23 luglio 2015

L’arte di vendere

 

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Recentemente il mercato dell’arte si è arricchito di una nuova pratica di vendita. I dealers infatti, sempre più frequentemente, offrono ai propri clienti la possibilità di tornare a casa con l’opera desiderata, per poter valutare con calma il probabile investimento. Chissà, magari il dipinto non si addice all’arredamento o più semplicemente agli altri pezzi della collezione, un simile dubbio manda quasi sempre a monte la conclusione della vendita.
Permettere ai compratori di contestualizzare un quadro o una scultura, assicurano gli esperti, funziona moltissimo, al punto che alcuni galleristi arrivano a concedere prestiti di una settimana. In certi casi le opere vengono spedite direttamente a casa dei collezionisti, che hanno individuato il pezzo dal pc senza passare in galleria. Altre volte capita che l’acquirente sia molto indeciso tra due articoli, a quel punto la prova sul campo può fare la differenza.
Questa tecnica sembra produrre buoni risultati, ma comporta qualche rischio. Anche se la maggior parte delle volte le opere tornano in perfette condizioni, senza aver contratto alcun danno, non sono mancati sporadici casi in cui i clienti si sono rifiutati di restituire o di pagare l’opera in prestito, andando perfino a finire in giudizio. (Giulia Testa)

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