17 maggio 2007

resoconto Claudia Schmacke Genova, Rebecca Container Gallery

 
Come fare per non sprecare l’acqua? Ad esempio mettendola all’asta, chiusa in dei sacchetti e colorata con pigmenti fluorescenti, per finanziare Legambiente. Degna fine per una riuscita installazione temporanea…

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Che senso d’angoscia, pensare all’acqua che perdiamo: che danno irrimediabile. Argomento caldo per l’ecologia ma anche per l’economia. E per l’arte contemporanea.
Claudia Schmacke (Witten, 1963) lavora con e sull’acqua da un decennio. Materiale affascinante, che lei declina in genere nei toni del verde, suggerendo la duplice valenza tossica e naturale, quasi selvaggia, di questo prezioso elemento. Nel marzo 2007 ha partecipato con Higgs Ocean a Rolli Contemporanei, un’iniziativa che ha festeggiato la nomina di questi palazzi storici genovesi a “Patrimonio dell’Umanità” dell’UNESCO. Il nome dell’installazione deriva da quello di un’ipotetica particella elementare, (il bosone di Higgs), prevista dal modello standard della fisica delle particelle, che è l’unica a non essere ancora stata osservata ma, secondo la teoria, avrebbe un ruolo fondamentale nel sistema. Nell’atrio del Palazzo De Marini-Croce, Schmacke ha posizionato dei sacchetti trasparenti con dentro acqua colorata da un pigmento utilizzato nella ricerca scientifica per mettere in evidenza le cellule. La sfumatura di verde e l’intensità del colore cambiavano a seconda dell’illuminazione, perché il litro e mezzo di soluzione reagisce alla luce naturale o a quella artificiale delle lampade di Wood diventando luminescente.
Oggi, in chiusura della sua seconda personale presso Rebecca Container, quei sacchetti sono diventati un multiplo numerato e firmato, messo in vendita per finanziare Legambiente e il suo progetto di sensibilizzazione suClaudia Schmacke - Higgs Ocean - courtesy Rebecca Container Gallery l tema dell’acqua nelle scuole. La mostra vera e propria consiste in una video installazione: Umbilicus. Girato a Roma nel periodo in cui l’artista ha soggiornato presso la Casa di Goethe, il filmato è un primo piano ripreso con telecamera fissa dell’imboccatura di un pozzo nel parco di Villa Borghese, e registra tutte le minime variazioni che l’ambiente circostante produce sull’acqua, con un sonoro calibratissimo e ipnotico. Pupilla, buco nero, ombelico, cosmo: il pozzo respira, si trasforma ai nostri occhi e alle nostre orecchie avviluppandoci in un vortice che attrae e fa girare la testa. Si distoglie lo sguardo per interrompere la vertigine e il flusso di coscienza che genera. E quei sacchetti verde acido sono lì, irresistibilmente divertenti. Che bella, quella luce da cartone animato. Sembrano un giocattolo (succo di kryptonite, forse?) e serviranno per finanziare laboratori par bambini e ragazzi. Il cerchio si chiude. Un cerchio disegnato sull’acqua.

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annalisa rosso
mostra visitata il 12 maggio 2007


Claudia Schmacke
Rebecca Container Gallery
Piazza Grillo Cattaneo 2R, Genova (centro storico)
tel +39 010.254.3584 fax + 39 010.928.7034
info@rebeccacontainer.comwww.rebeccacontainer.com


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