08 giugno 2004

resoconto Every / Body Codroipo (ud), Villa Manin di Passariano

 
Tra le esedre settecentesche di Villa Manin una selezione di azioni sceniche, per chiudere in bellezza la prima giornata di apertura al pubblico di Love/Hate. Un maratona di performance tra arte visiva, teatro, danza e musica. Dagli avatar in rete a un desfile d’eccezione…

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Nell’interdisciplinarietà che ha caratterizzato la serata ciò che ha accomunato tutti gli interventi artistici è il corpo, utilizzato soprattutto per la sua intrinseca capacità di relazionarsi con il pubblico.
La sequenza delle otto azioni – tutte selezionate secondo l’idea di un’unica rappresentazione e curate da Sabrina Zannier – ha condotto il pubblico attraverso un percorso multimediale, tematicamente e stilisticamente diversificato secondo i linguaggi propri della danza, del teatro, della performance e dell’installazione scenica. Arricchendo e frazionando il tempo dell’evento.
Netopia (Utopia della Rete), l’animazione digitale di Marotta & Russo, ha introdotto la serata. La coppia di artisti ha proposto l’unica rappresentazione in immagine di un corpo attraverso una sua geometrizzazione estrema. Un Avatar appena pulsante, fissato allo spazio artificiale in cui vive, asfissiato dall’ortogonalità e dalla povertà della sua natura, dalla vocazione umana e dalla natura tragicamente elettronica.
rita maffei
Tra le altre declinazioni a tema citiamo Company Blu Danza che da un’indagine sull’universo femminile ha tratto un testo di denuncia recitato, cantato e danzato insieme a due soli elementi scenici: un mondo di panno e un manichino di spalle, raffigurante una figura maschile controparte immobile e insensibile al canto del personaggio in scena.
Particolarmente toccante la performance teatrale di Rita Maffei. Imprigionata in un ambiente mortale, l’attrice ripercorre e recita il tragico bilancio della sua giovane esistenza con considerazioni che la porteranno a porvi fine coscientemente. Il sottofondo sonoro, la presenza dello stesso pubblico chiamato ad assistere in poltrona al dramma, più un’enigmatica figura che attraversa inesorabilmente la scena raccogliendo scorie, hanno reso la performance altamente drammatica.
Per concludere citiamo l’irriverente performance di Francesco Impellizzeri che ha preso di mira il mondo della moda. Il suo Desfilè, esagerato e grottesco, ha interpretato in modo nitido una parte del costume contemporaneo. Assolutamente intelligente e divertente.

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giulio aricò

[exibart]

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