12 gennaio 2016

Le libertà perdute

 

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Negli ultimi tempi la libertà di espressione in Turchia non se la passa molto bene e con il nuovo anno purtroppo non arrivano buone notizie. Lo scorso 31 dicembre, 24 persone sono state arrestate dalle autorità durante una marcia pacifica nella provincia di Diyarbakir, un’area nel sudest del paese a prevalenza curda. Il gruppo era stato accusato di aver lanciato esplosivi fatti in casa contro le forze dell’ordine, un addebito non molto fondato considerando che dopo solo tre giorni un giudice ha disposto il rilascio dei manifestanti. Tra questi c’erano anche due noti artisti, Atalay Yeni e Pinar Ogrenci (i lavori di Ogrenci sono attualmente in mostra al MAXXI di Roma nella collettiva “Istanbul. Passione, Gioia, furore”), che insieme agli altri hanno provato sulla propria pelle il crescente clima di controllo e tensione che ha colpito il paese. 
Secondo un report pubblicato a novembre dalla Commissione Europea, nell’ultimo biennio la Turchia ha fatto un enorme passo indietro in tema di diritti e libertà fondamentali, registrandosi un serio incremento di accuse e arresti nei confronti di giornalisti, scrittori e utenti di social network. (Giulia Testa)

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