16 maggio 2003

fino al 1.VI.2003 Getulio Alviani Monfalcone (go), Galleria Comunale d’Arte Contemporanea

 
Ideatore plastico, non artista, come lui stesso tiene a precisare, Alviani vagheggia spazi pneumatici e antigravitazionali. Pensieri logici e sequenziali. Partendo dal lato del quadrato. Il maestro friulano in un’antologica in Friuli…

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Un’antologica alla Comunale di Monfalcone ripercorre gli oltre 40 anni di attività di Getulio Alviani (Udine, 1939), figura oramai consacrata, storicizzata, riconosciuta ovunque quale interprete di spicco del dopoguerra internazionale.
Trentotto pezzi dipanano in modo teso e selettivo il filo di un pensiero ribelle, che muove dalla volontà di cambiamento della gioventù degli anni ‘60, per farsi oggi interprete di un’autentica controcultura, portatrice di pensiero logico e sequenziale,ALVIANI Fifty fifty 1962 di coerenza e di quella essenzialità che contraddice, come egli stesso afferma, il plus valore immenso in cui l’arte contemporanea s’identifica e sul quale si impernia, oggi, il suo stesso sistema.
La ricerca di Alviani è legata sin dagli esordi a quella che Bruno Munari definì, nel 1962, “Arte Programmata” e si è avvalsa di ricerche volte ad ampliare il campo del percettibile nell’assoluto controllo formale e intellettuale delle proposte. Di questi primi anni Sessanta l’antologica annovera le superfici a testura vibratile (Linee e luce, 1961) che riconducono alle ricerche cinetiche optical.
Seguono analitiche composizioni geometriche modulari, che insistono sul concetto della programmazione di alcuni schemi e sequenze implicanti la revisione del rapportoALVIANI Cerchi progressivi struttura-forma-percezione. In Fifty-fifty doppio serigrafia (1962) le tensioni ottico-dinamiche sono esaltate dall’uso del contrasto simultaneo dei complementari che, unite alla concezione strutturale di matrice geometrico modulare, inducono l’osservatore a riflettere sulla essenza della forma e sulla costitutività stessa delle cose.
L’esposizione prosegue con brani storici, molti dei quali presentati anche tre anni fa nell’antologica della Galleria Colussa di Udine, come i legni verniciati, la Cromostruttura speculare ad elementi quadri, o Cerchio+ quadrato= volume del 1967 o i Cerchi progressivi del 1967 in acciaio…sino alle Riflessioni trasparenti del 1991.
Ma ben oltre corre il pensiero di Alviani che, nella sua ferrea logica e nella concezione non “creativa” ma “conseguente” dell’arte, vagheggia volontà collettive capaci diALVIANI Cromostruttura realizzare pensieri assolutamente pertinenti alle problematiche del vivere moderno. Trasporti, ergonomia, inquinamento, metropoli… richiedono all’uomo l’intelligenza artistica che in primis è chiamata a dare risposta alle esigenze di cambiamento strutturale del vivere umano e sociale.

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francesca agostinelli
mostra vista il 9 maggio 2003


Getulio Alviani. Dal 9 maggio al 1 giugno 2003.
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Piazza Cavour, Monfalcone (Gorizia); orari: da mercoledì a sabato 16-19, festivi 10-12 e 16-19; tel. 0481 494 369, e-mail galleria@comune.monfalcone.go.it


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