01 febbraio 2001

Fino al 18.III.2001 Mattia Moreni. Il percorso di una trasgressione Milano, Galleria Morone

 
La mostra ricostruisce l’iter creativo di Mattia Moreni dalla stagione gestuale degli anni Cinquanta agli “umanoidi tutto computer” degli anni Novanta…

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In questi primi mesi del 2001, si sta registrando un’intensa attività espositiva sull’opera di Mattia Moreni. In attesa dell’imponente retrospettiva che verrà allestita in aprile alla Galleria Sant’Agostino di Torino, Milano e Napoli hanno, infatti, organizzato due antologiche, tese a ricostruire l’iter creativo dell’artista pavese dalla stagione gestuale degli anni Cinquanta alla serie delle “Marilù” degli anni Novanta.
Le grandi opere su tela che sono presentate nella mostra milanese documentano la capacità del pittore di rendere attraenti, con il suo stile irruente e cromaticamente vivace, pensieri che nel loro significato più profondo sono crudelmente brutali. Mattia Moreni teorizza infatti – come sostiene Daniele Astrologo Abadal, in catalogo – “il principio della fine dell’Umanesimo”, generato dall’incombente presenza della tecnologia nella nostra vita quotidiana.
Le angurie dipinte sul finire degli anni Sessanta, la serie dei bassorilievi alti “Marilù muore, ciao…Perché?” e gli “umanoidi tutto computer” degli anni Novanta sono differenti modi di analizzare il processo di atrofia della cultura antropocentrica, la difficile relazione tra natura e mondo artificiale. Su questo filone si innestano anche “Le lampadine siamesi futurose-futuribili ancora partorienti” (1985) che secernono strani residui organici e figure geometriche che incrostano il bulbo, deformandolo.
Mattia Moreni ha, dunque, avuto il pregio di captare e trasformare in opere d’arte gli eventi del nostro tempo.
Mattia Moreni, Immagine, 1960, olio su tela, cm 97 x 162,5
Ne è un perfetto esempio anche l’olio “Il trapezio della politica internazionale anni ‘80” (1986), con la scritta “il trapezio in bilico contrappesato è indeciso su quale triangolo appoggiarsi con la schiuma del dubbio in testa o dell’errore con difetto difettoso regressivo consapevole”, in cui il mondo politico appare come un bizzarro e variopinto “fenomeno da baraccone”.
Si segnala, infine, che a commento dell’esposizione la Galleria Morone ha pubblicato un catalogo con riproduzioni a colori ed un testo critico, in italiano ed in inglese, di Daniele Astrologo Abadal.

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L’antologica su Mattia Moreni alla Casa d’Arte Minerva di Napoli

Per saperne di più…
Il sito della Galleria Morone


Annamaria Sigalotti


Fino al 18 marzo 2001
Mattia Moreni. Il percorso di una trasgressione
Milano, Galleria Morone, Via G. Morone 3, tel. 02.72001994, fax 02.72002163, mail: xplanart@tin.it
Orario d’apertura:da martedì a sabato, ore 11.00 – 19.00
Ingresso libero
Testo critico bilingue (italiano e inglese) a cura di Daniele Astrologo Abadal
Foto in primo piano: Mattia Moreni, Il trepezio della politica internazionale anni ’80, 1986, olio su tela, cm 180 x 400




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1 commento

  1. Credo che si un grande artista ed ho letto con grande interesse i vostri articoli sulle mostre che sono in questo momento sparse in italia di Moreni. Considerando che ho letto una pubblicità che stanno preparando il catalogo di tutta l’opera direi che va benone…

    CIAO

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