18 settembre 2023

Fotografiska: aperto a Berlino un nuovo polo della fotografia

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Non è un museo, non è una galleria: fondata in Svezia e già a New York e Tallinn, Fotografiska propone una nuova idea di spazio espositivo e adesso ha aperto anche a Berlino, con tre mostre

Fotografiska, Berlino
Fotografiska, Berlino, 2023. Copyright Bloom Image

Ha aperto a Berlino, in uno dei luoghi più iconici della città, l’ex squat e polo culturale Tacheles, il nuovo spazio di Fotografiska, il museo di fotografia e arte contemporanee fondato nel 2010 in Svezia, che già ha sedi a Stoccolma, New York, Tallinn e Shangai. La nuova sede in Germania si sviluppa su 5500 metri quadrati per cinque piani, con tanto di terrazza panoramica, book shop, area lounge, sala da ballo, caffè e ristorante. Il sito di Fotografiska si trova all’interno di un complesso più ampio, progettato dagli archistar Herzog & de Meuron, che comprende appartamenti di lusso, uffici e negozi a Mitte, una delle zone più turistiche e costose di Berlino.

La terza via di Fotografiska

Peculiarità di Fotografiska sono gli orari di apertura insolitamente prolungati, almeno fino alle 23, per proporsi non solo come luogo espositivo ma anche di incontro e socialità. Al punto che la definizione stessa di museo sembra andare stretta per Fotografiska ma questa formula mista sembra riscuotere un certo successo: lo scorso anno, la sede di New York ha fatto registrare più di 400mila visitatori.

Yoram Roth, presidente del Fotografiska Gropu dal 2017, oltre che imprenditore, fotografo e collezionista, ha spiegato come la società si situi in una zona intermedia tra istituzione museale e galleria commerciale. L’obiettivo non è vendere le opere ma il profitto conta e le entrate sono un mezzo lecito, anche per evitare il ricorso a finanziamenti e sovvenzioni statali, come a contributi filantropici da parte di grandi aziende o individui facoltosi. Roth ha spiegato ad Artnet di essere aperto a una terza via che, per la sostenibilità economica dello spazio, non richieda né la dipendenza dai finanziamenti governativi né un afflusso costante di donazioni private. Per il momento, il prezzo del biglietto di accesso nei giorni feriali è di 14 euro, che nei fine settimana sale a 16, un prezzo in linea con i musei tedeschi, come la Neue Nationalgalerie di Berlino.

Fotografiska Berlino: le tre mostre di apertura

In occasione dell’apertura di Fotografiska Berlino, sono state presentate tre mostre ad ampio respiro: Whiteface di Candice Breitz, Ussyphilia di Juliana Huxtable e la collettiva Nude.

Nata a Johannesburg nel 1972, Candice Breitz attualmente vive e lavora a Berlino ed è considerata una delle artiste più interessanti e aggiornate della sua generazione. Lavorando principalmente con il linguaggio delle immagini in movimento, ha incentrato la sua ricerca sulle dinamiche di relazione tra individuo e società, tra sfera privata e mainstream. Più recentemente, il lavoro di Breitz si è concentrato sulle condizioni in cui si produce l’empatia, riflettendo su una cultura globale saturata dai media in cui la forte identificazione con personaggi immaginari e celebrità procede parallelamente alla diffusa indifferenza verso la difficile situazione di coloro che affrontano le avversità nel mondo reale.

Nel 2022, ha completato The White Noise Trilogy, un trio di installazioni video multicanale che comprende Love Story (2016), TLDR (2017) e Whiteface (2022) che, in esposizione da Fotografiska a Berlino, intreccia una vasta gamma di filmati d’archivio ritrovati che documentano «I bianchi che parlano di razza».

Candice Breitz, Whiteface #7, 2022 Fotografia a colori 48 x 32 cm

Artista, scrittrice, musicista e performer, Juliana Huxtable, nata nel 1987, in Texas, lavora con storie, narrazioni e tecnologie latenti ed emarginate, per mettere in discussione il concetto di identità, a partire dalla sua stessa condizione di donna trans nera. Fotografiska Berlino ospita la sua prima retrospettiva in Europa e propone in anteprima un’installazione video, un nuovo corpus di lavori site specific e le opere della serie AKIMBO SPITTLE, nelle quali l’artista affronta il tema dell’autoritratto e della auto rappresentazione.

Juliana Huxtable, photo credit Emily Dodd NobleNUDE è una mostra internazionale di Fotografiska che presenta le opere di 30 artiste che, provenienti da 20 Paesi diversi, sfidano i costrutti tradizionali relativi alla politica del corpo: Genevieve Aken, Evelyn Bencicova, Arvida Byström, Elinor Carucci, Joana Choumali, Angelica Dass, Brooke DiDonato, Bodhi Shola, Aneta Grzeszykowska, Carlota Guerrero, Marie Hald, Ina Jang, Viki Kollerova, Joanne Leah, Yushi Li, Monika Macdonald, Laila Majid, Malerie Marder, Alix Marie, Sakiko Nomura, Momo Okabe, Denisse Ariana Perez, Bettina Pittaluga, Lotte van Raalte, Lina Scheynius, Leah Schrager, Dana Scruggs, Julia SH, Prue Stent, Honey Long, Luo Yang.

 

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