasione per rivivere un periodo in cui, vista l’assenza di internet, erano i giornali a svolgere il ruolo di testimoni degli eventi più importanti e significativi. Questi sono solo alcuni dei progetti esposti nell’edizione del 2021, ma i dispositivi comunicativi cambiano e il SI FEST accoglie anche nuove espressioni come nel caso della videoinstallazione “Sarà perché la amo” di Valentina Cenni.

Sempre aperto ad ogni forma di fotografia il festival di Savignano sul Rubicone offre le molteplici sfaccettature del mezzo fotografico mettendo in primo piano i linguaggi espressivi più diversi, tutti incentrati sulle potenzialità della narrazione per immagini. Dal 10 al 26 settembre le molteplici proposte del SI FEST aprono le porte al pubblico, invitando ancora una volta i visitatori a interrogarsi e confrontarsi con il presente e con la storia, esaltando il valore documentale e comunicativo della fotografia.

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