22 giugno 2020

The Punisher simbolo di Blue Lives Matter? La Marvel si oppone

di

Durante le proteste contro l’uccisione di George Floyd, alcuni agenti della polizia hanno mostrato il logo di The Punisher, il personaggio della Marvel, come simbolo di Blue Lives Matter

Durante le proteste contro l’uccisione di George Floyd alcuni agenti della polizia, sostenitori del movimento Blue Lives Matter in sostegno alle forze dell’ordine, hanno mostrato sulle proprie divise il simbolo di The Punisher, il personaggio prodotto della Marvel. Ma Gerry Conway, creatore di The Punisher insieme a John Romita Sr. e Ross Andru, si è opposto all’appropriazione indebita del teschio da parte delle forze della polizia, rivendicando il logo nel nome del movimento Black Lives Matter: «Sto cercando giovani artisti di fumetti di colore che vorrebbero partecipare a un piccolo progetto di raccolta fondi per #BLM per rivendicare il cranio del Punitore come simbolo di giustizia piuttosto che oppressione della polizia senza legge», ha scritto Conway su Twitter.

Chi è The Punisher

Per chi non lo conoscesse, The Punisher è un personaggio apparso per la prima volta in The Amazing Spider-Man nel febbraio 1974. La sua è una storia che nasce dalla violenza e la violenza sarà ciò che sempre utilizzerà per vendicarsi di quanto subito. Frank Castle, ex militare della marina statunitense, dopo aver perso la sua famiglia, rimasta tragicamente vittima di cruenti attacchi mafiosi, decide di impiegare le proprie conoscenze e abilità per portare giustizia nel mondo. Fin qui nulla di male, se non fosse che Frank, diventato a questo scopo The Punisher, seppur nell’intento di combattere il crimine, utilizza metodi atroci e barbarici che prevedono molto spesso la tortura, l’estorsione, il sequestro fino all’omicidio spietato.

«Per me, è inquietante ogni volta che vedo figure di autorità che abbracciano l’iconografia del Punitore perché il Punitore rappresenta un fallimento del sistema giudiziario…quindi quando i poliziotti mettono i teschi di Punisher sulle loro auto o i membri dell’esercito indossano le toppe del teschio del Punitore, sono sostanzialmente schierati con un nemico del sistema», ha detto Conway a Syfy Wire l’anno scorso, aggiungendo: «È un fuorilegge. Lui è un criminale. La polizia non dovrebbe abbracciare un criminale come suo simbolo».

Tra Blue e Black Lives Matter

Sì, perché non è la prima volta che il teschio del famigerato assassino compare nelle divise come simbolo di una giustizia che in realtà non rappresenta. Lo stemma era già stato adottato dalle forze dell’ordine e dai militari dopo l’attacco dell’11 settembre. Più recentemente, il teschio di The Punisher è riemerso nelle manifestazioni della polizia durante il movimento Blue Lives Matter, dove si è unito alla bandiera Thin Blue Line, impiegata per mostrare il supporto delle forze dell’ordine. Il teschio ha poi fatto la sua ultima apparizione durante le proteste per l’uccisione di George Floyd da parte della polizia.

Il commentatore conservatore Sean Hannity è apparso nel suo show di Fox News con una spilla della bandiera del Punitore e sono state notate pattuglie di Polizia a Dotroit con il logo ispirato al totenkopf, un teschio con le ossa incrociate usato dalle SS nella Germania nazista.

Naturalmente, i metodi estremi di lotta al crimine di Frank Castle rendono anche il suo logo una strana misura per Black Lives Matter, che Conway è pronto a riconoscere: «Per quanto riguarda il dibattito sul fatto che il simbolo del Punitore possa mai essere un simbolo per la giustizia, sono d’accordo che sia una domanda aperta», ha scritto su Twitter. «Ciò che deve NON essere è un simbolo di oppressione. Voglio negare alla polizia l’uso del simbolo rivendicandolo per BLM. Chiamala ironia».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui