Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
I reporter di guerra Gervasio Sánchez e Mònica Bernabé hanno presentato al centro culturale La Nau di Valencia un’esposizione che, attraverso 150 fotografie, punta l’attenzione sulla situazione delle donne in Afghanistan. La mostra tocca diversi temi, dai matrimoni forzati e infantili alla fuga, dalla tossicodipendenza al suicidio, mette a confronto i progressi raggiunti in ambito giuridico con la realtà, e sottolinea le conseguenze dell’impunità come quelle della guerra.
Molte donne afgane vengono incarcerate per aver subito violenza, altre perché tentano di fuggire da un matrimonio forzato per poter continuare a studiare. E non è raro che le aggressioni degli uomini si spingano fino a un punto di non ritorno.
Le leggi dell’Afghanistan non proteggono le donne, vittime di un sistema più culturale che religioso, che permette e legittima una costante violazione dei diritti umani. Sánchez e Bernabé raccontano la sofferenza di queste mogli, denunciando al contempo l’inerzia della comunità internazionale. (Giulia Testa)





_523x300.jpg)






