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L’agenzia pubblicitaria statunitense Deutch ha rimosso alcune delle opere che l’artista francese JR aveva realizzato nello slum kenyota di Kibera per rivenderle tramite una casa d’aste di Los Angeles, con lo scopo di usare il ricavato per finanziare un progetto sanitario nel poverissimo sobborgo di Nairobi. I 10mila dollari ottenuti dalla vendita di una di queste grandi stampe sono già stati donati dalla Deutch all’Ong Water is Life, nell’ambito di una campagna che l’agenzia ha chiamato “Art Heist for Good”, traducibile come “Furto d’arte a fin di bene”.
Le stampe, realizzate dall’artista francese nell’ambito del progetto “Women Are Heroes”, rappresentano i volti di alcune abitanti della bidonville, fotografate dallo stesso JR e posizionate sui tetti di alcune baracche del quartiere. In risposta lo street artist non solo ha negato che l’opera venduta fosse sua, attribuendone la paternità a un artista kenyota, ma ha criticato duramente l’efficacia dell’iniziativa, sottolineando come 10mila dollari siano ben poca cosa. La domanda resta comunque aperta: sincera beneficenza dal dubbio impatto o subdola trovata pubblicitaria? (Giulia Testa)
Fonte: The Guardian





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