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La frustrazione dei giovani in Medio Oriente e in Nord Africa non è realmente compresa dal mondo occidentale. Parliamo di terre dove il 45 per cento della popolazione ha meno di 20 anni, non ha un lavoro, non ha soldi e quindi nessuna possibilità di sposarsi. Senza matrimonio anche il sesso è inibito, insieme a qualsiasi forma di corteggiamento. Considerando queste condizioni non sorprende che molti giovani arabi siano attratti dalle promesse dello Stato Islamico, che prospetta per loro un futuro migliore.
Per contrastare questa situazione lo sviluppo economico è fondamentale, ma anche altre forme di arricchimento, come quello culturale per esempio. In risposta ai recenti avvenimenti che hanno colpito la Tunisia, la Kamel Lazaar Foundation ha presentato “All the World’s a Mosque”, una mostra gratuita che ha raccolto i lavori di 22 artisti provenienti dal Medio Oriente e dalla Tunisia. L’esposizione ha lanciato un messaggio completamente opposto da quello dell’IS, che vorrebbe imporre l’islam in tutto il mondo, ponendo l’accento sulla differenza tra fede e ideologia. Tra le opere Food for Thought dell’artista saudita Maha Malluh, critica alle “cassette propaganda” che gli ecclesiastici salafisti consegnano ai fedeli in Arabia Saudita. La mostra ha avuto un incredibile successo ed ha ottenuto anche l’approvazione delle autorità religiose. (Giulia Testa)





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